È Paola Cecchini – giornalista professionista di Pesaro e redattrice di ‘Progetto Radici’ curato dall’Associazione Nazionale ‘Italiani nel Mondo’ (ANIM) – la vincitrice del quarto premio giornalistico dedicato alla memoria di Giuseppe ‘Bepi” Zanfron’, iniziativa quest’anno dedicata all’emigrazione italiana di ieri e di oggi, organizzata da Assostampa Belluno e Sindacato giornalisti Veneto, con il contributo del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Piave appartenenti alla Provincia di Belluno e con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Belluno, del Comune di Longarone, della Fondazione Vajont e dell’Associazione Bellunesi nel Mondo.
La premiazione si è svolta sabato 23 ottobre, in municipio a Longarone, alla presenza del Ministro per i rapporti con il Parlamento, il bellunese Federico D’Incà. Sono intervenuti anche il primo cittadino di Longarone e presidente della Provincia Roberto Padrin, la segretaria del Sindacato Giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, l’assessore regionale ad Ambiente e Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin e il presidente onorario dell’Associazione Bellunesi nel Mondo Gioacchino Bratti.
La giuria -presieduta da Luca Zanfron, il figlio di Bepi – ha concordato nel giudicare l’articolo di Cecchini “La Marchigiana di Mendoza” il migliore tra i partecipanti con queste motivazioni: “Per aver saputo centrare il tema raccontando in un’intervista una intera esistenza, con le speranze, illusioni, disillusioni e la ricostruzione di una vita che ha mantenuto però un profondo legame con la terra natia, e per aver recuperato un pezzo di storia nazionale con uno degli esempi dell’emigrazione italiana degli anni ’30 e ’40, quando alla spinta economica si sommava anche quella ideologica del rifiuto del Fascismo”.
Bepi Zanfron – il cui nome è indissolubilmente legato agli scatti della tragedia del Vajont (1963)- ha raccontato con le sue fotografie innumerevoli pagine di vita e di cronaca quotidiana: fondamentale per ricordare la storia degli emigranti la sua collaborazione con l’Associazione Bellunesi nel Mondo, per la quale realizzò centinaia di scatti di emigranti bellunesi in tutto il pianeta.
(FNSI)