Dopo un lungo periodo di chiusura, nel marzo dello scorso anno, Michele ed Enzo Gentile insieme a Giovanni Vernassa, con il sostegno di Banca del Fucino, hanno rilevato il Teatro Il Parioli. La direzione artistica è affidata a Piero Maccarinelli.
Il Parioli vuole essere un grande teatro privato con la vocazione a diventare un centro culturale e polifunzionale: un teatro di produzione e di ospitalità che avrà una seconda sede presso il Teatro dei Marsi di Avezzano che sarà la sede per la prova e il debutto di alcuni degli spettacoli prodotti da Il Parioli.
La produzione teatrale si concentrerà su spettacoli che abbiano una valenza culturale ma allo stesso tempo richiamino un pubblico sempre più vasto e diversificato.
Nella stagione 2021-2022, la prima, Il Parioli produrrà 3 spettacoli: Manola, con Nancy Brilli e Chiara Noschese di Margaret Mazzantini per la regia di Leo Muscato, Comincium con Ale e Franz di Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis e la regia di Alberto Ferrari, e Eduardo mio con Lina Sastri, scritto e diretto dalla stessa Lina Sastri.
Il cartellone si arricchisce inoltre dei seguenti spettacoli: MISTERO BUFFO di Dario Fo e Franca Rame con Matthias Martelli (26 dicembre – 9 gennaio), THE SPANK con Filippo Dini e Valerio Binasco (2 – 13 febbraio), VARIAZIONI ENIGMATICHE con Glauco Mauri e Roberto Sturno, regia Matteo Tarasco (2 – 13 marzo), NON È VERO MA CI CREDO di Peppino De Filippo, con Enzo De Caro, regia Leo Muscato (30 marzo – 10 aprile), Stefano Fresi, Toni Fornari, Emanuela Fresi in CETRA… UNA VOLTA regia di Augusto Fornari (4 – 15 maggio).
Per la stagione 2022-2023 sono in progettazione. La casa dell’amore scritto e diretto da Cristina Comencini e Il figlio di Zeller per la regia di Piero Maccarinelli.
Sempre con l’intento di affermarsi come teatro di produzione, Il Parioli propone un corso biennaleall’interno della scuola teatrale “Arte e Mestiere” (inizio previsto ottobre 2022) per ragazzi che vogliano conoscere da vicino, studiare e praticare l’arte e il mestiere dell’attore. I docenti sono drammaturghi, attori, autori, registi di grande esperienza. Il secondo anno il corso prevede che gli allievi prendano parte agli spettacoli che Il Parioli produrrà principalmente per le scuole, ma non solo. Già dal primo anno, oltre ai corsi quotidiani, sono previsti quattro stages a tempo pieno con professionisti di grande esperienza e verifica finale aperta al pubblico. Dalla seconda metà di novembre 2021, Il Parioli organizzerà delle selezioni per identificare i partecipanti a due stage intensivi gratuiti di cinque giorni ciascuno, allo scopo di individuare e far esercitare i possibili partecipanti al corso biennale.
A ottobre 2022 sarà avviato un corso di teatro per bambini ed uno per appassionati.
Saranno avviate importanti collaborazioni con prestigiose accademie e scuole di formazione, fra le quali l’Accademia Nazionale Silvio D’Amico e il Centro Sperimentale di Cinematografia – entrambi propongono 2 saggi di fine corso- l’Accademia Molly Bloom che propone un corso per insegnare agli autori a far proprie le tecniche per leggere e comunicare con efficacia i propri testi letterari, l’Associazione OMNIARTE, sotto la direzione artistica del M. Maurizio Trippitelli “I Concerti del Lunedì in Teatro” a partire dal 3 Gennaio 2022. La rassegna aprirà con “We all love Morricone”, concerto/evento dedicato al grande Maestro con i musicisti storici, che lo hanno affiancato per oltre 30 anni nei tour in giro per il mondo e negli studi di registrazione delle sue indimenticabili colonne sonore. A seguire una serie di concerti che spazieranno nei vari generi musicali tra classico, popolare, etnico crossover e musica d’autore. Solo per citarne qualcuno come: ENZO AVITABILE in concerto, CAROSONAMENTE omaggio a Renato Carosone con Peppe Servillo e i Solis String Quartet, CARMINA BURANA di Carl Orff (versione originale) MARCO MORANDI e CLAUDIA CAMPAGNOLA in “CHIAMATEMI MIMí” – testi di Paolo Logli.
