Basata sul sistema Digistat di Ascom, la cartella clinica informatizzata per le aree ad alta intensità di cura è oggi presente in 14 reparti e in 63 sale destinate a chirurgia maggiore e procedure invasive della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Lo strumento si dimostra di grande ausilio anche nell’affrontare l’emergenza Covid-19.
MILANO, 12 aprile 2021 – Nell’ambito di un ampio processo di trasformazione digitale focalizzato sulla centralità del paziente nella sua totalità, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a Roma ha perfezionato la cartella clinica informatizzata Digistat per le aree ad alta intensità di cura. L’innovativo strumento di ausilio alla cura dei pazienti consente una più efficiente raccolta dei dati degli assistiti, snellisce i processi ottimizzando i tempi, facilita la comunicazione tra le diverse figure sanitarie coinvolte e garantisce una maggiore sicurezza al paziente.
Frutto di un intenso lavoro di sviluppo e personalizzazione dell’interfaccia utente e dei contenuti informativi sulle specifiche esigenze documentali della terapia intensiva, la cartella informatizzata – avviata in un reparto di rianimazione e successivamente estesa alle terapie intensive e alle sale operatorie – consente oggi di gestire 14 Reparti di Terapia Intensiva e Sub-Intensiva del Policlinico, l’area ad alta intensità di cura del Presidio Columbus – Covid2 Hospital e alcuni reparti ordinari, per un totale complessivo di oltre 250 posti letto.
L’applicativo messo a punto dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a Roma è basato sul sistema Digistat di Ascom, presente sia su postazioni centralizzate che con una postazione in prossimità di ciascun letto di terapia intensiva. Questo permette di sfruttare i numerosi vantaggi dell’applicazione, tra i quali la possibilità di acquisire in cartella clinica i dati prodotti dalle apparecchiature medicali rilevandoli al letto del paziente, previa validazione clinica.
Il beneficio principale della cartella clinica informatizzata Digistat messa a punto dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS è quello di rendere disponibile nelle unità operative ad alta intensità di cura una cartella digitale facilmente accessibile. Aspetto, quest’ultimo, risultato cruciale anche nella gestione dell’emergenza pandemica.
Riccardo Maviglia, Anestesista presso la UOC Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica afferma: “Al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS possiamo contare su un sistema che, anche quando è emersa la necessità di aprire il Covid2 Hospital in pochissimo tempo, grazie anche al supporto offerto dai servizi informatici e dai fornitori, ci ha consentito di configurare il Columbus con 60 posti letto di terapia intensiva dotati della cartella Digistat, e il personale era già addestrato ad utilizzarlo. Questo sistema, peraltro, ci ha da subito permesso di visualizzare lo stato dei pazienti senza spostarli da una parte all’altra, con uno scambio d’informazioni costante, facilitato e trasparente tra i diversi professionisti”.
Maviglia evidenzia inoltre come l’adozione di questo sistema abbia permesso di garantire una maggiore sicurezza al paziente: “Disporre di uno strumento che ci consente di avere una prescrizione che è sicuramente per quel paziente, in cui i dati del monitoraggio derivano in maniera automatica grazie alla connessione con il sistema di monitoraggio e devono solo essere validati da un utente, ha cambiato moltissimo le cose. Così come è stato determinante disporre di sistemi automatici per l’interpolazione di un dato rispetto ad un altro. La sicurezza del paziente ha sicuramente beneficiato di una soluzione che tiene traccia dei giorni di terapia e che consente di fare anche degli schemi terapeutici”.
Per gestire al meglio il progetto, che prevede l’utilizzo del sistema nei diversi Reparti ad Alta Intensità di cura all’interno di una struttura complessa e capillare come quella del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, è stato istituito un Gruppo di Lavoro multidisciplinare, guidato dalla Direzione Sanitaria, composto dai principali stakeholder – Medici della Direzione Sanitaria, del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, Personale Infermieristico, Direzione ICT e Ingegneria Clinica – e dal personale di Ascom.
Disegnati i percorsi in grado di ottimizzare i flussi di lavoro e definite le specifiche funzionali volte alla personalizzazione del sistema per consentire l’adozione nei diversi reparti ad alta intensità di cura, il Gruppo di Lavoro ha adattato la cartella con un subset informativo e funzionale comune alle diverse aree, in modo da garantire la continuità assistenziale del paziente e lo scambio dati nel trasferimento di questi tra i diversi reparti, oltre ad alcune peculiarità (Score, Form applicativi specifici) per le singole aree di gestione del paziente.
L’applicativo è dotato di un’interfaccia user-friendly ben organizzata, intuitiva e fruibile in modalità touch screen che ne semplifica l’apprendimento ed il relativo utilizzo da parte di un elevato numero di utenti.
“Già largamente in uso all’interno del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS non solo nelle terapie intensive ma anche in aree non seguite esclusivamente da rianimatori – come i neurologi nel caso dello Stroke, i pediatri rianimatori nel caso della Terapia Intensiva Pediatrica o i pediatri nel caso della Terapia Intensiva Neonatale –, la soluzione suscita l’interesse anche da parte della neuro-riabilitazione ad alta intensità di cura e dei reparti di ematologia, che intravedono nella cartella clinica informatizzata numerose opportunità” ha dichiarato Achille Manfredi Luongo, Responsabile UOS Digitalizzazione e Qualità della Cartella Clinica.
Digistat consente anche l’uso dei dati raccolti a scopi di ricerca. Antonino Ammendolia, responsabile per l’area dei Sistemi Medicali Dipartimentali del Policlinico Gemelli, sottolinea: “E’ un sistema estremamente versatile e modulabile, che permette di abilitare o disabilitare i diversi moduli applicativi che la compongono. Inoltre, è integrabile con altri sistemi informativi mediante diversi standard e protocolli – quali ad esempio HL7 o Web Services – e può integrarsi con svariate tecnologie sanitarie per raccogliere e gestire dati provenienti da strumentazione di monitoraggio e quant’altro, riducendo i tempi di raccolta del dato stesso”.
Digistat è inoltre un dispositivo certificato medicale, elemento cruciale per la sicurezza e requisito imposto dal nuovo MDR europeo sui dispositivi medici – Regolamento UE 2017/745 che intende garantire più alti livelli di protezione dei pazienti – la cui entrata in vigore è prevista per il 26 maggio 2021.
È attualmente in corso un ulteriore processo di perfezionamento della cartella, per assolvere agli Standard Joint Commission, e di aggiornamento del modulo di Prescrizione e Somministrazione della Terapia.
Ammendolia conclude: “L’aspetto fondamentale per la buona riuscita del progetto è certamente dovuto al commitment aziendale e alla collaborazione continuativa e sinergica tra le diverse funzioni aziendali ed il partner tecnologico Ascom”.
Per ulteriori dettagli sulle soluzioni Ascom per il settore sanitario visita il sito www.ascom.it