Fino a poco tempo fa, quasi nessuno parlava in modo approfondito dell’importanza della comunicazione interna. A causa della pandemia, e con il diffondersi del lavoro da remoto, la situazione è radicalmente cambiata: la comunicazione interna ha iniziato ad essere percepita come investimento strategico, per creare engagement, per migliorare il benessere delle risorse, per attrarre e trattenere i migliori talenti nonché per rendere più semplice lo svolgimento delle attività quotidiane o lo scambio di informazioni.
Senza piani di comunicazione interna efficaci le aziende rischiano di non essere al passo con le grandi trasformazioni organizzative e tecnologiche e questo può avere impatti negativi anche sul business. Se ben studiata, però, la comunicazione interna può rappresentare un valido alleato per migliorare la collaborazione tra i team, la produttività e il clima all’interno di ogni organizzazione. I dati lo confermano: secondo un’indagine condotta recentemente da Gallup, le imprese che hanno piani di employee engagement efficaci possono contare su migliori livelli di produttività (+21%) e di profittabilità (+22%) rispetto alle altre.
“Il periodo che stiamo vivendo precisa Alessandro Nebuloni, CEO di latoC, agenzia di comunicazione che opera in modo non convenzionale in settori convenzionali dovrebbe fornirci l’occasione per riflettere sul vero valore della comunicazione di un’azienda nei confronti delle proprie risorse: instaurare un dialogo che sia davvero bi-direzionale e quasi in real time è fondamentale. Occorre, però, il coinvolgimento di tutti: dal CEO al dipartimento legal, dal marketing alle risorse umane”.
La comunicazione interna come leva strategica per creare engagement: i passi per rendere questo strumento efficace. Le nuove modalità di lavoro ibrido hanno rivoluzionato gli assetti organizzativi delle aziende: orari flessibili, possibilità di lavorare da qualunque parte, performance valutate sulla base dei risultati raggiunti e non del tempo trascorso in ufficio hanno reso indispensabile l’implementazione di strumenti in grado di valorizzare il coinvolgimento delle persone, per farle sentire anche a distanza parte di un progetto.
In questo contesto si inserisce un altro tema fondamentale, spesso trascurato: le aziende, mai come in questo momento, devono affrontare una delle sfide più grandi che la pandemia ci ha lasciato in eredità: l’engagement delle risorse, sia dal punto di vista del turnover (che rappresenta un grosso problema per tutte le organizzazioni), sia in termini di formazione delle persone che hanno bisogno di essere costantemente aggiornate sui processi, sugli obiettivi e sui progetti futuri. Ora che, fortunatamente, ci stiamo lasciando il Covid-19 alle spalle e i lavoratori torneranno a popolare con maggiore frequenza gli uffici, sarà fondamentale imparare a riadattarsi alla nuova normalità, fatta di giornate di lavoro a casa e di giornate di lavoro in ufficio.
Gli strumenti della comunicazione interna. In tempi di remote working, è importante non cadere nell’errore di trascurare un dialogo costante e continuo con i propri dipendenti. Comunicazione interna, però, non significa soltanto invio di newsletter periodiche o organizzazione di incontri ed eventi per i dipendenti. La tecnologia mette a disposizione una serie di strumenti che possono davvero aiutare le persone a crescere, formarsi e frequentarsi anche a distanza. Pensiamo, ad esempio, agli Edu-game che possono essere validissimi alleati per ridisegnare i processi organizzativi e farli vivere alle risorse, oppure alle infinte applicazioni del metaverso che permettono di costruire vere e proprie città virtuali all’interno delle quali le persone possono vivere esperienze o incontrarsi, fino ad arrivare ai percorsi di coaching realizzati attraverso le arti-terapie.
“Tutte queste attività aggiunge Alessandro Nebuloni possono essere implementate da qualunque tipologia di azienda (di ogni settore o dimensione) che senta la necessità di essere vicina alle proprie risorse, soprattutto in un momento come quello attuale caratterizzato da grande incertezza sul futuro. Negli ultimi due anni, molti dei nostri clienti hanno chiesto il nostro supporto per realizzare campagne di comunicazione interna che hanno un unico denominatore comune: mettere al centro le emozioni di ciascuno. È evidente quanto la comunicazione interna non possa più essere confinata all’interno dell’ufficio marketing o in quello delle risorse umane; trascurarne l’importanza sarebbe quasi come progettare un’automobile senza ruote. Di certo non si riuscirà a fare molta strada”.