La stagione del mondo dell’hotellerie è già entrata nel vivo, come hanno dimostrato le presenze e i dati del ponte di Pasqua e del 25 aprile. Gli albergatori si trovano però di fronte ad una nuova sfida: proteggere i propri margini. Infatti, il conflitto Russia-Ucraina sta stravolgendo sia i prezzi sia la disponibilità nel reperimento di materie prime.
I dati che emergono dall’Osservatorio Internazionale Entegra, la più grande organizzazione acquisti di gruppo alimentare al mondo con oltre 20 miliardi di euro di potere d’acquisto, sono stati diffusi in Italia per fornire un’analisi e un monitoraggio dello scenario macroeconomico relativo agli acquisti food e non food nel settore dell’hotellerie. Entegra fa parte del Gruppo francese Sodexo, leader nei servizi di ristorazione on-site per le aziende, le scuole e la sanità.
L’Osservatorio Entegra stila previsioni 2022 che riguardano l’intero mondo del food e del non food. Rispetto ai listini di aprile e maggio, considerato l’aumento del prezzo medio europeo e sulla base della condizione attuale dei prezzi, sono previsti aumenti che vanno da un 3% a un 15%, secondo le diverse categorie merceologiche, con una situazione a oggi senza dubbio peggiorativa per il territorio italiano.
Tra i dati più significativi nel mondo food, per esempio, in Europa si prevede un aumento di almeno il 5% delle carni di pollo nel prossimo trimestre, e del salmone superiore al 25% nonostante un amento del 87% già registrato anno su anno.
Per la carne, il cui prezzo è influenzato da alcuni fattori comuni come mangimi e trasporti, l’attuale situazione geopolitica ha stravolto le previsioni fatte per l’anno 2022. Per il bovino, infatti, se la crescita dei prezzi attesa per il primo trimestre di quest’anno in Europa rientrava tra lo 0 e il 3%, gli aumenti registrati per lo stesso periodo dai maggiori produttori europei (Irlanda, Germania, Francia) superano il 10%:
-irlandese: 6.21% ultimo mese, 11.08% trimestre, 25.18% annuo
-tedesco: 13.23% ultimo mese, 30.22% trimestre, 32.52% annuo
-francese: 4.75% ultimo mese, 20.05% trimestre, 29.68% annuo
Molto volatile il prezzo del suino, anche se con percentuali nettamente inferiori rispetto al bovino (la domanda di suino è trainata dalla stagionalità). La tendenza ad inizio anno era a ribasso, (-23.32% a febbraio), ma i prezzi sono iniziati a salire a fine mese, superando i valori di dicembre dello scorso anno (+1.33%) Come la maggiorazione del prezzo del salmone, più significativo anche l’incremento del latte che nei prossimi tre mesi supererà il +5% in EU e in Italia.
Aumenti importanti anche per alcuni ortaggi, su tutti le patate: per le patate da industria, vista la diminuzione della disponibilità del prodotto, ci si aspetta un aumento oltre il 15% in Europa (il mercato di riferimento è l’Olanda), mentre per le patate da tavola la crescita sarà senza dubbio maggiore del 5% in EU (il mercato di riferimento è la Francia). Diverso il discorso riguardante le arance, uno degli articoli più acquistati per il mondo dell’hospitality, la cui produzione nei mesi più caldi arriverà da Egitto e Sud Africa. Per il prodotto in arrivo dal primo Paese, in Europa l’aumento nei prossimi 6 mesi al supererà il 3% (in Italia non si producono in questo periodo), mentre per quelle in arrivo dal secondo Paese il prezzo dovrebbe diminuire fino al 20% in Europa per i prossimi 6 mesi, (come sopra).
Sul fronte del non food, invece, l’attenzione a plastica e alluminio è d’obbligo. Per la plastica (aumentata del 20.09% su base annua), la cui produzione è estremamente energivora, per il prossimo trimestre si prevede un aumento maggiore del 5%. Significativo anche l’aumento del prezzo dell’alluminio previsto per i prossimi 3 mesi: con le sanzioni alla Russia e la diminuzione della produzione cinese, il materiale, già aumentato del 15% su base annua, al netto di altre variabili non ancora prevedibili, supererà il 15% in Europa.
Un panorama comunque allarmante per l’intero settore dell’hospitality, dove prima il Covid-19, poi il conflitto Russia-Ucraina hanno generato un aumento dei prezzi di elettricità e gas, quest’ultimo aumentato del 99% nel primo bimestre del 2022, che sta mettendo in crisi certezze dell’intero comparto.
In questo contesto di evidente difficoltà dal punto di vista economico-finanziario si colloca Entegra, con oltre 800 tra fornitori nazionali e regionali e la sua pluriennale esperienza in 8 Paesi in Europa e in Nord America (Stati Uniti e Canada). Entegra è in grado di progettare un risparmio in media del 15% sugli acquisti delle strutture alberghiere e soprattutto garantire una fornitura certa e puntuale dei prodotti food e non food. L’azienda inoltre svolge un’attività consulenziale studiando e approfondendo le sfide dei clienti, consigliando soluzioni, prodotti e servizi per rafforzare le prestazioni delle attività.
“In questo momento di forte incertezza, siamo in grado di garantire la reperibilità delle materie prime attraverso gli strumenti e il supporto di cui ogni cliente ha bisogno per prendere decisioni quanto più in linea con i propri fabbisogni di acquisto. Nonostante l’olio di girasole abbia visto un aumento del prezzo del 26,99% su base annua in Italia e la maggior parte dei fornitori permettano l’acquisto di quantitativi molto limitati, siamo riusciti ad assicurarci 10.000 litri di olio di semi di girasole altoleico bloccati per i nostri”, afferma Antonio Tosiani, Country Head di Entegra Italia. “Dietro ogni soluzione di Entegra, è presente un esperto pronto e impegnato ad aiutare ogni azienda ad avere successo. Costruiamo relazioni di consulenza affidabili, sfruttando la profonda esperienza nel settore per formulare un approccio che sia efficace. I nostri servizi di consulenza si basano sulle esigenze dei nostri clienti e sono personalizzati su richiesta. Grazie, inoltre, al continuo e costante monitoraggio dei prezzi e la realizzazione di negoziazioni mirate e misurate sulle reali necessità dei nostri clienti, siamo in grado di mantenere gli aumenti dei prezzi al di sotto del livello dell’inflazione”, conclude Tosiani.