Ampio spazio verrà riservato alle collaborazioni con i principali centri culturali del quartiere; Il Parioli metterà a disposizione gli spazi del teatro per promuovere degli incontri di letteratura fra i cittadini e autori, librerie e case editrici: l’obiettivo è quello di creare un centro culturale per far crescere la sinergia fra scrittura, letteratura e lettura.
Infine, Il Parioli accoglierà attività accessorie e connesse al mondo dello spettacolo quali saggi di danza, incontri con registi e autori, presentazioni.
Nei prossimi mesi verrà aperto il Bistrot con un orario prolungato durante tutta la giornata allo scopo di offrire al quartiere un luogo di incontro per amanti del buon cibo e della cultura.
Il Parioli torna in scena grazie al nuovo concept di Inarea, che propone una nuova identità elegante, sintetica, dinamica. Il marchio è costituito da una cornice quadrata sovrastata dal logo “il Parioli”; l’insieme crea una firma eloquente e un format flessibile, il quadrato rimanda a un boccascenacontemporaneo, a uno spazio che si anima e cambia in funzione del palinsesto e delle rappresentazioni con leggerezza e versatilità.
Michele Gentile, presidente di ISP -Imprese Stabili di Produzione – afferma “essere qua oggi è per me una grande emozione. Insieme al mio socio Giovanni Vernassa abbiamo deciso di scommettere sulla riapertura del teatro Il Parioli perché crediamo che abbia le potenzialità per essere un teatro dell’ospitalità e un teatro di produzione. Grazie alla sua programmazione Il Parioli apporterà grande valore non solo alla città di Roma ma anche a tutto il mondo dello spettacolo italiano. Voglio ringraziare Banca del Fucino per il sostegno offerto sia dal punto di vista finanziario che in termini di sponsorizzazioni. Infine, ringrazio il mobilificio romano Corridi per averci sostenuto donando le poltrone della platea. Sono fiducioso che altri imprenditori romani vorranno essere al nostro fianco per aiutarci e far crescere ogni giorno il teatro Il Parioli”
Piero Maccarinelli, direttore artistico, “sono orgoglioso di presentare la riapertura di un teatro in uno dei più bei quartieri di Roma, Il Parioli ha la vocazione di diventare una casa della cultura eclettica per la città. Sono certo che la proposta di stili diversi quando supportati dalle qualità interpretative e registiche, possa essere la chiave per un teatro non autoreferenziale ma rivolto al pubblico”.
Ringraziamenti:
Banca del Fucino – Banca del Fucino è una banca romana fondata nel 1923 da Giovanni Torlonia per finanziare attività economiche nei territori interessati dalla bonifica del lago del Fucino. Nel corso degli anni Banca del Fucino è diventata una delle realtà bancarie di riferimento della capitale riuscendo a mantenere la propria indipendenza rispetto ai grandi gruppi bancari che negli ultimi anni hanno incorporato le principali banche della città. La Banca del Fucino è particolarmente sensibile alla tutela e alla promozione della cultura con particolare attenzione al territorio in cui la Banca è radicata. L’impegno della Banca del Fucino a favore della cultura si è tradotto nel 2020 con l’accordo con ISP-Imprese Stabili Produzione Spettacolo e Banca del Fucino al fine di sostenere concretamente il patrimonio artistico ed economico rappresentato dal teatro e dal mondo dello spettacolo più̀ in generale.
