Il 20 febbraio 2021 è l’occasione per portare all’attenzione delle Istituzioni e di tutta l’opinione pubblica mondiale quanto sia importante triplicare gli sforzi per assicurare giustizia ed equità a tutti, perché una società giusta e inclusiva è l’obiettivo ineludibile ai sensi della nostra Carta costituzionale e del Trattato dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Sostenere e promuovere la giustizia sociale significa garantire tutti i soggetti senza distinzione di genere, età, appartenenza etnica, religione, cultura o disabilità.
«La pandemia di covid-19 rappresenta uno snodo tra presente e futuro – dice la Presidente di CAMMINO, Avv. Maria Giovanna Ruo – e vanno pretese risposte per tutti i soggetti vulnerabili (minori, anziani, disabili) che hanno pagato un prezzo ancora più alto o lo pagheranno. Dobbiamo esigere per loro un nuovo diritto alla speranza, riscoprire una chiave nuova nella solidarietà e responsabilità sociale, perché le pari opportunità siano assicurate anche a loro».
La pandemia ha colpito l’Italia e l’Europa, mostrando quante carenze possa avere quella che fino ad ora avevamo considerato una organizzazione economica, sanitaria e digitale moderna e affidabile, mostrando le nostre fragilità personali e di sistema, accentuandole.
«Durante tutto l’ultimo anno, soprattutto nel periodo del primo lockdown – aggiunge la Presidente Ruo – abbiamo battuto sul fatto che la divaricazione della forbice sociale che sta avvenendo, per la sperequazione tra i ceti abbienti e quelli più poveri in fatto di istruzione, di collegamenti, di device tecnologici è un problema grave…».
Promuovere la giustizia sociale oggi, vuol dire anche combattere nel concreto le differenze nella possibilità di utilizzazione degli strumenti multimediali, contrastando sperequazioni nella popolazione, dovute alle differenze personali, sociali ed economiche, attuando anche in questo settore divenuto così essenziale l’attuazione di quanto disposto dall’art. 3 Cost.