Si sta svolgendo in questi giorni Fancy Food, una fiera internazionale mondialmente riconosciuta dove si alternano le più importanti aziende del comparto Food & Beverage e della ristorazione. Quest’anno l’Italia, con i suoi 240 espositori dell’agroalimentare, è partner d’eccezione.
Le fiere tornano in presenza, dunque, e le opportunità di business decollano. Tuttavia, per aver successo in America, è necessario tener presenti alcuni consigli fondamentali:
- prepararsi prima, identificando potenziali partner commerciali ed espositori, contattarli e organizzare appuntamenti antecedentemente l’inizio della fiera;
- presentare materiale promozionale in lingua inglese – tradotto da professionisti del mestiere;
- sapere esattamente cosa comunicare in fase di colloquio durante gli appuntamenti, preparando una precisa strategia in lingua inglese snella ed efficace;
- preparare un listino che includa tutti i costi di trasporto e sdoganamento fino al distributore.
“Le fiere in America – precisa Lucio Miranda, preisdente di ExportUSA (societĂ che supporta le aziende nell’internazionalizzazione) – hanno l’importante funzione di conciliare le imprese straniere che espongono con importatori, brokers e potenziali clienti. Tutto sta nel conoscere le regole da applicare per avere successo. C’è una netta differenza tra gli eventi fieristici italiani e quelli americani: meno convenevoli, interlocuzioni chiare e dritte al punto, e, nel caso del Food, prodotti pronti e rebrandizzati, giĂ a norma con le regole americane e con l’FDA”.
Nell’ambito del Fancy Food, il team di ExportUSA ha incontrato le principali aziende italiane protagoniste, i consorzi e chef di eccellenza del calibro di Michele Casadei Massari, brand Ambassador del Parmigiano Reggiano negli Stati Uniti.