We Are the Thousand. L’incredibile storia di Rockin’ 1000 di Anita Rivaroli è il “Miglior documentario italiano dell’anno”, il premio “Extra Doc CityFest” va a Disco Ruin – 40 anni di Club Culture italiana di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto. Menzioni speciali per Pino di Walter Fasano e L’occhio di vetro di Duccio Chiarini
We Are the Thousand. L’incredibile storia di Rockin’ 1000 di Anita Rivaroli si aggiudica il Premio per il “Miglior documentario italiano dell’anno” alla quarta edizione di Extra Doc Festival, il concorso dedicato alle migliori espressioni del documentario italiano.
Il riconoscimento consegnato martedì 13 luglio alle ore 21 presso la piazza del MAXXI (via Guido Reni 4a, Roma), in una serata che Fondazione Cinema per Roma CityFest e MAXXI realizzeranno nell’ambito del programma di Cinema al MAXXI, a cura di Mario Sesti.
Applaudito alla scorsa Festa del Cinema,We Are the Thousand. L’incredibile storia di Rockin’ 1000 porta sul grande schermo genesi e successi della rock band più grande del mondo. Tutto ha inizio nel maggio del 2014 quando mille musicisti, provenienti da tutta Italia, si ritrovano a Cesena per suonare “Learn to Fly” dei Foo Fighters con l’obiettivo di convincere Dave Grohl a fare un concerto in città . Il video della performance diventa virale nel giro di poche ore e i Foo Fighters sono talmente colpiti che accettano l’invito di suonare in città . L’avventura dei 1000 arriva fino ai nostri giorni, con la band che continua a esibirsi in formazioni sempre più numerose.
La giuria presieduta dal regista Agostino Ferrente e formata dalla montatrice Esmeralda Calabria, dal giornalista e critico cinematografico Fulvia Caprara, dall’artista Gea Casolaro, dal giornalista Virman Cusenza e dal regista Sydney Sibilia consegnerà il premio alla regista Anita Rivaroli con la seguente motivazione: “per la contagiosa energia con la quale racconta la forza di un sogno legato all’amore per la musica (che il film stesso contribuisce in modo decisivo a realizzare) e per l’ottimismo, pragmatico e popolare, che consegna allo spettatore all’indomani di una stagione che non è stata facile per nessuno”.
Nel corso della serata sarà poi assegnato il premio “Extra Doc CityFest” che quest’anno andrà a Disco Ruin – 40 anni di Club Culture italiana di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto. Il documentario narra l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, dai lampi stroboscopici ai ruderi di oggi, raccontati dai protagonisti (Baldelli, Coccoluto, Ral, Alex), tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno. Una scorribanda visionaria ed euforica, dolce e triste, presentata in anteprima alla Festa del Cinema 2020.
La giuria premierà le registe Lisa Bosi e Francesca Zerbetto “per la cura e l’emozione con le quali il documentario rievoca una parabola che intreccia costume, società , musica ed estetica facendo delle discoteche un laboratorio seminale di nuovi suoni, set, stili di illuminazione e design di corpi, estasi e humour”.
Fino a domenica 25 luglio, i due film saranno visibili on demand su Digital RFF, la piattaforma video della Fondazione Cinema per Roma, fornita da SHIFT72 in collaborazione con Festival Scope. All’indirizzo digital.romacinemafest.org/, l’utente potrà acquistare, tramite carta di credito, il singolo biglietto (2.50 euro) oppure l’abbonamento (9.90 euro) che consentirà di vedere sette documentari del programma di Extra Doc Festival fra cui, oltre ai due premiati, anche 50 – Santarcangelo Festival di Michele Mellara e Alessandro Rossi, Al largo di Anna Marziano, Era la più bella di tutte noi. Le molte vite di Veronica Lazar di Leonardo Celi e Roberto Savoca, Fellini – Io sono un clown di Marco Spagnoli e Alida di Mimmo Verdesca.
MENZIONI SPECIALI
La quarta edizione di Extra Doc Festival attribuirà inoltre due Menzioni Speciali. La prima, voluta dal Comitato Scientifico di Cinema al MAXXI composto da Laura Delli Colli (Presidente Fondazione Cinema per Roma) e Giovanna Melandri (Presidente Fondazione MAXXI), andrà a Pino di Walter Fasano, “per la concentrazione di immagini e testimonianze con le quali il documentario riesce, con nitidezza, a mettere a fuoco personalità e originalità di un protagonista dell’arte contemporanea italiana come Pino Pascali”.
La seconda Menzione Speciale andrà a L’occhio di vetro di Duccio Chiarini. Scelto dai trenta membri della platea competente composta da giovani critici, studiosi e da appassionati di ogni età in collaborazione con le Biblioteche di Roma, il documentario sarà segnalato “per la narrazione empatica e coinvolgente con la quale l’autore e protagonista scopre, insieme agli spettatori, una storia familiare paradigmatica e rivelatrice”.
Dopo la cerimonia di premiazione di Extra Doc Festival, si terrà la proiezione fuori concorso di Alida di Mimmo Verdesca. Il documentario è un omaggio ad Alida Valli, in occasione del centenario della sua nascita: attraverso le lettere, i diari letti da Giovanna Mezzogiorno, una vasta scelta d’archivio e celebri testimonianze emerge il racconto di una vita inimitabile e di una straordinaria carriera lunga settant’anni.