Lettera da Marte è il brano con cui Viola Nocenzi si presenta al grande pubblico. Con la produzione artistica e gli arrangiamenti di Gianni Nocenzi, in collaborazione con lo ZOO di Berlino, il brano – in uscita giovedì 12 novembre ed accompagnato da un videoclip (già online su YouTube a questo link https://youtu.be/5psW4hcRf0Q) – è il preludio ad un progetto discografico di imminente pubblicazione. A “tenere banco”, stavolta, tutte le sfumature dell’intrigante personalità artistica di Viola.
Lettera da Marte è una vera e propria corrispondenza d’amore, rappresenta la magia delle affinità elettive, degli incontri telepatici. Attraverso l’intensa e carismatica voce di Viola Nocenzi, il brano mira a colmare le distanze siderali fino a realizzare un magico punto di contatto fra le anime più sensibili. “Lettera da Marte per dirti che ti sento, ricevo forte e chiaro il tuo pentimento, lettera brevissima per dirti due parole, il cielo oggi è sereno e come sempre non piove, quassù è tutto bellissimo, c’è solo un po’ di vento che sgombra i miei pensieri da ogni risentimento, la luce a volte è immensa…” canta Viola. E se la voce è lo specchio dell’anima, con Lettera da Marte la virtuosa cantante e compositrice prepara l’ascoltatore a quello che promette essere un viaggio dolce e fantastico fra le magiche trame dell’amore e della bellezza, due valori saldamente radicati in lei.
Racconta Viola: “Ho scelto Lettera da Marte per anticipare il mio lavoro perché qui coesistono molte delle mie parti fondanti: il mondo rock, il pop, l’elettronica e un modo tutto surreale di mescolarle. Racconta una storia dove le distanze non contano, anzi si azzerano, perché il contatto è telepatico. È un invito a sperare nell’impossibile, soffiando sopra il vento delle cose non umane”. E aggiunge “In questo particolare periodo che siamo stati chiamati a vivere, Lettera da Marte è anche un invito a viaggiare con la fantasia, ad andare su un altro pianeta. Dove per una volta, tutto è bellissimo, e il dolore è lontano. Questo è l’inizio. Mi apro al mondo e lo porto su Marte. Spero con tutto il cuore che questo mio brano possa regalare un’emozione, e perché no, possa anche aiutare a sollevare lo spirito delle persone che stanno attraversando un momento difficile”
Figlia del fondatore e da sempre anima del Banco del Mutuo Soccorso, Vittorio Nocenzi, Viola inizia a suonare il pianoforte all’età di quattro anni, in seguito si dedica allo studio del violino e intraprende poi quello del canto d’opera, affiancando allo studio l’attività di insegnamento. La sua formazione umanistica e le stimolanti frequentazioni artistiche all’interno dell’ambiente familiare nel quale è cresciuta, hanno contribuito a plasmare la personalità di Viola, che si rivela in un intrigante mix di estro, sensibilità e ironia. Un eccezionale talento vocale che, unito al ‘tocco magico’ dello zio Gianni Nocenzi e dei musicisti de Lo ZOO di Berlino, rendono questo esordio musicale una bella sorpresa.