CARTELLONE stagione 2021-2022
26 dicembre 2021 – 9 gennaio 2022
Matthias Martelli
MISTERO BUFFO di Dario Fo e Franca Rame, regia di Eugenio Allegri
19 – 30 gennaio 2022
Nancy Brilli e Chiara Noschese
MANOLA di Margaret Mazzantini, regia Leo Muscato
2 – 13 febbraio 2022
Filippo Dini e Valerio Binasco
THE SPANK di Hanif Kureishi, regia Filippo Dini
16 – 27 febbraio 2022
Ale e Franz
COMINCIUM di Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis, regia di Alberto Ferrari
2 – 13 marzo 2022
Glauco Mauri e Roberto Sturno
VARIAZIONI ENIGMATICHE di Eric-Emmanuel Schmitt, regia Matteo Tarasco
16 – 27 marzo 2022
Lina Sastri
EDUARDO MIO scritto e diretto da Lina Sastri
30 marzo – 10 aprile 2022
Enzo Decaro
NON È VERO MA CI CREDO di Peppino De Filippo, regia Leo Muscato
4 – 15 maggio2022
Stefano Fresi, Toni Fornari, Emanuela Fresi
CETRA… UNA VOLTA di Toni Fornari, regia Augusto Fornari
Verranno presentati due eventi speciali: La Mafia di Don Luigi Sturzo dal 14 al 19 dicembre per la regia di Piero Maccarinelli, prodotto dal Teatro Nazionale della Pergola di Firenze e dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico. A seguire, dall’11 al 16 gennaio 2022 La Lezione a teatro, un progetto a cura di Emanuela Giordano, prodotto da Artisti Riuniti. Gli spettacoli sono un preludio alla nascita di una stagione parallela che dal prossimo anno teatrale vedrà la messinscena di testi che coinvolgeranno un pubblico più giovane e diversificato rispetto a quello della stagione principale.
26 dicembre 2021 – 9 gennaio 2022
Matthias Martelli
MISTERO BUFFO
di Dario Fo e Franca Rame
regia Eugenio Allegri
audio e luci Loris Spanu
management artisti Serena Guidelli
amministratore di compagnia Stefano De Leonardis
organizzazione Carmela Angelini
Enfi Teatro – Produzione di Michele Gentile
La storia
Mistero Buffo non è il risultato di una ricerca libresca, astratta, sulla cultura popolare nel Medioevo, ma è innanzitutto la possibilità di ritrovare una nuova visione del mondo: quella della storia fatta dal popolo, vissuta e raccontata dal popolo stesso in opposizione alla storia ufficiale. In questo contesto il giullare era il giornale parlato del popolo. Attraverso la sua voce il popolo parlava in prima persona demistificando il sacro e il potere, utilizzando l’arma del riso e del grottesco. In questo senso Mistero Buffo non è una novità, ma fa parte della cultura europea da secoli, fin dal Medioevo. In esso Dario Fo recupera una delle pochissime tradizioni autentiche del teatro italiano.
Lo spettacolo
Il lavoro affonda le sue radici in una forma di teatro che, attraverso la lingua corporale ricostruita col suono, con le onomatopee, con scarti improvvisi di ritmo, con la mimica e la gestualità spiccata dell’attore, passa continuamente dalla narrazione all’interpretazione dei personaggi, trasformandoli all’occorrenza dal servo al padrone, dal povero al ricco, dal santo al furfante, per riprodurre sentimenti, reazioni, relazioni, e tutte quelle altre cose che costituiscono quella rappresentazione sacra e profana chiamata Commedia.
Il cast
Oggi tocca a Matthias Martelli riportare in vita quei personaggi e riconsegnarli, se possibile, all’eternità del teatro. L’attore è solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un’interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza.
Perché vederlo?
Non siamo più negli anni ’70, il clima nel paese è completamente mutato, non c’è più quel fermento culturale, di lotta politica alta, drammatica, epocale. Eppure, la forza di Mistero Buffo è ancora la stessa, perché è un classico del teatro politico universale, fortemente legato al suo autore, Dario Fo. Ora l’autore non c’è più ma il suo lascito politico, teatrale e culturale è inossidabile.
