I calcoli renali sono dei depositi duri che si formano all’interno dei reni: sono composti da minerali e sali, principalmente ossalato di calcio, che si cristallizzano. Per essere espulsi devono attraversare le vie urinarie, ma mentre un piccolo calcolo può passare senza troppe difficoltĂ , un deposito di dimensione maggiore può causare molto dolore e avere necessitĂ di intervento medico, considerato che può raggiungere un diametro di oltre un centimetro.
Possono essere trattati farmacologicamente con successo, ma in casi estremi si può ricorrere alla chirurgia per estrarli dell’apparato urinario. Molto possiamo fare però sul fronte della prevenzione, per evitare che si formino, correggendo le abitudini che ne favoriscono la formazione e ricorrendo se necessario a qualche rimedio “della nonna”.
Ma quali sono le cause della formazioni di questi depositi?
Un fattore considerato importante in questo senso è la disidratazione: quando il corpo è disidratato, l’urina si satura velocemente di composti minerali e salini, che entrano così piĂą facilmente in contatto tra loro e si aggregano.
Il primo accorgimento di cui tenere conto è pertanto bere una quantitĂ di acqua adeguata (1,5/2 litri al giorno), in modo da diluire l’urina e ostacolare la formazione dei calcoli.
Una parte di liquidi può essere assunta sotto forma di succhi: in particolare mirtillo rosso, melograno, arancia o limone possono aiutare, acidificando le urine.
Per chi ama tisane e infusi, un aiuto piĂą che valido ci viene dal mondo della fitoterapia. Una delle piante maggiormente riconosciute ed utilizzate da secoli nella cura dei disturbi urinari è l’alchechengi, dal quale possiamo ottenere un decotto con spiccate proprietĂ benefiche per le vie urinarie.
Un’alternativa può essere il dente di leone, ricco di composti che aumentano la produzione di bile e urina, contribuendo a liberare l’organismo dalle scorie. Possiamo reperirlo facilmente in qualsiasi erboristeria, sia in forma di supplemento che come tisana. Una capsula da 500 mg può aiutare ad alleviare i sintomi dei calcoli o prevenirne la formazione, mentre la tisana va consumata in quantitĂ di 3 o 4 tazze nel corso della giornata.
Sicuramente è consigliabile limitare il sale e ridurre il consumo di alcol, caffeina e bevande dolcificate. Sale e zucchero infatti aumentano la quantitĂ di acido ossalico assorbita dall’organismo.
Una buona regola è invece consumare piĂą calcio: infatti piĂą calcio si assume con l’alimentazione, meno acido ossalico si assorbe dal cibo e meno probabilitĂ si avrĂ di sviluppare calcoli.
In generale un peso sano, combinato con una dieta salutare ricca di alimenti nutrienti e ricchi di fibre, è considerato essenziale per la prevenzione dei calcoli renali e per il loro trattamento.