LATINA – Di pochi giorni fa l’annuncio dell’Assessore della Regione Lazio Valeriani (quota Partito Democratico) di destinare alcuni appartamenti di edilizia residenziale pubblica – siti nel quartiere storico di Latina denominato “Nicolosi” agli studenti universitari fuori sede. L’esponente della Lega Alessandro Fanti ritiene detta proposta mera propaganda politica a discapito degli ignari giovani assegnatari:
“L’Assessore regionale dimostra di poco conoscere la città di Latina ed in particolar modo i quartieri disagiati come quello in parola. Difatti il “Nicolosi”, che dovrà ospitare gli studenti universitari fuori sede, è balzato più volte alle cronache nere nazionali per spaccio di droga, atti di violenza (risse, accoltellamenti, ecc…), rifugio di stranieri irregolari ed altre attività criminali. Un quartiere a forte presenza e influenza araba e africana, oggi è una zona franca tanto da essere definito ed assimilato alla Casba, lontano dai modelli virtuosi di integrazione; notoriamente degradato, è stato totalmente abbandonato dall’Amministrazione Comunale in grado di avanzare ai residenti solo promesse, puntualmente disattese. I volenterosi residenti storici del quartiere, riunitisi in un comitato ed ai quali esprimo la mia vicinanza, hanno più volte chiesto aiuto al Comune, senza ricevere alcun riscontro”.
“Chissà se l’Assessore continua l’esponente della Lega ha mai passeggiato per le strade di questo quartiere soprattutto nelle ore notturne e se quello che propone ad ignari ragazzi, lo consiglierebbe anche ai propri figli. Seppure la proposta di assegnazione di alloggi ad universitari possa apparire di meritevole apprezzamento, di contro catapultare giovani studenti poco più maggiorenni in un contesto dimostratosi più volte pericoloso e violento, è da irresponsabili non solo nei confronti dei ragazzi ma anche delle rispettive famiglie che ripongono nelle Istituzioni massima fiducia. Nel caso di eventi nefasti, l’Assessore dovrà assumersi la piena responsabilità delle scelte intraprese”.
“Piuttosto conclude Fanti si intensifichino dapprima i controlli e si ristabilisca l’ordine pubblico e la legalità in un quartiere, che ricordo essere un meraviglioso modello urbanistico di architettura razionalista, dove lo Stato sembra essersi temporaneamente assentato. Si dimostri la vicinanza ai residenti con atti concreti e tangibili e non con slogan di mera propaganda politica. Il quartiere torni a ricoprire la funzione per cui è stato costruito; uno spazio pubblico progettato proprio come luogo teso ad implementare la socializzazione tra gli abitanti giunti a Latina da luoghi diversi. Per gli studenti universitari si trovino soluzioni abitative in contesti maggiormente idonei alle loro esigenze salvaguardando innanzitutto la loro incolumità”.