La sensibilitĂ dellâarte può avere effetti determinanti allâinterno della societĂ , ma cosa accade quando il teatro incontra la realtĂ carceraria?
La Compagnia Teatrale Petra risponde a tale quesito con inTime, documentario sul progetto TEATRO oltre i LIMITI, la rassegna di promozione del teatro in carcere organizzata nelle cittĂ di Potenza e Matera. Un prodotto audiovisivo che contiene due anni di lavoro, un programma culturale che coinvolge i detenuti nelle attivitĂ teatrali e che intende superare il concetto di âlimiteâ attraverso laboratori, workshop e incontri di formazione con artisti di fama nazionale e internazionale.
inTime racchiude immagini e parole che si susseguono con naturalezza e le intime riflessioni dei protagonisti evidenziano gli obiettivi di unâoperazione articolata alla ricerca dellâoltre.
I detenuti-attori raccontano la propria esperienza, gli operatori del mondo del sociale, gli agenti di polizia penitenziaria e gli artisti coinvolti (fra i quali Simona Bertozzi e Silvia Gribaudi) mostrano il loro entusiasmo e il mondo del carcere apre le porte alla cittĂ . Un racconto autentico che ribalta dunque la concezione detentiva dellâimmaginario collettivo, favorendone una nuova visione:Â da luogo di vergogna a luogo di cultura.
Il progetto sarĂ presentato allâinterno della Rassegna Nazionale di Teatro in Carcere Destini Incrociati che avrĂ luogo dal 17 al 20 novembre allâUniversitĂ degli studi Roma Tre. La manifestazione, promossa dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, in collaborazione con il Dipartimento dellâAmministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di ComunitĂ , propone un cartellone di eventi, conferenze e una rassegna video per raccontare il significativo lavoro condotto in decine di istituti penitenziari italiani. Esperienze in grado di restituire la ricchezza e la diffusione ormai capillare di questo importante settore del teatro italiano che ha evidenti ricadute sulla funzione di riabilitazione e di risocializzazione.  Il documentario inTime verrĂ proiettato sabato 20 novembre, durante la seconda sessione della Rassegna Video Destini Incrociati, in programma dalle 9.00 alle 13.00.
Allâinterno dellâevento verrĂ inoltre illustrato il progetto Extra Moenia – Spazio di connessione territoriale, grazie al quale la compagnia rientra tra i 37 vincitori della terza edizione del premio Creative Living Lab, promosso dalla Direzione Generale CreativitĂ Contemporanea del Ministero della Cultura.
Extra Moenia è il frutto di una intensa attivitĂ di co-progettazione con la Direzione della Casa Circondariale Antonio Santoro di Potenza dove Petra è presente attivamente da circa 8 anni con laboratori teatrali, e vede la collaborazione dellâAPS Associazione di Promozione Sociale Officine Officinali oltre al sostegno del Comune di Potenza.
Il programma risponde a tutti gli obiettivi strategici previsti dallâavviso pubblico Creative Living Lab: la realizzazione di spazi attrezzati attraverso la creativitĂ contemporanea, il coinvolgimento delle comunitĂ locali nei processi di rigenerazione urbana e la diffusione di alcune metodologie inclusive e aggregative, capaci di sviluppare il senso di identitĂ e di appartenenza ai luoghi. Lâintervento di riqualificazione interesserĂ uno spazio verde non utilizzato di circa 800 mq, presente allâinterno del perimetro della Casa Circondariale e a ridosso del quartiere limitrofo di Rione Betlemme, delimitato su tre lati da una recinzione e sul lato restante dalle mura del carcere.
Lâidea di agire su questo luogo è nata nellâottobre 2020 nellâambito della rassegna di promozione del teatro in carcere TEATRO oltre i LIMITI quando, a causa delle norme sanitarie in vigore, si è pensato insieme alla Direzione della Casa Circondariale di Potenza di proiettare sulle mura esterne del carcere in âextramoeniaâ, in diretta streaming, lâesito finale del laboratorio teatrale svolto dai detenuti allâinterno. Un evento, fruito con una modalitĂ inedita a causa delle norme sanitarie in vigore, che ha permesso la partecipazione anche di cittadini del quartiere che mai prima di allora si erano avvicinati agli eventi culturali organizzati allâinterno della Casa Circondariale.
