Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha incontrato il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, affiancato dal coordinatore ONA della regione Sicilia, Calogero Vicario, in rappresentanza dei lavoratori delle Industrie Meccaniche Siciliane di Siracusa che sono in costante mobilitazione dall’estate del 2020.
Il presidente ha esposto al ministro, che ha mostrato particolare attenzione e sensibilità, la drammatica situazione del rischio amianto in Italia, anche a causa della pandemia Covid-19, e ha chiesto che, per rimuovere l’amianto dagli edifici privati, siano sanciti strumenti premiali per le imprese che innovano in sicurezza, con modulazione del premio INAIL in relazione agli standard raggiunti, credito di imposta e risorse del recovery found per le bonifiche, e bonus fiscale del 110%.
Nello specifico si è soffermato ad esporre il caso emblematico dei lavoratori delle Industrie Meccaniche Siciliane (SIN Siracusa) ai quali, nonostante l’esposizione ad amianto e ad altri cancerogeni, la Corte di Appello di Catania, in riforma della sentenza del Tribunale di Siracusa che aveva riconosciuto i benefici contributivi per l’esposizione alla fibra killer, ha negato il diritto alla pensione, giudizio ora affidato alla Suprema Corte di Cassazione.
Sia Bonanni che Vicario si sono appellati al Ministro chiedendo che la problematica possa essere risolta con un decreto ad hoc che tuteli i lavoratori. “Sono vicino alle vittime dell’amianto e alle loro famiglie. Faremo tutto quanto è nella nostra disponibilità per la bonifica dei siti, la loro messa in sicurezza, e per la tutela dei diritti delle vittime e dei lavoratori esposti” – ha dichiarato il Ministro nel sottolineare di essersi già attivato a studiare uno specifico intervento normativo da inserire nella prossima legge finanziaria.
La condizione di allarme amianto in Sicilia è stata certificata anche dall’ex Ministro dell’Ambiente, Generale Sergio Costa, che ha più volte visitato i territori, in particolare Augusta, e dal ReNaM che, per quanto riguarda i mesoteliomi, stabilisce che la regione ha un’incidenza del 5,3% su base nazionale.
Il Presidente Ona ha comunque voluto esporre anche un ampio quadro della situazione italiana con i dati di morbilità e di mortalità delle malattie asbesto correlate provocate dall’esposizione ad amianto che, solo nel 2020, ha causato il decesso di 7000 persone nel nostro paese, prevedendo un picco di morti tra il 2025 e il 2030, e denunciando il ritardo del censimento pubblico sia dei casi di mesotelioma, che delle altre malattie asbesto correlate.
“Ho insistito sul fatto che è indispensabile bonificare con urgenza per ridurre il rischio di esposizione dei cittadini (prevenzione primaria), ma ho ribadito anche la necessità della sorveglianza sanitaria per coloro che sono stati già esposti (prevenzione secondaria) e delle corrette tutele previdenziali e risarcitorie (prevenzione terziaria), auspicando la deflazione dei contenziosi giudiziari a cui sono costrette le vittime e i familiari per il riconoscimento dei loro diritti” – spiega Bonanni.