Più della metà degli investimenti è destinata allo sviluppo delle rinnovabili. Gianni Vittorio Armani: “Puntiamo a 3,6 GW di capacità rinnovabile gestita, nel 2030 EBITDA in crescita a 1,9 miliardi di euro”.
Gianni Vittorio Armani: Iren, i tratti distintivi del nuovo Piano al 2030
Novità in casa Iren. Il Consiglio di Amministrazione della multiutility ha approvato lo scorso 23 marzo l’aggiornamento del Piano Industriale al 2030. Parole chiave: sicurezza energetica, competitività e sostenibilità, componenti ormai fondamentali per affrontare le sfide del futuro. Ad illustrare nel dettaglio i cambiamenti della strategia di Iren è l’Amministratore Delegato Gianni Vittorio Armani. Transizione ecologica, territorialità e qualità del servizio si confermano i pilastri del Piano, con l’operatore che punta a decarbonizzare progressivamente tutte le attività, rafforzare la leadership nell’economia circolare ed estendersi oltre i territori di riferimento. La sostenibilità resta il faro guida, con impegni e target in linea con gli obiettivi europei del Sustainable Development Goals e validati dal Science Based Target Initiative. Crescono gli investimenti, che rispetto alla precedente versione del piano raggiungono quota 10,5 miliardi. Ciò che cambia è l’impegno di Iren sul fronte delle comunità energetiche e dell’eolico offshore. Tratti distintivi che, ha spiegato Gianni Vittorio Armani, si tradurranno nel raggiungimento di 3,6 GW di capacità rinnovabile gestita. Migliorano anche le stime sull’EBITDA, in crescita a 1,9 miliardi di euro al 2030, e viene confermata la dividend policy con un dividendo pari a 11€c/azione sull’utile netto 2022 e una crescita del 10% annua fino al 2025, mentre nella seconda parte del Piano il dividendo sarà pari al 50/60% dell’utile netto.
Gianni Vittorio Armani: “Pronti a investire ulteriori 1,5 miliardi al Sud”
Rincaro dell’energia, conflitto russo-ucraino e climate change hanno richiesto da parte di Iren un’accelerazione sull’indipendenza energetica, lo sviluppo delle rinnovabili e la salvaguardia di risorse come l’acqua. Non a caso il Gruppo guidato da Gianni Vittorio Armani ha destinato all’economia circolare circa 2 miliardi di euro – tra gli obiettivi anche lo sviluppo di due impianti waste to energy per colmare il gap infrastrutturale locale – mentre 2,8 miliardi andranno allo sviluppo delle rinnovabili con un aumento ulteriore della capacità eolica offshore e delle comunità energetiche. “Inoltre, abbiamo a disposizione un basket di 1,5 miliardi di euro di ulteriori investimenti già individuati in ambito servizio idrico e ambiente nel sud Italia, da attivare con partner finanziari. Allo stesso tempo, verrà valorizzato al massimo il capitale umano grazie anche all’assunzione di circa 3.200 nuovi lavoratori che entreranno nel perimetro del Gruppo“, ha concluso Gianni Vittorio Armani.