FSI continuerà a investire nel FinTech e a valorizzare il Made in Italy: le considerazioni del CEO Maurizio Tamagnini nell’intervista rilasciata a “The Voice of Business”.
Maurizio Tamagnini: il FinTech “meravigliosa opportunità” per FSI
In dialogo con “The Voice of Business“, il CEO Maurizio Tamagnini ha spiegato che FSI continuerà a puntare sul FinTech e “nei prossimi 10-15 anni” arriveranno altri investimenti. D’altronde che la tecnologia stia rivoluzionando il business delle banche è ormai sotto gli occhi di tutti. Il FinTech rappresenta dunque “una meravigliosa opportunità” per FSI: guardano in questa direzione anche alcune delle più recenti operazioni realizzate dalla SGR. Tra queste la partnership strategica con Iccrea Banca per lo sviluppo di BCC Pay: la conferma, come sottolineato dal CEO Maurizio Tamagnini, del ruolo di FSI quale “motore della crescita digitale e investitore di riferimento nel settore FinTech italiano”. E gli investimenti in Cedacri e Linx, dei quali il CEO parla nell’intervista.
Maurizio Tamagnini: FSI supporta aziende socialmente e ambientalmente responsabili
Il valore dell’innovazione tecnologica per il tessuto industriale del Paese: Il CEO di FSI Maurizio Tamagnini ricopre attualmente anche il ruolo di Presidente del Consiglio di Sorveglianza di STMicroelectronics, leader nella produzione di componenti elettronici a semiconduttore. “Penso che l’Italia stia producendo aziende di nicchia tecnologiche davvero molto interessanti“, ha sottolineato in merito parlando con “The Voice of Business”. Nel corso dell’intervista è emerso anche l’impegno di FSI nel supportare aziende socialmente e ambientalmente responsabili: non a caso la SGR guidata da Maurizio Tamagnini annovera partecipazioni in diverse realtà italiane di alto profilo a conduzione familiare come ad esempio Missoni. FSI non ha solamente contribuito a valorizzare la notorietà dello storico marchio del Made in Italy ma anche ad accrescere ulteriormente il significativo potenziale dell’azienda.