Gianni Lettieri: “Con Fiumicino raddoppiata la capacità e avviata la manutenzione di linea. PNRR necessario per rendere il Mezzogiorno competitivo”.
Gianni Lettieri: Atitech, nuove acquisizioni e progetti futuri
Con l’acquisizione dell’ex ramo manutenzione di Alitalia e l’avvio dell’integrazione del complesso di Fiumicino e dei suoi lavoratori, Atitech ora ha tutte le carte in regola per imporsi come leader del settore aeronautico e aerospaziale. Negli ultimi anni la creatura di Gianni Lettieri è cresciuta fino a diventare la MRO indipendente più grande del mercato EMEA e ora con l’hub romano aggiunge alle sue attività anche quella della manutenzione di linea in numerosi e importanti scali esteri; ma l’operazione di Fiumicino è solo il primo passo di un percorso ben più ambizioso. Ad affermarlo è il Presidente di Atitech in una recente intervista a cura del quotidiano “Piazza Borsa”. “Abbiamo grandi ambizioni di crescita – ha dichiarato – l’acquisizione del ramo manutenzioni di Alitalia è un altro passo, importante ma non definitivo, per ricostituire nel nostro Paese una fondamentale infrastruttura necessaria alla attività aeronautica, civile e militare: la manutenzione a 360 gradi, dalla Base alla Linea, dai Motori all’Avionica, dai Componenti ai Carrelli”. Nelle mire dell’imprenditore napoletano ora c’è Ams (Alitalia Maintenance System), con base sempre a Fiumicino e specializzata nella manutenzione dei motori. Da qui a 20 anni Atitech punta a specializzarsi nella manutenzione e nella conversione di aerei da passeggeri a cargo: “Siamo l’unica azienda in Europa in grado di effettuare questa tipologia di conversione – ha ricordato Gianni Lettieri – attività che proietta la società nei prossimi 20 anni. Una prospettiva di stabilità anche per le persone che in Atitech lavorano. Stiamo poi lavorando allo sviluppo delle conversioni con gli israeliani di IAI e con le due università di Napoli”.
PNRR e Mezzogiorno: l’analisi di Gianni Lettieri
Gli sforzi di Atitech nella realizzazione di un polo italiano della manutenzione aeronautica, rischiano tuttavia di essere vani senza un serio rilancio infrastrutturale del Mezzogiorno, avverte Gianni Lettieri. Ed è qui che entrano in gioco le risorse europee del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: “Se ben utilizzato il PNRR è uno strumento formidabile per colmare finalmente il gap infrastrutturale che separa il Sud dal Nord del Paese. Deve servire per supportare piani di investimento nei campi dell’innovazione, della ricerca e delle nuove attività e per creare sviluppo, occupazione e benessere”. Oggi sono proprio i territori a fare la differenza in termini di competitività, spiega Gianni Lettieri: “La competizione non avviene più solo fra imprese ma anche e soprattutto tra territori, quelli che funzionano e attraggono investimenti e quelli che purtroppo non funzionano, perché essendo aridi di iniziative e infrastrutture non attraggono nuovi investimenti e fanno chiudere le aziende esistenti”.