Nuove tecnologie sempre più coinvolgenti, cambiamenti radicali nelle abitudini di consumo e un’offerta che si migliora di anno in anno, sono questi gli elementi alla base della crescita del mercato dei videogame, che secondo le ultime stime avrebbe raggiunto i 336 miliardi di dollari di valore complessivo. Il trend positivo, che prosegue ormai già da diversi anni, è stato confermato da Klecha & Co., banca di investimento indipendente specializzata nel comparto tech, che ha anche stimato un’ulteriore crescita vicina al 10% nei prossimi 4 anni. Ma vediamo meglio cosa sta accadendo in questa innovativa quanto apprezzata industria.
Numeri in costante aumento per il mercato dei videogame
Le statistiche annuali parlano ormai dell’industria del gaming come di uno dei settori più fiorenti dell’economia digitale e non solo. Le novità che hanno riguardato il comparto in questi anni, hanno infatti portato al boom dei videogame alimentando un circolo virtuoso fatto di investimenti sempre maggiori e conseguenti miglioramenti dell’offerta complessiva.
La banca di investimento Klecha & Co. parla, in particolare, di un valore attuale dell’industria pari a 336 miliardi di dollari, con una prospettiva di ulteriore crescita del +9,2% entro il 2027 che porterà a oltre 520 miliardi il valore complessivo. Solo tra il 2019 e il 2022, per esempio, il mercato dei videogame per PC, mobile e console è passato da 219 miliardi di dollari agli attuali 385, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) previsto dagli analisti del +11,5% in meno di un decennio.
Secondo Klecha & Co., anche il numero di giocatori sta crescendo, passando dagli attuali 3,2 miliardi a circa 3,6 miliardi entro il 2025, con la maggior parte di essi che preferisce giocare su dispositivi mobili. Non sorprende quindi che il 50% del mercato globale dei videogiochi sia rappresentato dalle piattaforme mobili, in particolare gli smartphone, che in questi anni hanno visto aumentare vertiginosamente il numero di utenti pronti a collegarsi ai propri servizi preferiti direttamente dal telefono connesso alla rete per giocare per accedere per esempio alle poker room sfidando altri utenti nella tanto amata modalità multiplayer o per cimentarsi con le ambientazioni fantastiche dei MOBA.
Il Nord America in cima alle graduatorie di spesa
Per quanto riguarda la spesa nei giochi online, il vertice della classifica è nelle mani degli Stati Uniti con il 26% delle spese totali, un valore in controtendenza con il numero di giocatori americani, che rappresentano in realtà solo il 7% dei giocatori di tutto il mondo. Parte di questo interesse nei confronti dei videogiochi è dovuto anche agli investimenti delle startup: nel solo 2022, per esempio, queste aziende hanno incassato oltre 13 miliardi di dollari da fondi di Venture Capital per finanziare i loro progetti, raggiungendo livelli altissimi nell’espansione delle iniziative nel settore. Per comprendere la misura di questo passo in avanti, basta osservare come solo cinque anni fa, la spesa complessiva era di circa 4,5 miliardi di dollari.
Non male anche i dati relativi al nostro Paese, che secondo un report pubblicato dall’associazione di settore IIDEA, nel 2022 aveva superato i 2 miliardi di euro di giro d’affari con un incremento del 2,9% rispetto al periodo precedente, mostrando come gli italiani siano sempre fortemente interessati ai videogiochi e alla tecnologia in generale.
L’ascesa del “Serious Gaming”
Lo studio condotto da Klecha & Co. si sofferma anche su quel particolare ambito definito del “serious gaming“, ossia quei giochi che non vengono progettati a fini di intrattenimento ma che hanno come scopo principale educazione e formazione. In linea con i miglioramenti tecnologici e con l’adozione di soluzioni ad alto tasso innovativo, come la realtà virtuale e la realtà aumentata, i serious game fanno segnare anch’essi una crescita incredibile, tanto che gli esperti si spingono a stimare per il prossimo decennio un incremento di valore dagli attuali 8-10 miliardi di dollari fino a 33 miliardi.
I serious game vengono utilizzati, in particolare, in settori come l’istruzione e in contesti in cui le simulazioni “reali” comportano rischi e complessità, come per esempio nella sanità, nell’aerospaziale e nella difesa, e possono godere dunque di investimenti provenienti anche da enti e istituzioni. Un esempio significativo è quello delle forze armate britanniche, che utilizzano una sistema di addestramento basato su un motore di ispirato al famoso gioco Fortnite per simulare situazioni particolari in cui i propri membri potrebbero ritrovarsi.
Metaverso: quale impatto sul gaming
Dopo aver attraversato l’era del “cloud gaming” dal 2018 in poi, l’industria dei videogame sembra essere avviata verso nuove interessanti prospettive: secondo il report, la prossima frontiera potrebbe essere il Metaverso, un mercato globale stimato a 68,49 miliardi di dollari nel 2022, con previsioni che indicano una crescita fino a oltre 1,3 trilioni di dollari entro il 2030. Addirittura secondo un rapporto di McKinsey & Co., il potenziale valore economico del metaverso potrebbe generare fino a 5 trilioni di dollari di impatto entro il 2030, un panorama che apre a grandi aspettative, con il 95% dei leader aziendali che si attende un impatto positivo sul proprio settore entro un massimo di dieci anni.
L’industria dei videogiochi sta dunque dimostrando come, anche in un mondo in rapida evoluzione, sia in grado di adattarsi e crescere costantemente, offrendo nuove opportunità sia per gli investitori che per i giocatori. Resta da vedere quali saranno i prossimi step e quali sorprese riserverà il futuro di questa industria in continua espansione.