Squadra vincente non si cambia. Ed ecco che Giuseppe Cossentino e Nunzio Bellino tornano insieme sul set e segnano un nuovo straordinario successo con il corto dal titolo âIo credevo in teâ che impazza sui social. Il lavoro filmico denuncia lâabbandono degli animali, un tema forte e caldo con il volto intenso e riconoscibile di Nunzio Bellino, attore noto e personaggio tv e la delicatezza della regia e sceneggiatura di Cossentino coinvolge, cattura e commuove gli utenti sui social ed è boom di visualizzazioni e condivisioni. Tanto che su Youtube arriva ad oltre 10 mila visualizzazioni, mentre su Facebook altre 30 mila con ben 130 mila interazioni del post.
Il regista e lâattore firmano un nuovo grande successo volto a sensibilizzare su questa importante tematica.
Io credevo in te è il nuovo cortometraggio denuncia contro lâabbandono dei cani, scritto e diretto da Giuseppe Cossentino, che vede protagonista ancora una volta lâattore e personaggio televisivo Nunzio Bellino.
Girato tra Napoli e Castelvolturno e prodotto da Cossentino e Bellino, il cortometraggio è un lavoro volto a sensibilizzare  lâopinione pubblica su questo tema caldo, soprattutto in vista delle vacanze estive.
Bellino, animalista convinto, ha avuto lâidea, ed ha coinvolto Cossentino, sempre in prima linea, in qualitĂ di sceneggiatore e regista, a realizzare cortometraggi a carattere sociale.  Â
Lâidea è stata subito condivisa dallâamico e collega, che ne ha curato testi e regia Nunzio Bellino, attore protagonista del lavoro, è soddisfatto: âĂ stata unâesperienza bellissima â dice â, ringrazio Giuseppe Cossentino che lâha resa possibile. Ciò che conta è il messaggio che vogliamo diffondere. In questi mesi , abbiamo vissuto momenti difficili. Dopo i continui lockdown e lâemergenza sanitaria, il rischio è che i cani siano vittime di abbandoni piĂš degli altri anni. Vivono con noi tutto lâanno, fanno parte della famiglia, e devono continuare a esserlo anche in vacanza. Non è tollerabile che si dimentichi lâaffetto e la compagnia che hanno donato ai loro padroni durante i lunghi mesi trascorsi chiusi in casa! Portiamoli con noi sempre, anche loro sono la nostra vacanzaâ. Â
Â
Giuseppe Cossentino, il regista, aggiunge: âAmo i cani e gli animali in generale; lâ abbandono degli amici pelosetti è un atto vergognoso e va denunciato. Mancanza di civiltĂ e arretratezza culturale sono allâorigine dellâabominevole fenomeno dellâabbandono degli animali.â In questo lavoro ci ho messo davvero cuore e anima, anche è la prima volta che dirigo un cane sul set. E devo dire che un cane ed è stato anche divertenteâ. Â
Lâabbandono dei cani, oltre ad essere un gesto incivile e un reato perseguito in Italia ai sensi dellâart.727 del Codice penale con lâarresto fino a un anno o con lâammenda da 1.000 a 10.000 euro, rappresenta la causa primaria del randagismo. Il fenomeno del randagismo implica una serie di importanti conseguenze dal punto di vista igienico-sanitario e sociale. Basti pensare, ad esempio, ai numerosi incidenti stradali causati dal vagabondare di animali randagi e alle possibili patologie da questi trasmesse al bestiame e allâuomo. Contrastare, quindi, lâabbandono dei cani è lâobiettivo del cortometraggio sociale Io credevo in te.
Io credevo in te, il protagonista a quattro zampe è Chicco, il cagnolino dellâattore Bellino, fortunato ad avere un padrone che scende in campo. Il lavoro su pellicola è disponibile su tutti i social e il progetto grafico di locandina è realizzato da Ilaria Del Giudice.