È in uscita la nuova versione dell’antologia poetica internazionale La Sibilla di Melinda Miceli, nota Scrittrice e Critico d’arte, targata Ediciones Matrioska. Melinda Miceli, di recente vincitrice del premio di poesia araba “La fenice”, è inserita nell’albo d’oro della poesia di Wikipoesia (Wikipedia) con il componimento Ode a Virgilio. Una delle Madri fondatrici della Repubblica dei poeti su Wikipoesia, la nota scrittrice contemporanea indottrinata e poliedrica, Melinda Miceli è una poetessa premiatissima a livello internazionale, vincitrice di innumerevoli premi di poesia, ricordiamo qualche trofeo nel settore: 1 PREMIO Concorso di poesia araba e siciliana anno 2007, PREMIO internazionale di poesia araba e siciliana anno 2007, Premio di poesia Federico II anno 2019, Poesia Templare “Francesco passi di luce e di speranza” 2019, Premio Scozia 2017.
Le poesie d’amore, dantesche, pitagoriche ed ermetiche di Melinda Miceli saranno pubblicate in un’antologia d’arte internazionale da Ediciones Matrioska per tutti i paesi di lingua spagnola. Melinda Miceli ha posto così uno storico tassello culturale nella poesia europea che ha fatto già di questa raffinata antologia il primo libro contemporaneo riconosciuto dalla critica “indottrinato” e rivolto agli adepti, riproponendo l’estetica lessicale del poeta vate dantesco e dannunziano, rivisitata da una visione epocale del nostro tempo.
“La Sibilla” come il poema di Dante attinge a un Modello antichissimo, attivo in molta letteratura antica e medioevale, il “viaggio sacro”, interiore dove una serie di prove iniziatiche si susseguono, secondo il modello archetipo del ciclo solare, dalle tenebre alla luce e viceversa.
E’ un libro ispirato al quale hanno collaborato e cielo e terra. Come Dante è guidato da Virgilio (sommo poeta latino che lo accompagna nell’Inferno e nel Purgatorio), Melinda Miceli personifica nella sua Sibilla, la Sophia, l’illuminazione che conduce verso luoghi alti l’iniziato permettendogli di attraversare tutti i misteri del cosmo.
Come il divino Poema dantesco riproposto da vari autori in numerose versioni artistiche e sceniche, la Sibilla è accompagnata da illustrazioni didascaliche citazioniste, come rimandi di simboli e ispirazioni alla poesia d’autore.
Come Virgilio, Beatrice, S. Bernardo, la Sibilla illumina l’intelletto del viandante dalla selva oscura nel suo moto verso l’alto, e la visione di Dio. La Sibilla è dunque la guida prescelta dalla Miceli ad assistere gli ultimi sforzi del viaggio dell’angelo bianco per superare le insidie del male e condurlo alla visione suprema della divinità.
Le immagini che ritraggono all’inizio la Sibilla e l’efebo ingannatore in quell’ apparire e scomparire di labili forme si traducono entrambe in una realtà rarefatta dove colori e forme sottolineano una fase di trapasso nella quale la figura umana sopravvive prima di dileguarsi nei cieli avendo superato l’immanente e nebbiosa vita dai” vasti affanni”.
Così la poetessa Melinda Miceli descrive la sua poesia in un celebre articolo dal titolo ritratto tecnico della poesia: “ Nel mondo arcaico Il linguaggio di origine divina si esprimeva con la lettera e il suono ad essa legato attraverso la potente forza che esprime l’esistenza della manifestazione di forze ed energie superiori. La magia attribuita alla parola, il suo potere fatale sta nell’origine della poesia, intesa come “profezia” della Sapienza mistica.
Il vero poeta anche oggi resta saldo nell’utilizzo di artifici espressivi quali le figure retoriche: di suono (es., l’onomatopea), dell’ordine (es., l’anafora), di significato (es., la similitudine) Il livello lessicale ovvero le parole-chiave e le locuzioni del testo, se alto, ritracciano il livello culturale dell’autore che superando il lessico fondamentale si distingue dal dilettante e se accreditato può essere definito “poeta”. L’operazione di analisi continua ancora all’interno di un livello metrico-ritmico e fonetico dei suoni, allitterazione, assonanza, consonanza, onomatopea e, infine, sul piano retorico-stilistico, ovvero nel significato di figure retoriche sintattiche, evocano accezioni e sfumature particolari.”.
Per analizzare criticamente la struttura di un componimento occorre farne la parafrasi, ovvero trasposizione dei versi in prosa per far emergere l’intralettura dei versi e studiare il livello tematico individuandone i temi cardine, non a caso il critico ed autore internazionale Darren Lorente Bull individua in Melinda Miceli, una delle massime esperte di poesia dantesca che rievoca la poesia degli antichi vati come D’Annunzio e Foscolo.