19 – 30 gennaio 2022
Nancy Brilli e Chiara Noschese
MANOLA
di Margaret Mazzantini
regia Leo Muscato
produttore esecutivo Michele Gentile
organizzazione Carmela Angelini
produzione Enfi Teatro – Artisti Riuniti – Il Parioli
Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo. Anemone, sensuale e irriverente, che aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo, e il suo opposto Ortensia, uccello notturno, irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita. Le due per un gioco scenico si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio. Ed è come carburante che si incendia provocando fiamme teatrali ustionanti, sotto una grandinata di risate. In realtà la Manola del titolo, perennemente invocata dalle due sorelle, interlocutore mitico e invisibile, non è altro che la quarta parete teatrale sfondata dal fiume di parole che Anemone e Ortensia rivolgono alla loro squinternata coscienza attraverso un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie. Una maratona impudica e commovente, che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie. Come serpenti storditi le due finiranno per fare la muta e infilarsi nella pelle dell’altra, sbagliando per l’ennesima volta tutto. Perché un equivoco perenne le insegue nell’inadeguatezza dei loro ruoli esistenziali. Un testo sfrenato che prevede due interpreti formidabili per una prova circense senza rete. Ma che invoca l’umano in ogni sua singola cellula teatrale.
Margaret Mazzantini
2 – 13 febbraio 2022
Filippo Dini e Valerio Binasco
THE SPANK
di Hanif Kureishi
regia Filippo Dini
scene Laura Benzi
costumi Katarina Vukcevic
luci Pasquale Mari
musiche Aleph Viola
regista assistente Carlo Orlando
assistente regia Giulia Odetto
produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
per gentile concessione di The Agency (London)
Il debutto mondiale di una nuova produzione diretta da Filippo Dini dell’ultimo testo scritto da Hanif Kureishi, romanziere, drammaturgo, sceneggiatore di fama planetaria. Valerio Binasco e Filippo Dini interpretano due amici profondamente diversi, ma legati da un solido affetto reciproco una dimensione di complicità che si incrina improvvisamente, mettendo in luce contraddizioni e divergenze dagli esiti inimmaginabili. Sono Sonny e Vargas, uno dentista, l’altro farmacista. Si vedono allo “Spank” da anni: bevono, chiacchierano, hanno famiglie che si conoscono e si frequentano. Ma un episodio di poco conto apre uno squarcio nel loro rapporto: i due litigano rabbiosamente, al punto da mettere in discussione l’amicizia e in crisi le proprie esistenze. Hanif Kureishi, sceneggiatore e scrittore di fama internazionale (My Beautiful Laundrette, Sammy e Rosye vanno a letto così come ll Buddha delle periferie) racconta di un fallimento tra i più dolorosi: quello dell’amicizia.
16 – 27 febbraio 2022
Ale e Franz
COMINCIUM
scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis
regia Alberto Ferrari
Luigi Schiavone – chitarra
Fabrizio Palermo – basso
Francesco Luppi – tastiere
Marco Orsi – batteria
Alice Grasso – voce
organizzazione Carmela Angelini
produzione Enfi Teatro – Il Parioli
Eccoci qui…. Sembra passato un secolo. I ricordi del sipario che si apre, i fari che si accendono, i vostri sorrisi, gli applausi. Il teatro. La nostalgia di quella atmosfera di complicità, che ci avvolgeva tutti quanti, dal palcoscenico alla platea rendendoci partecipi, ogni sera, di un momento unico ed irrepetibile: lo spettacolo.
Sembra passato un secolo. Rieccoci qui. Ricominciamo, con tanta voglia di incontrarvi nuovamente, col desiderio di divertirci e farvi divertire. Ricominciamo con uno spettacolo leggero, divertente, che scorre anche sulle note di una band d’eccezione, di grandi professionisti. Ricominciamo, perché senza dimenticare tutto ciò che abbiamo vissuto in questi due anni, abbiamo il desiderio di riprendere a sorridere. Abbiamo voglia di leggerezza.
