Com’è iniziato il tuo percorso musicale?
La mia esperienza risale a moltissimi anni fa, poco più che adolescente, avevo solo 16 anni, ma già la maturità per affrontare esperienze di studio in sale di registrazioni, dove per diversi anni ho prestato la voce a progetti guida di cantautori, compositori. Un’esperienza molto faticosa, ma che mi ha arricchito da un punto di vista professionale.
C’è stato un momento preciso nella tua vita in cui hai capito che avresti dovuto fare musica?
Sono cose che maturi nel tempo, che entrano a far parte di te senza nemmeno rendertene conto, ma nel momento in cui te ne accorgi diventa una necessità, mi viene da pensare all’acqua, qualcosa di cui non puoi farne a meno, una parte di te inscindibile da ciò che si è come persone. Nel mio caso l’artista e la persona sono assolutamente complementari
In cosa, i tuoi brani finora usciti, sono collegati?
La mia discografia è frutto di stili musicali differenti, non ho pregiudizi di generi, credo che chi come me ha la fortuna e il dono di essere interprete e non un autore e compositore delle cose che interpreta, sia come per l’attore di vestire personaggi diversi in contesti differenti. Se dovessi trovare un unico denominatore comune, mi viene da pensare all’aspetto interpretativo, l’importanza di dare espressione a ciò che canto, mettendomi al servizio della canzone e non usare la canzone per soddisfare un’ autoreferenzialità.
Che programmi hai per i prossimi mesi?
I prossimi mesi mi vedranno impegnato su due progetti, uno la cui uscita è prevista per la primavera, un Qdisc in vinile che raccoglierà le prossime uscite e che abbraccia un mondo musicale a me vicino da sempre, un disco dalle atmosfere prevalentemente rock. E poi sto già lavorando ad un nuovo progetto che dovrebbe vedere la luce in settembre, di cui però parlare ora mi sembra prematuro.
Cos’è la musica per te?
La musica è l’aria che respiro, che mi dà forza e attraverso la quale posso filtrare ogni tipo di emozione essa mi offre: è una di quelle cose che dà un senso alla mia esistenza ed è terapeutica.
Descrivi il tuo ultimo singolo con 3 parole.
Attuale, descrittivo, ottimista.
Quando prevedi di uscire con nuovo album?
L’album è previsto per la primavera, con l’uscita del secondo singolo. Un album sorprendente, ma che mi rappresenta molto in questo momento. Domani chissà? Io sono in eterno movimento. Non sono mai uguale a me stesso.
Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Non so, sono molto legato al mio Paese, ma se mi si presentasse l’opportunità e capissi che si tratta di un salto di qualità, presumo di sì. Mi piacerebbero molto la Francia o la Spagna.