Il workshop si è tenuto al Centro Congressi Giovanni XXIII. Riva Acciaio tra le realtà che hanno aderito all’iniziativa.
Riva Acciaio: a Bergamo il secondo appuntamento sulla qualità superficiale dei semilavorati da colata continua
In linea con la sua politica di costante aggiornamento e ricerca di tecnologie e metodi innovativi, lo scorso 1 e 2 dicembre Riva Acciaio ha preso parte a “IWSQ-2”, la seconda edizione del workshop internazionale organizzato dall’Associazione Italiana di Metallurgia in collaborazione con ASMET sul miglioramento della qualità superficiale dei semilavorati da colata continua. La due giorni si è svolta a Bergamo presso il Centro Congressi Giovanni XIII ed è stata l’occasione per condividere esperienze e case studies sul tema e in generale sulle principali novità riguardanti la lavorazione dell’acciaio. Al centro del dibattito la qualità superficiale di prodotti come lingotti, billette e bramme, ritenuto oggi un aspetto fondamentale per garantire il valore richiesto per i prodotti finali. Negli ultimi anni sempre più acciaierie, tra cui Riva Acciaio, sono orientate alla ricerca di una migliore qualità superficiale e di nuove tipologie di acciaio che richiedono caratteristiche superficiali di pregio. In vista delle sfide future, durante il workshop sono stati affrontati diversi argomenti, dai recenti progressi nell’analisi dei difetti fino alle possibili applicazioni dell’AI.
Riva Acciaio, un percorso di eccellenza nel settore della siderurgia
Durante la due giorni, Riva Acciaio ha dato un contributo determinante alla discussione grazie alla sua esperienza pluridecennale nel settore siderurgico e in particolare nella colata continua curva. Attiva dal 1954, è stata la prima in Italia a introdurre questa tipologia di processo di produzione: un’innovazione che negli anni ‘60 ha consentito all’azienda nata in seno al Gruppo Riva di intercettare le potenzialità del boom economico e avviare un rapido percorso di espansione. Attualmente Riva Acciaio possiede cinque stabilimenti – Caronno Pertusella, Lesegno, Sellero, Malegno e Cerveno – e dà lavoro a circa 1.000 dipendenti. Fiore all’occhiello, nonché cuore tecnologico, il Centro di ricerca e sviluppo all’avanguardia sorto nell’impianto di Lesegno. Inaugurato nel corso del 2003, il laboratorio è l’unico in Italia a disporre del simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”, che consente di ricreare su campioni di poche centinaia di grammi l’intero ciclo di lavorazione dell’acciaio.