E allora, ripartiamo da dove eravamo rimasti ovvero dalla voglia di vedervi ridere.
Riprendiamo quel cammino che negli ultimi venticinque anni ci ha permesso di raccontarvi le nostre storie, i nostri incontri; ci ha permesso di ridere innanzitutto di noi stessi, come davanti ad uno specchio, e ci ha aiutato a condividere, con voi, la nostra comicità.
Siamo pronti
Mezza sala
Buio
Comincium! … perché ci siete mancati tanto
2 – 13 marzo 2022
Glauco Mauri e Roberto Sturno
VARIAZIONI ENIGMATICHE
di Eric-Emmanuel Schmitt
regia Matteo Tarasco
traduzione e adattamento Glauco Mauri
scene e costumi Alessandro Camera
musiche Vanja Sturno
luci Alberto Biondi
produzione Compagnia Mauri Sturno
“Una partita a scacchi, un thriller psicologico, un incontro-scontro tra due uomini legati alla figura di una donna”
Glauco Mauri e Roberto Sturno portano sulle scene italiane Variazioni enigmatiche di Éric-Emmanuel Schmitt.
Matteo Tarasco è il regista di questo nuovo allestimento del testo dell’autore francese prodotto dalla Compagnia Mauri Sturno; la traduzione e l’adattamento sono di Glauco Mauri, le scene e costumi di Alessandro Camera, le musiche di Vanja Sturno.
Éric-Emmanuel Schmitt, per anni professore universitario di filosofia, scrittore, drammaturgo, e anche attore e regista, è il più tradotto romanziere di lingua francese. Variazioni enigmatiche è rappresentato ininterrottamente da un quarto di secolo in tutto il mondo. Tra le sue opere teatrali rappresentate in Italia: Il visitatore e Il libertino, oltre a Variazioni Enigmatiche e Il Vangelo secondo Pilato, queste ultime due messe in scena con grande successo rispettivamente nel 2000 e nel 2008 dalla Compagnia Mauri Sturno, con la regia di Glauco Mauri.
“Variazioni Enigmatiche è una partita a scacchi, un intreccio psicologico, un incontro-scontro tra due uomini legati alla figura di una donna.
Abel Znorko premio Nobel per la letteratura che, per fuggire gli uomini e la volgarità del mondo, si è rifugiato in un’isola sperduta nel mare della Norvegia e in questa solitudine mantiene vivo, attraverso una corrispondenza amorosa che ormai dura da vent’anni, l’amore per una donna misteriosa. Ed Erik Larsen giornalista che ha preso il pretesto di un’intervista per poter incontrare lo scrittore.
Ma qual è il vero motivo dell’incontro? E perché il grande Abel Znorko, quest’uomo solitario e misantropo, ha accettato per la prima volta di ricevere uno sconosciuto giornalista?
Come in un thriller dei sentimenti, ritmato da drammatici colpi di scena, due uomini si scontrano in un’alternanza di crudeltà e di tenerezza, di ironia feroce e di profonda commozione: un’intervista che presto si trasforma in un’affannosa, affascinante scoperta di verità taciute.
Ma solo alla fine, l’ultima lancinante rivelazione svelerà il vero motivo dell’incontro… e l’uomo scoprirà nell’altro uomo lo stesso bisogno di comprensione e d’amore.”
(Glauco Mauri)
“Un enigma è un problema senza soluzione, un mistero del senso e – come per la partitura musicale di Edward Elgar che ispira il titolo del dramma di Éric-Emmanuel Schmitt, costruita attorno ad un tema principale in fuga nel labirinto di molteplici variazioni – l’enigma è il protagonista anche del misterioso incontro/intervista tra il premio Nobel Abel Znorko, che vive isolato su un’isola ai margini del Polo Nord, e il giornalista Erik Larsen.