Extra Moenia sarĂ sviluppato come progetto di comunitĂ sotto la supervisione di progettisti e mediatori, attraverso un processo partecipato di âautocostruzioneâ per offrire servizi allâintera comunitĂ : un teatro allâaperto, un luogo di attesa dei familiari dei detenuti, un parco giochi, un mercato di quartiere e un punto vendita delle produzioni della Casa Circondariale – oli essenziali, ortaggi, funghi, miele e olio – nellâambito della Rete Lucana per lâEconomia Carceraria denominata Prison Farm, di cui la Casa Circondariale di Potenza è capofila.
LâESPERIENZA DEL TEATRO IN CARCERE
La Compagnia Teatrale Petra si occupa da anni di produzione, formazione e teatro sociale. Ă attiva dal 2013 all’interno della sezione maschile e femminile della Casa Circondariale di Potenza e Matera con rassegne di promozione teatrale e percorsi pedagogici rivolti ai detenuti, sperimentando un nuovo modo di relazionarsi per includere, promuovere e valorizzare le differenze. Nel 2017 entra a far parte del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, una rete nata per offrire progettazione, luoghi di confronto e qualificazione del movimento teatrale sorto allâinterno delle carceri italiane a partire dagli anni 80.
La rassegna TEATRO oltre i LIMITI intende sviluppare in modo sempre piĂš stabile lâattivitĂ di teatro in carcere in Basilicata, forte anche delle altre e note esperienze italiane. Nel 2018 la compagnia stipula con la Casa Circondariale di Potenza un accordo operativo finalizzato alla gestione dello spazio teatrale presente nella struttura, per la realizzazione delle attivitĂ culturali del capoluogo lucano e la creazione di un âponteâ tra dentro e fuori le mura, non solo fisiche, del contesto carcerario.
Sono molteplici le modalitĂ attraverso le quali il teatro diviene strumento dâinclusione: laboratori sulle tecniche teatrali per permettere ai detenuti di aprire una finestra sullâesterno; laboratori intensivi integrati guidati da artisti di fama nazionale e internazionale per attori-detenuti e allievi delle scuole secondarie di II grado; programmazione di rassegne all’interno dello spazio Teatro della Casa Circondariale di Potenza; formazione di operatori sociali per fornire ai soggetti coinvolti le competenze utili da impiegare nelle diverse attivitĂ dei progetti realizzati; incontri e percorsi per un pubblico esterno, studenti delle scuole secondarie di II grado e per lâamministrazione penitenziaria, volti a sensibilizzare ed educare sul tema del carcere e del teatro sociale; monitoraggio per valutare il reale impatto che l’attivitĂ teatrale può avere, in positivo o in negativo, sulla vita dei detenuti.
LA COMPAGNIA
Compagnia Teatrale Petra nasce nel dicembre 2011 a Satriano di Lucania (Pz). Antonella Iallorenzi (direttrice artistica, attrice e formatrice teatrale) e Angelo Piccinni (direttore tecnico), cuore pulsante della compagnia, decidono, forti della lunga esperienza in ambito teatrale maturata nel corso degli anni in Italia e allâestero, di dare vita ad un progetto tutto loro che pur conservando un profilo di respiro nazionale si radica profondamente nel territorio lucano. La compagnia ha infatti scelto di avere le basi in un paese di provincia di 2.400 abitanti, in Basilicata, e nel suo teatro avvia progetti in espansione in ambito nazionale e internazionale, facendo interagire la propria visione artistica con le diverse comunitĂ di riferimento. Diversi i settori di intervento: formazione per bambini/ragazzi, nelle scuole e in luoghi non deputati al teatro, produzione di spettacoli tout public, teatro sociale con rassegne di promozione del teatro in carcere, residenze artistiche e cooperazione internazionale. Petra è uno dei soggetti attivatori del processo di co-creazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, inserita nel programma ufficiale con il progetto La Poetica della Vergogna co-prodotto da #reteteatro41 e Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la produzione originale Humana vergogna, diretta da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti.