L’Associazione di Promozione Sociale “Iniziativa Democratica per l’Europa” ha diffidato la Regione Toscana affinché provvedano nell’adozione del prossimo calendario venatorio ad ogni misura di salvaguardia della fauna selvatica, necessaria in ragione delle eccezionali condizioni di siccità.
In particolare, l’associazione ambientalista, in ragione delle condizioni climatiche avverse per gli animali ha chiesto – tramite opportuno atto di formale diffida e messa in mora, di: “1. sospendere l’addestramento ed allenamento dei cani da caccia sino al ripristino di condizioni ambientali più favorevoli; 2. introdurre il divieto di caccia da appostamento, che verosimilmente determinando una concentrazione del prelievo in corrispondenza dei punti di abbeverata, avrebbe effetti esiziali sulle specie cacciate; 3. posticipare alla metà di ottobre l’apertura della stagione venatoria agli anatidi e agli altri uccelli di palude; 4. in relazione alla caccia alle specie stanziali, limitare la pressione venatoria nel corso della stagione (ad esempio attraverso il rinvio dell’apertura della caccia ad inizio ottobre e la limitazione del carniere normalmente consentito)”.
“Attendiamo un rapido riscontro alla nostra istanza, che si fonda sulle risultanze scientifiche di ISPRA ed è quindi assolutamente fondata nel merito. Siamo pronti al ricorso, se la Regione non dovesse offrire risposte ragionevoli in tempi certi”, ha dichiarato la Presidente dell’Associazione, l’avv. Federica Ciciliani.
La diffida è stata affidata alle cure dello Studio Legale del prof. avv. Andrea Filippini, noto amministrativista esperto in diritto dell’ambiente.