Dal 12 marzo al 26 marzo 2022 la mostra “Odissea, un viaggio senza meta” curata da Angelo Piazzoli, Selene Carboni e Sara Carboni sarà visibile al pubblico presso la Corte di San Tomè ad Almenno San Bartolomeo.
Da oltre dieci anni Fondazione Creberg collabora con artisti per la realizzazione di mostre itineranti con le quali le opere d’arte vengono inserite in percorsi ben delineati volti a sensibilizzare il pubblico su significative tematiche di carattere culturale.
In questo progetto si innesta la mostra “Odissea, un viaggio senza meta”. Giuseppe Albergoni – artista informale di origini bergamasche – invita il visitatore a ripercorrere, attraverso le opere in mostra, personaggi e vicende appartenenti al poema omerico quali Calipso, Nausicaa, Polifemo, le Sirene, Euriclea, il viaggio di Telemaco, la reggia di Alcinoo, il viaggio di Ulisse nell’Ade, l’anima del Tebano Tiresia, la Strage dei Pretendenti, il sonno soave di Penelope e Odisseo, Atena (“Dea dagli occhi lucenti”). Nel catalogo edito da Fondazione Creberg e distribuito gratuitamente, le opere sono accompagnate, a fronte, dai versi di riferimento legando ciascun dipinto ai relativi passaggi omerici in un intento di valorizzazione e di diffusione della conoscenza di un grande capolavoro della letteratura antica.
A causa delle restrizioni legate alla pandemia, nel marzo 2021 la mostra venne presentata al pubblico in forma virtuale, con un video pubblicato sul canale YouTube della Fondazione (sempre accessibile dal sito www.fondazionecreberg.it visitando la sezione “Eventi virtuali – Mostre virtuali”); il docufilm nato da un progetto di Angelo Piazzoli e di Enzo Noris – è stato realizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Bergamo. Ora si torna nuovamente “dal vivo”, proseguendo la positiva esperienza di Romano di Lombardia.
«Siamo davvero felici – evidenzia Angelo Piazzoli, Presidente di Fondazione Creberg e ideatore del progetto – di presentare in presenza, grazie alla fattiva collaborazione della Fondazione Lemine, questa bella mostra di elevato spessore culturale e didattico, che sarà ben valorizzato nella programmazione del complesso di Almenno».
«Le suggestive opere dell’artista prosegue Angelo Piazzoli sorprenderanno i visitatori per la loro eleganza e capacità evocativa. L’intonazione di fondo dell’opera di Albergoni è un sostanziale ermetismo che richiede, a chi guarda i dipinti, una attività di ricerca e di introspezione che, andando al di là della prima impressione, consente di cogliere piani e soggetti di primo acchito invisibili. L’artista ci impone un itinerario mentale di approfondimento che ci invita ad andare oltre l’apparenza, a ricercare un messaggio di forte valenza etica o estetica che egli pone nel recondito del dipinto, quasi criptandolo».
Le ortogonalità su cui si fonda da sempre il lavoro di Albergoni spiega Selene Carboni, storica dell’arte – lasciano spazio alla sperimentazione: il sapiente uso dei materiali, dal legno al gesso, dal tessuto al pastello, dalla tempera all’inchiostro, trovano spazio in un piccolo formato rettangolare che richiama alla mente la sezione aurea, la proporzione divina. Superfici sovrapposte, collage, texture inusuali, macchie di colore evocano, in modo semplice ma cristallino, un avvenimento o un luogo scelto intenzionalmente dall’artista. La semplificazione nella resa della complessità dell’opera originale è volta ad aiutare il fruitore nella metabolizzazione delle sue diverse sfaccettature. Semplificare significa scomporre ciò che è difficile e le opere di Albergoni comunicano molto di più di quello che l’immagine descrive a livello cognitivo. La lettura si fa simbolica e si compie il trasporto di significato necessario a passare da un’altra, dalla pittura alla poesia.
La mostra verrà presentata venerdì 11 marzo 2022 alle ore 18.00 presso la Corte di San Tomè ad Almenno San Bartolomeo, con ingresso libero.
L’esposizione sarà visitabile dalle ore 10.00 – 12.00 / 14.30 – 17.00 nei seguenti giorni :
sabato 12 marzo – domenica 13 marzo 2022
sabato 19 marzo – domenica 20 marzo 2022
sabato 26 marzo – domenica 27 marzo 2022
«In Odissea conclude Angelo Piazzoli proponiamo un percorso intenso, dal contenuto stimolante per chi voglia accettare una sfida intellettuale. Il carattere informale delle opere ci mette a disposizione spazi sconfinati di evocazione, lasciando piena libertà al nostro pensiero che – nell’ascoltare i versi omerici – può librarsi nell’immaginare, senza vincoli precostituiti, ciò che ci viene poeticamente narrato, tornando a noi stessi e alle nostre origini».