Per combattere i tumori cutanei è importante arrivare a diagnosticarli in tempo. Basta una visita dermatologica una volta all’anno per salvare la nostra vita, perché in tal modo il dermatologo è in grado di fare una diagnosi precoce, che evita qualsiasi tipo di problematica futura. Purtroppo in questo periodo la gente è spaventata, non desidera entrare in un ospedale perché teme di entrare in contatto con il virus, c’è un po’ di disorientamento nei pazienti. Invece noi vogliamo dare un messaggio di positività: gli ospedali rispettano tutti i protocolli di sicurezza, non bisogna dimenticare di curare una patologia o trascurare l’attenzione alla propria cute per paura. Bisogna controllare sé stessi, mantenendo le buone abitudini a difesa della nostra salute.
Anna Tatangelo L’Unità di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria della Federico II° di Napoli ha voluto la cantante Anna Tatangelo come testimonial della campagna di comunicazione sul valore della prevenzione nel campo della lotta ai tumori e delle altre malattie della pelle: “Una visita dermatologica può salvarci la vita”. Abbiamo la necessità di rassicurare le persone, soprattutto quando si tratta di malattie importanti, e confermare il livello di affidabilità che offrono le nostre strutture ospedaliere. L’importanza di osservare le modificazioni che i nevi o le macchie scure assumono nel corso degli anni è fondamentale: oggi grazie alla dermoscopia ad epiluminescenza e al total body mapping (in dotazione oggi presso la mia clinica) si possono rilevare rapidamente tutte le modificazioni e i campanelli d’allarme. L’epiluminescenza infatti permette la valutazione diretta, ed in modo assolutamente non invasivo ed indolore, di microstrutture anatomiche che si trovano all’interno della pelle. L’esame di queste strutture consente di stabilire se una lesione pigmentata cutanea è di tipo melanocitico e di discriminare, nell’ambito di quelle melanocitarie, quelle benigne da quelle maligne o “sospette tali”, poiché ritenute atipiche. Questa tecnica è oggi ritenuta un fondamentale supporto strumentale in oncologia dermatologica, in quanto facilita la diagnosi delle lesioni pigmentate cutanee e del melanoma in fase precoce e riduce la necessità di eseguire escissioni chirurgiche inutili, di lesioni che maligne non sono.
È importante in ogni caso che i pazienti non si sentano abbandonati e possano trovare una possibilità di accesso alle cure. Una cantante come Anna Tatangelo può aiutarci a raggiungere un pubblico molto vasto: una donna, una testimonial famosa, non solo per la sua personalità, ma anche per la sua attenzione verso gli altri, in grado di dare un messaggio positivo. Comunque, ricordate: bisogna controllarsi i nei, ci vuole solo un attimo, e per molte altre malattie della pelle è importante continuare le cure che si sono intraprese. Ne va talvolta della vostra stessa vita.
Per maggiori informazioni mandare una mail a: dermofabbrocini@gmail.com
Prof. Gabriella Fabbrocini
Direttore UOC Clinica Dermatologica
Università di Napoli Federico II°