Siamo all’otto marzo, la Giornata internazionale della donna, durante la quale ogni anno ricordiamo l’impegno dell’universo femminile nella conquista dei diritti sociali, economici e politici, e nella lotta alle discriminazioni e alle violenze che ancora segnano il nostro tempo. Le mimose con il loro significato simbolico ricorderanno ancora una volta che è necessario continuare ad agire in maniera incisa, risoluta e coesa. Insieme, uniti, anche nella nostra diversità femminile per fare in modo che la parità di genere sia una parità in tutti i sensi.
Carola Salvato, CEO di Havas Life Italy, presidente di AssoHealth e Global Women in PR Italia, ci dà l’opportunità di approfondire il tema dell’imprenditoria femminile e la parità di genere in aziende e istituzioni, con un focus sulle sfide che il contesto globale pone in aree strategiche del management. Come si può andare verso la piena parità di genere nei ruoli apicali delle aziende italiane? “In primis riconoscendo e promuovendo il valore che portiamo in dote” afferma Carola Salvato. “A seguire integrando la diversità a partire dal suo potenziale intrinseco anziché dal politically correct. Anche il talento è uno degli aspetti cruciali ma non l’unico. L’essere umano può superare ogni ostacolo se con intenzione autentica si impegna per superare i modelli mentali che lo tengono incatenato a stereotipi limitanti. Quindi c’è bisogno di fare cultura. Altrimenti il rischio è di focalizzarci sull’incremento del numero di donne nei tavoli che contano e non sulle ragioni per cui questa presenza è vitale per il nostro progresso. Ritengo inoltre, senza ombra di dubbio, che il significato della leadership si debba ulteriormente evolvere per rispondere a bisogni senza precedenti, e che noi manager donne dobbiamo allenare le nostre abilità di facilitatrici.
Una donna leader per me è una persona che ha una grande capacità di ispirare, guidare e motivare un team per realizzare obiettivi ambiziosi in maniera partecipativa e collaborativa; una professionista che possiede doti di comando, assertività e determinazione e che è in grado sia di mettere insieme punti di vista divergenti senza polarizzazioni sia di offrire spazi di dialogo e confronto senza paura dei possibili scontri. Prima di tutto però le donne devono credere in sé stesse, sono nate già 100% abili. Noi siamo potenziale in movimento. Le ricerche dimostrano che le aziende più diversificate sono più innovative e perciò più competitive. La crescita inclusiva è un impegno sociale e politico che ha il potere di impattare sul PIL. Possiamo provarlo anche con i numeri senza rischio di essere smentite. In Italia noi donne rappresentiamo il 51.7% del corpo elettorale, produciamo oltre il 40% del PIL e concorriamo al consumo per il 66% ma ci vorranno decenni anni per raggiungere la parità e su diversi fronti. 1 donna su 2 non lavora. Quando è scoppiato il Covid su 4 posti di lavoro persi, 3 erano di donne. Perché?
Le conseguenze economiche degli stereotipi sociali sono rilevanti. il divario di genere in Italia deve essere una priorità e, fra le azioni da intraprendere, c’è quella di colmare la differenza di salario fra uomini e donne. Per eliminare il gender pay gap è necessario risolvere tutte le sue cause profonde.
La costituzione italiana all’art. 37 stabilisce che: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”. Nonostante la parità di genere sia sancita dalla Costituzione sappiamo bene che in Italia siamo ancora molto lontani dal traguardo. Nella nostra società la disuguaglianza di genere colpisce la donna in diversi ambiti: sociale, lavorativo, politico, economico, familiare. Lo abbiamo visto anche durante la pandemia dove le donne sono state le più penalizzate in termini di lavoro e famiglia.”
Questo è il messaggio che Carola Salvato desidera trasmettere alle donne per un otto marzo innovativo e propositivo: “Il mio messaggio a tutte le donne è un invito a esprimere i valori del femminile. A condividere la compassione che le abita. Oggi penso alle mie amiche e colleghe ucraine e russe che sentono addosso il dolore di una tragedia che non hanno scelto e che stanno subendo come noi. Penso alle donne afghane, private di nuovo delle libertà che erano riuscite a conquistare negli anni. Le vittime vivono in tutti i Paesi perché la guerra è inaccettabile, ovunque.
Quello che mi preme trasmettere è che il mondo ha bisogno del coraggio delle donne che si esprime con la loro abilità nel mediare. Eppure, sono ancora troppe le donne escluse dai tavoli decisionali, la cui voce sarebbe essenziale al perseguimento della collaborazione internazionale e al mantenimento della pace e della prosperità. Il potenziale femminile risiede nel dono della vita, nella creazione di cura e relazioni, per questo penso che le donne siano deputate ad essere le ambasciatrici della pace contro ogni guerra: le donne sono fonte di vita. Ognuno di noi è diversità ma ciò che ci unisce incondizionatamente è la capacità di amare. Ognuno di noi è diverso ma siamo tutti uguali nel possedere un potenziale illimitato. “La nostra capacità di raggiungere l’unità nella diversità sarà la bellezza e la prova della nostra civiltà” diceva MAHATMA GANDHI”.