Arriva in prima visione su #iorestoinSALA da giovedì 18 marzo il documentario LA VILLA, opera seconda della giovane regista napoletana Claudia Brignone.
Presentato ad Alice nella CittĂ – sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni – e prodotto da Videomante con Rai Cinema, il film racconta il grande parco pubblico “La Villa Comunale” che si trova nel quartiere di Scampia a Napoli.
Tra alti palazzoni e distese di cemento si nasconde un’oasi naturale in cui le persone si incontrano alla ricerca di uno spazio di libertà . Il rombo degli elicotteri e le sirene della polizia risuonano tra le voci degli abitanti del quartiere, che qui, grazie a un filtro di natura e bellezza, si rivelano.
A presentare LA VILLA in diretta streaming giovedì 18 marzo alle ore 19.00 la regista Claudia Brignone, insieme a Giovanni Zoppoli (coordinatore del Centro Territoriale Mammut di Scampia), alla montatrice Lea Dicursi e al montatore del suono Marco Saitta.
Modera l’incontro Antonio Pezzuto; introduce Maud Corino, responsabile distribuzione di ZaLab. La diretta sarĂ , come di consueto, visibile anche sulle pagine Facebook dei cinema aderenti a  www.iorestoinsala.it.
“Ho frequentato il parco per circa tre anni, per raccontare un quartiere di periferia partendo da questo unico luogo: La Villa Comunale di Scampia. Mi è sembrato bastasse stare qui, in ascolto, tra gli alberi e i fiori, per restituire la complessitĂ Â del fuori. – dice la regista – All’origine dell’idea del film c’è un altro lavoro, realizzato circa tre anni fa nel quartiere Scampia. Gli operatori del Mammut, un Centro Territoriale con sede nella piazza principale, a pochi metri dalla Villa Comunale, mi chiesero di documentare le attivitĂ Â svolte con i bambini e i giovani del quartiere. Durante quel periodo di lavoro avvertivo un contrasto tra la realtĂ Â che filmavo e con l’idea che io stessa avevo del quartiere. Non sapevo infatti che Scampia fosse una delle zone piĂą verdi di Napoli, con una solida rete di associazioni che agiscono quotidianamente sul territorio e che proprio dietro ai palazzoni filmati dalla cronaca e dal cinema, per raccontare il degrado e il malaffare, ci fosse un grande parco pubblico, vissuto dagli abitanti come un’oasi di benessere.”