Si è svolta il 18 ottobre la quarta edizione del Prestigioso International art Prize Giotto 2022 dedicato alla figura artistica del noto pittore medievale che ha rivoluzionato la storia dell’arte.
Ospiti dell’arte e della musica sono giunti a Siracusa per questo grande Evento d’arte, moda e Cultura: il Soprano Dominika Zamara, la stilista Francesca Riolo, Renato Ongania delegato Italia Fondazione L. Ron Hubbard.
Il Premio Giotto è un grande premio internazionale sostenuto da accreditati media e testate dell’arte italiana ed estera che si distingue per segnalare gli Artisti più notevoli dell’arte italiana nel mondo e quella estera in Italia attraverso la diffusione mediatica e l’interscambio ideato dal critico d’arte e direttore artistico onorifico Melinda Miceli. Alessandra Marinacci è vincitrice del Premio Giotto per il 2020 e 21 è nell’albo d’oro del Premio su Wikipoesia di cui Melinda Miceli si ricorda essere Console e una delle prime madri fondatrici. Nel 2022 Marinacci è Premio della Critica “per l’eleganza del suo verso che ha meritato premi e pubblicazioni“.
Di seguito la poesia di Alessandra Marinacci
Il parco del tempo sospeso
Canto superbo di foglie celate
tra fossati che lambiscono
i campi dei cascinali.
Erbe e radici,
come dame velate,
danzerete nelle prime brume,
che del Settembre sono corteo.
Un quieto belare, segna il passare
di brevi transumanze,
da cascinal a cascinale
fino ai profili di palazzi cittadini attorno.
Ecco passato Agosto,
arso come fenice
ed egualmente d’oro intenso;
ecco, i giorni, scender
come olio saporito
in vasi profumati dal tempo.
Ora l’amaranto setoso delle mor
e tinge i pruni e l’ocra della sera.
In questo stravagante imbuto,
che è il parco sospeso tra i palazzi nuovi,
scivolano forti ieri e diventano
misteriosi domani.
A Peschiera il castello ascolta il canto
farsi lieve mentre avanza il cielo d’Autunno
che rende la magia vera.
“In forma artisticamente evoluta il canto leopardiano di Alessandra Marinacci ci riporta allo stretto contatto con la natura, all’idealizzazione del giardino dei sogni come garante della felicità umana. Di purezza quasi bucolica e virgiliana “ Il parco del tempo sospeso” contiene sensi allegorici laddove l’allegoria ha una funzione poetica nel linguaggio e sottende riferimenti storici di rinascita. Il locus amoenus, l’invocazione alla natura, come unico possibile interlocutore di un canto d’amore; l’età dell’oro, un’età perduta ma che può tornare, alla quale il mondo pastorale appartiene sono i tratti costitutivi di un altrove innocente, sereno. L’egloga dove l’Io-poetante è capace di dare valore a un’interiorità presentata come valore superiore e assoluto, viene a trasmettere l’eterna utopica tensione dell’uomo verso un paradiso perduto o futuro, in una visione che vede e proclama come già adempiuta la realtà sua figurale”.
Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’arte