Variazioni Enigmatiche è un thriller psicologico, un face-à-face inesorabile, dove in un costante scambio dialettico tra illusione ed elusione (nel senso antico di in-ludo ed ex-ludo, mettersi in gioco e contemporaneamente fuori gioco) due uomini si sfideranno alla ricerca della verità. Ma – come ci suggerisce Schmitt, ammaliandoci con la sua poetica intrisa di umana fraternità – siamo sicuri che la verità riveli più delle menzogne?”
(Matteo Tarasco)
16 – 27 marzo
Lina Sastri
EDUARDO MIO
Ideazione drammaturgica e regia Lina Sastri
produzione Artisti Riuniti – Il Parioli
“Spettacolo in parole, musica e poesia che racconta il << mio Eduardo >> attraverso i miei ricordi personali della sua conoscenza in teatro e nella vita. L’ uomo Eduardo attraverso lettere, poesie e qualche citazione delle sue opere. Il tutto accompagnato dalla musica. Che lui molto amava.”
Lina Sastri
30 marzo – 10 aprile 2022
Enzo Decaro
NON È VERO MA CI CREDO
di Peppino De Filippo
regia Leo Muscato
scene Luigi Ferrigno
costumi Chicca Ruocco
disegno luci Pietro Sperduti
produzione I due della città del sole
“Ho mosso i primi passi nel mondo del teatro quando avevo poco più di vent’anni. Mi ero trasferito a Roma per fare l’Università e non sapevo ancora nulla di questo mestiere. Mi presentai a un provino con Luigi De Filippo e lui mi prese a bottega nella sua compagnia. Mi insegnò letteralmente a stare in palcoscenico, dandomi l’opportunità di vivere la straordinaria avventura delle vecchie tournée da 200 repliche l’anno. Rimasi con lui per due stagioni; poi mi trasferii a Milano per studiare regia.
Ci siamo rivisti ventidue anni dopo, pochi mesi prima che morisse. Mi chiese di pensare a un progetto da fare insieme. Ne pensai mille, ma non abbiamo avuto i l tempo di realizzarne uno. Ereditando la direzione artistica della sua compagnia, ho deciso di inaugurare questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ho fatto con lui, Non è vero ma ci credo. Rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, proveremo a dare a questa storia un sapore più contemporaneo. Quella che andremo a raccontare è una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili e che sono in qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière che Luigi De Filippo amava molto. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. L a sua vita è diventata un vero e proprio inferno perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. Forse teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici. Qualunque cosa, anche la più banale, lo manda in crisi. Chi gli sta accanto non sa più come approcciarlo. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del pover o commendator Savastano.
Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico condenserà l’intera vicenda in un solo atto di 90 minuti”.
Leo Muscato
4 – 15 maggio 2022
Stefano Fresi, Toni Fornari, Emanuela Fresi
con la partecipazione di Cristiana Polegri
CETRA… UNA VOLTA
dedicato al Quartetto Cetra
di Toni Fornari
regia di Augusto Fornari
prodotto da Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli per il Teatro Golden
La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra sono riproposti in questo spettacolo da tre interpreti eccezionali che costituiscono un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto e che trascinano il pubblico nell’epoca splendente dei grandi varietà televisivi.
Prodotto da Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli per il Teatro Golden “Cetra una volta” è uno concerto spettacolo tributo al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80: il quartetto Cetra.
Lo spettacolo vuole essere un rispettoso omaggio al “Quartetto Cetra”, un gruppo che ha fatto veramente la storia della televisione e del teatro italiano.
In questa occasione Stefano Fresi si riunisce straordinariamente con Toni Fornari ed Emanuela Fresi, gli altri due componenti del trio vocale “Favete Linguis”, gruppo nato agli inizi degli anni ’90 che si è ispirato proprio al Quartetto Cetra stesso, ricalcando il loro elegante stile comico-parodistico.
In questo spettacolo i Favete Linguis interpretano tutte le canzoni di maggior successo dei Cetra esibendosi altresì in esilaranti parodie musicali, facendo in modo che il gioco continuo si mescoli al divertimento scenico esaltando il virtuosismo vocale.
