Dall’8 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica “MAGMA”, nuovo singolo di MATTEO MAIONE pubblicato su tutte le piattaforme di streaming il 1° ottobre.
Cantare l’amore come qualcosa di primordiale che sta all’origine del tutto, disegnarlo come un flusso senza fine che ci avvolge dall’inizio del tempo: questo l’obiettivo di MATTEO MAIONE con il suo terzo singolo, “MAGMA”, un brano nato per raccontare l’amore, mistero assoluto della nostra vita, usando gli elementi della natura – l’acqua e il fuoco, le rocce e la terra, la lava e il vulcano – a simboleggiare in modo sensoriale, visivo e uditivo, l’eruzione di questo sentimento, la fuoriuscita di quell’ardente magma che altro non è che la nostra stessa esistenza.
In cosa ti ha aiutato il periodo del Covid?
A riflettere sul fatto che molto spesso non riconosciamo il valore di ciò che abbiamo mentre lo viviamo e ne godiamo; solo quando poi lo perdiamo e quindi ci manca ne capiamo veramente il peso e l’importanza. Ma anche a dedicare molto più tempo alle cose che amo di più fare: leggere libri, dipingere, vedere film.
– Quando hai deciso che era arrivato il momento di pubblicare la tua musica?
Subito dopo il primo lockdown ho sentito fortemente la necessità di pubblicare e dunque condividere tutte quelle canzoni che avevo scritto in quel periodo proprio per superare quei turbamenti, quelle inquietudini e quello smarrimento, trasformandoli in un messaggio di speranza e di ritorno alla normalità.
– In cosa, i tuoi brani finora usciti, sono collegati?
Sono stati scritti durante il primo lockdown quindi in qualche modo affrontano tutti e tre il tema della ricerca dell’altro, ma anche il bisogno del confronto, la condivisione delle passioni, la difficoltà dei rapporti umani in un mondo e in una società in cui ci si sente sempre più distanti dalle persone.
– A cosa paragoni il magma del tuo brano?
A un flusso senza fine che ci avvolge e ci accompagna dall’inizio del tempo e che, come l’amore, sta all’origine del tutto.
– Prossimi piani riguardo la tua musica?
Ho cominciato a pensare ad un mio primo album già da un po’ di tempo, dato che durante l’ultimo anno e mezzo ho composto un buon numero di brani con i quali poter tracciare un percorso più completo di ciò che mi sono prefisso fin dall’inizio.
– Ed extra musicali?
Vorrei organizzare una mostra su un pittore di cui possiedo molti quadri e pubblicare un libro di poesie di mio padre.