Rosario Rito – “Educarsi alla disabilità”
Rosario Rito presenta un’opera che colpisce per la lucidità di esposizione e per l’approccio filosofico utilizzato dall’autore per parlare della disabilità, demolendo pregiudizi e proponendo una prospettiva originale dalla quale osservare ciò che si considera erroneamente “diverso”. Un viaggio incredibile che parte dalle radici dell’Essere e che si orienta verso la meta della condivisione e della comunicazione.
Genere: Saggio/Società
Pagine: 111
Prezzo: 9,99 €
«Educarsi alla Disabilità non è altro che accogliere l’uomo per ciò che è e non per ciò che rappresenta, poiché anch’egli può rischiare di appassire come un fiore se la propria sete di vita, che rappresenta la voglia d’amare e dell’essere amato, non è placata».
“Educarsi alla disabilità” di Rosario Rito è un’opera complessa e articolata in cui si parla della necessità di rivedere il modo in cui ci approcciamo alle persone affette da disabilità. L’autore conosce bene questo argomento, vissuto direttamente sulla sua pelle: colpito da paresi spastica, determinata dall’uso errato del forcipe nel momento del parto, egli ha avuto modo di riflettere su come la società non abbia fatto altro che generare incomprensione, emarginazione e spesso rifiuto nei confronti dei disabili. Ciò non ha causato solo un pregiudizio diffuso, che si può manifestare in azioni problematiche ed eticamente sbagliate, ma ha anche creato ulteriori disagi psicologici in coloro che sono stati oggetto di tali preconcetti.
Rosario Rito non vuole assolutamente giocare le carte del pietismo o dell’autocommiserazione, anzi: la diversità è insita nell’essere umano, e ciascuno di noi, anche solo esistendo, porta nel mondo il suo prezioso e unico contribuito. Vedere nella diversità un limite è per menti limitate; ciò che conta davvero è la consapevolezza di ciò che si è, e di conseguenza il vero valore di una persona risiede nel porre le sue potenzialità individuali, la sua sensibilità e la sua capacità di amare al servizio degli altri esseri umani. Solo riconoscendo e comprendendo le infinite possibilità che ogni creatura ha dentro di sé, senza preoccuparsi della forma ma solo del contenuto, possiamo iniziare un percorso di condivisione in cui vi sarà modo di crescere insieme e di evolvere positivamente raggiungendo la propria «similitudine nell’eterogeneità», e per creare quindi una società più libera, aperta e solidale.
All’inizio dell’opera vi è una sentita e interessante presentazione di Iosella D’Agostino: un’utile guida che ci aiuta a comprendere i punti chiave di questa intensa dissertazione, e ad entrare nella mente e nell’anima di un autore che stupisce il lettore con la sua onestà intellettuale e con la sua forza interiore. Rosario Rito dedica implicitamente il suo saggio a coloro che credono che la disabilità sia un problema, invitando ad accantonare le pretese di normalità e ad abbracciare un punto di vista più ampio, in cui lo stesso concetto di normalità non ha più senso di esistere: «La dissimilitudine dell’uomo non è rappresentata da una carrozzella o da un paio di occhi che non vedono, ma dal nostro non renderci conto che la diversità è un qualcosa che ci identifica come noi stessi e non certamente come superiori o inferiori a un altro. Tutti noi siamo dissimili dagli altri nel corpo ma Simili nei sentimenti, nella voglia e nella speranza che gli altri ci accolgano per come siamo. Simili, poiché abbiamo tutti lo stesso bisogno d’amore».
SINOSSI DELL’OPERA. La disabilità è un argomento controverso che tocca la nostra sensibilità a livello profondo. Forse anche per questo è ancora considerato da alcuni un tabù. Eppure basta poco ad aprire gli occhi e a capire quanto certi preconcetti o atteggiamenti che si riservano ai disabili non facciano altro che accrescere barriere, non solo architettoniche è il caso di dirlo, volte a escludere più che a includere. Tutto sta a metterci nei panni dell’altro. Ed è proprio con questo libro che Rosario Rito ci conduce in un viaggio dell’anima alla ricerca non solo dell’altro, ma anche di noi stessi. Ma attenzione: certe esperienze di lettura possono rivelarsi più che illuminanti… Pronti a partire?
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Rosario Rito (Vibo Valentia, 1958) è affetto da paresi spastica, per complicazioni con il forcipe avvenute durante il parto. Inizia a scrivere da giovanissimo; tra i suoi lavori si ricordano: le raccolte di poesie “Fratello” (1981), “Momenti” (1983), “Ciao Amico” (1999) e “Fratello, ti confido i miei momenti” (1999), la commedia teatrale in tre atti “Sete di uguaglianza” (1994) e i saggi “Gesù il Pescatore” (Luigi Pellegrini, 2010) ed “Educarsi alla disabilità”, la cui prima stampa avviene nel 2001 e a vent’anni precisi, nel 2021, viene ripubblicata in versione ebook e cartaceo.
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