Arktikos è il titolo dell’album di Paolo Morese, compositore e pianista italiano che pubblica il suo secondo lavoro sotto la Blue Spiral Records.
L’album si divide in sette capitoli numerati, dove troviamo pianoforte e violoncello duettare elegantemente fra le tracce che compongo il disco, la prima delle quali appunto Arktikos I. L’accompagnamento al pianoforte veloce e intenso viene sostenuto da lunghe note al violoncello, che ne enfatizzano la drammaticità. Pochi sono i guizzi dinamici se si esclude quello al quinto minuto, che irrompe nella pacata staticità chiudendo definitivamente la composizione.
Segue Arktikos II. Questa volta l’accompagnamento al pianoforte è più pacato e la melodia, sciolta dal violoncello, può instradarsi verso un fraseggio più libero e articolato. Al secondo minuto il brano prende un ritmo più sostenuto assieme a un incremento della dinamica, per chiudere e tornare allo stato iniziale. Più breve e semplice, Arktikos III punta sull’instancabile accompagnamento pianistico, che non cede ininterrottamente per quasi quattro minuti, in continuo dialogo con il suo coprotagonista sonoro.
Introduzione stavolta tutta per il violoncello in Arktikos IV, che non si lascia sedurre dalle note del pianoforte che si insinuano via via sempre più frequentemente fino a sfociare in un botta e risposta. Energico, dinamico, vigoroso. Una brevissima introduzione precede Arktikos V, un’altra composizione energica che vede ancora una volta il suo punto di forza nel dialogo, quasi “violento” fra i due strumenti, in un’altalenante giostra dinamica.
Dal carattere più pacato, Arktikos VI si discosta da suoi due predecessori tornando in quel mood iniziale di calma e drammatica tristezza inferta dall’incedere ossessivo del piano e dal fraseggio del violoncello. A chiudere il disco Arktikos VII, una lentissima evoluzione sonora con microscopici cambiamenti intrappolati fra le grinfie di un accompagnamento, solo in apparenza statico ed immutabile, da cui tenta di sfuggire il violoncello nel suo melodico stridere. Inaspettato risvolto sonoro quello che accade al quinto munito, in un exploit che nasce dalle ceneri del presunto finale del brano. Denso di note.
Arktikos di Paolo Morese è un album minimal dalle eccezionali doti melodiche e dal violento e drammatico dialogo tra pianoforte e violoncello, che si sostengono e scontrano creando un connubio sonoro solido grazie anche al sapiente uso delle diverse ottave che riempiono lo spettro sonoro. Un lavoro ricco di microvariazioni ed exploit dinamici, che lo rendono vario, elegante, energico.