Sono stati assegnati ben 21,82 punti organico riconoscendo un turn over pari al 216% (il dato tra i più elevati tra le università e coerente con l’indice di solidità economica finanziaria anch’esso il più elevato del sistema: 1,53 vs 1,22 della media nazionale). Un risultato davvero eccezionale se si considera che circa la metà degli atenei non sono riusciti ad ottenere punti sufficienti a coprire le uscite dell’anno precedente.
Questo risultato è legato anche all’aumento di FFO realizzato sul 2020 e alla situazione economica complessiva dell’Ateneo. L’assegnazione delle facoltà assunzionali infatti dipende dall’indicatore di spese di personale, che per il 2020 scende nonostante le nuove assunzioni e l’indicatore di sostenibilità economico-finanziaria che conferma il trend positivo.
“Un’altra conferma dei risultati raggiunti; – spiega il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Prof. Remo Morzenti Pellegrini – questi punti organico si aggiungono a quelli relativi all’anno precedente, che già sono stati un risultato eccezionale anche in considerazione della premialità riconosciuta, e che sono oggetto di una importante programmazione di assunzioni che interessa il personale docente, ricercatore e tecnico amministrativo a cui l’ateneo sta lavorando da tempo, in modo puntuale, per costruire una struttura organizzativa in grado di rispondere alle prossime sfide che il sistema produttivo nazionale e comunitario chiede alle Università quali propulsori dello sviluppo del Paese. Siamo ancora molto lontani dal limite dell’80% dell’indicatore di spese di personale e questo è una garanzia rispetto alla sostenibilità della capacità assunzionale dell’Ateneo. Sono particolarmente contento di poter lasciare alla prossima governance la concreta possibilità di poter ulteriormente incrementare le capacità assunzionali e proseguire quindi nel riequilibrio già in corso nel sottodimensionamento tra docenti/personale/studenti“.