Un nuovo lavoro artistico di carattere composito a firma di Anna Laura Longo ha raggiunto Madrid e in particolare il Museo Reina Sofia (Centro DocumentaciĂłn). L’opera in questione, intitolata ExfoliaciĂłn2, presenta variegati inserti in rilievo, ottenuti mediante l’uso di gel manipolati dal punto di vista delle forme e delle gradazioni di colore.
Questo lavoro procede di pari passo con due analoghe ricerche: Materializzazioni di un flusso poetico e Materializzazioni di un flusso danzante. Quest’ultimo è un progetto strettamente connesso con l’opera Vision Blanche, che si ispira al gesto coreografico contemporaneo ed ha giĂ avuto una diffusione sul piano internazionale. A Madrid ĂŞ presente nello specifico uno dei preziosi esemplari che compongono l’insieme: trattasi di opere definite libri-organismo, in cui si dispiega una particolare linea estetica che ripensa lo spazio, nella fattispecie il territorio- pagina, facendone un luogo di apparizioni audaci, grazie alla presenza di conglomerati gelatinosi molto diversificati.
Siamo a tutti gli effetti di fronte a una drammatizzazione dello spazio dell’impaginato, con una messa in risalto degli aspetti formali che lo riguardano. I fruitori sono invitati a fare i conti con un’idea costante di bilanciamento e contro-bilanciamento, per accogliere volta per volta le asperitĂ o le levigatezze della superficie, il tepore o la freddezza dal punto di vista tattile, e inoltre la morbidezza o la durezza  della consistenza gelatiniforme, fatta oggetto di essiccazione, in alcuni punti o “isole” predisposte. Le tracce volumetriche create – di natura corpuscolare- sono frutto di una studiata decelerazione o, al contrario, di un’accelerazione del gesto di messa in posa. Il tutto è arricchito da un testo in lingua spagnola che Longo ha voluto inserire in conclusione, a mo’ di postludio.
In ExfoliaciĂłn2 la copertina estraibile è in piquet operato con l’aggiunta di bande sovrapposte in lino chiaro, su cui campeggiano scritte in cordoncino e filo. All’interno, lo sfruttamento dei vari tipi di gel, va a sviluppare, come giĂ accennato, un’ipotesi decisamente volumetrica e di evidente originalitĂ . Trattasi di copie da collezione, numerate e firmate a mano. Fanno da contraltare ai risultati di tipo visivo le ricerche sonore condotte da Longo, la quale porta avanti un itinerario pianistico che sfocia in azioni sceniche dove lo strumento è rivisitato in chiave fortemente teatralizzata e i suoni si fondono con diversi aspetti testuali.
Il Centro DocumentaciĂłn è stato progettato dall’architetto Jean Nouvel. L’ampliamento del museo, realizzato diversi anni fa, ha consentito di aumentare lo spazio espositivo arrivando a disporre anche di un auditorium. Insieme al Museo del Prado, il Centro de Arte Reina Sofia rappresenta di certo la piĂą importante istituzione per quanto concerne la conservazione e la divulgazione del patrimonio artistico spagnolo e internazionale. Dopo Madrid la prossima tappa estiva in cui sarĂ possibile conoscere un lavoro di Anna Laura Longo sarĂ l’Argentina. Merita di essere approfondita e introiettata questa ricerca artistica dai confini ampliati e dal sicuro impatto visivo e sensoriale. Il lavoro di Longo immette in uno spazio riflessivo fatto di sottigliezze e “turbolenze” ammalianti, che producono una sollecitazione immancabile.
Indirizzo Calle Santa Isabel, 52
Madrid- Spagna
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Anna Laura Longo è pianista, performer, artista visiva, autrice di poesie, saggista. Presente in festival e rassegne, la sua operatività è incentrata su un’originale commistione tra suoni, segni, parole, opere visuali. Ha sviluppato e portato a maturazione numerosi esperimenti e ricerche frutto di procedimenti combinati. Si serve di meccanismi singolari, che inducono a volgere e riattivare lo sguardo e l’ascolto, deviando rispetto ai meccanismi abituali e lineari della percezione. Sue opere sono presenti in diversi musei e collezioni pubbliche e private.
Tra i titoli pubblicati: Plasma/Sottomultipli del tema “Ricordo” (2004), Nuove rapide scosse retiniche(2009), Procedure esfolianti (2011), Apparati di suoni metodicamente cruciali (2013), Universi sonori-Dialoghi sulla musica dei nostri tempi (2015), Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo(2016), Viaggio nell’entroterra (2021), Declinazioni del timbro (2023). Tra le incisioni discografiche: L’ombra della voce (2010). Tra le principali performance multisensoriali: L’occhio è nel sottosuolo, Nelle zone di un invalicabile grano, Color carne per deposizione rossa, Asimmetrie leali, Il midollo è quasi ricoperto di vegetazione. I suoi lavori e in particolare le installazioni visive stanno avendo attualmente una larga diffusione sul piano internazionale (Italia, Messico, Svezia, Polonia, Turchia, Germania, Svizzera, Spagna, Francia, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Belgio, Martinica, Canada, Venezuela, Perù, Argentina).
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