Gionata è un musicista toscano, nato e cresciuto a Lucca; ha vissuto a Milano e attualmente abita a Bologna. È un artista disincantato, introspettivo, malinconico e incoerente, canta l’amore e i rapporti umani in modo autobiografico. Ha la stessa Telecaster da più di dieci anni e un pianoforte a casa dei genitori in Toscana.
Il 18 ottobre 2019 è uscito il suo album d’esordio L’America, pubblicato da Phonarchia Dischi/TheOrchard, anticipato dai singoliFrigorifero, Oceano e Male che vada, prodotto da Jesse Germanò.
Il suo primo tour è stato interrotto bruscamente a metà a causa della pandemia; in quel periodo decide di lavorare a nuovi pezzi.
Torno Subito, Pizzeria Ex Cinema, Mal di mare, e Il Contorno (feat. Jesse the Faccio) sono i primi frutti di questa lunga fase di scrittura; sono canzoni caratterizzate dalle sonorità lo-fi, indie rock e psichedeliche, coprodotte con Nagni e pubblicate da Amor Fati Dischi nell’inverno del 2021.
È stato definito da Rockit.it come “uno dei cantautori tradizionalmente intesi (ovvero chitarra e voce) più interessanti in circolazione”.
Per qualche giorno
Esce oggi il singolo “Per qualche giorno”, scritto da Gionata e prodotto insieme ad Alessandro Gatto e Raffaele Quarrata.
La vita è imprevedibile, e lo è per tutti. Ogni giorno ci sono tante dinamiche che ci portano, nel bene o nel male, a cambiare, sia come persone ma anche come ci rapportiamo agli altri.
Purtroppo, proprio a causa di questi cambiamenti a volte i rapporti non sopravvivono. Quando succede questo ci sentiamo spaesati come se tutto il nostro mondo ci stesse crollando addosso. Come se ci mancasse la terra da sotto i piedi. Per poterci rialzare abbiamo la necessità di aggrapparci a dei momenti belli, attimi fugaci che ci rendono possibile andare avanti. Questi attimi, anche se piccoli sono una grande spinta per affrontare la vita, giorno per giorno.
Proprio “Per qualche giorno”, in effetti.
“La bellezza, per me, risiede nelle piccole cose: riconoscere delle forme guardando le nuvole, un giro in bicicletta per la città, un’ultima parola condivisa prima di andare a letto, un tuffo in mare di notte, un fiore che nasce solitario in mezzo alle rotaie, mangiare la pizza il lunedì sera davanti a un film, il rumore della pioggia che rimbalza sui tetti e sulle grondaie. Il sentirsi a casa, le mezze stagioni, l’avere coraggio, il riconoscersi, lo smettere di preoccuparsi del giudizio altrui, la spontaneità, la sincerità, la leggerezza”.