Importantissima è la presenza di un trio musicale diretto dalla sassofonista – cantante Cristiana Polegri. La Regia è di Augusto Fornari
SPECIALE PROMOZIONE PER I PRIMI 200 ABBONATI
ABBONAMENTI E BIGLIETTI
In vendita dall’ 11 ottobre
Le riduzioni sono riservate agli under 26, over 65, ad esclusione del weekend e dei giorni festivi e prefestivi. Sono previste ulteriori riduzioni su abbonamenti e biglietti per Cral, Scuole, Gruppi, Associazioni convenzionate, contattando l’Ufficio Promozione del Teatro.
Dopo l’emissione non sarà più possibile sostituire o annullare singoli biglietti e biglietti di card.
Abbonamenti e biglietti non sono validi per la recita del 31 dicembre.
ORARIO SPETTACOLI
martedì ore 19.00
mercoledì, venerdì, sabato ore 21.00
giovedì, sabato e domenica ore 17.00
lunedì riposo
BIGLIETTERIA
Via Giosuè Borsi, 20
TELEFONO 06 5434851
E-MAIL: biglietteria@ilparioli.it
Servizio whatsapp 3517211283
ORARIO DI APERTURA
Dal 11 ottobre al 4 dicembre: dal lunedì al venerdì ore 10.00–13.30/14.30–18.00. Sabato ore 10.00–14.00. Dal 7 dicembre martedì, mercoledì, venerdì 10.00–13.30/15.30–19.00, giovedì 10.00–19.00, sabato e domenica 12.00–19.00.
La biglietteria dopo le 19.00 resterà aperta fino ad inizio spettacolo solo per le operazioni riguardanti lo stesso.
ONLINE
È sempre possibile acquistare biglietti e abbonamenti online dal sito internet del teatro.
www.ilparioli.it
IL PARIOLI TORNA IN SCENA
Il Parioli torna finalmente in scena e si propone con una nuova identità elegante, sintetica, dinamica.
In termini visivi, il marchio è costituito da una cornice quadrata sovrastata dal logotipo “il Parioli”, composto dalla combinazione di due diversi caratteri tipografici. L’insieme crea una firma eloquente e un format flessibile, grazie alla cornice che può dilatarsi e ospitare al suo interno qualsiasi contenuto, consentendo di giocare con dimensioni, forme e colori.
Il quadrato rimanda a un boccascena contemporaneo, a uno spazio che si anima e cambia in funzione del palinsesto e delle rappresentazioni, con leggerezza e versatilità.
Una ricca palette cromatica consente di variare il tono della comunicazione mantenendo costanti i riferimenti identitari. Una modalità questa pensata per l’impiego sul sito e sui vari device e, al tempo stesso, per gestire al meglio la presenza del marchio sulle locandine degli spettacoli previsti dalla programmazione.
Inarea Identity Design
Inarea è un network indipendente che impiega il design per dare rappresentazione all’identità di organizzazioni, istituzioni, imprese e gruppi, prodotti e servizi, spazi e territori.
Designer, architetti, esperti di marketing e comunicazione e consulenti di strategia lavorano insieme, integrando esperienze, competenze e punti di vista diversi.
Una convergenza di energie che si traduce in disegno delle relazioni.
Fondata nel 1980 da Antonio Romano, Inarea è il leader italiano nel campo del corporate brand. È presente in Italia con due sedi, Milano e Roma, e in oltre quarant’anni di attività ha realizzato più di 500 interventi di brand identity.
Tra questi: Aci, AC Milan, A2A, Anas, Aventis/Pharma, Biennale di Venezia, Borsa Italiana, Cgil, Cisl, Confindustria, Coni, Comune di Milano, Comune di Roma, Enel, Eni, Fondazione Cariplo, Generali, Italgas, Leonardo, Linkem, Luiss (Università Guido Carli), Maxxi (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo), Musei Vaticani, NTV-Italo, Octo Telematics, Oregon Scientific (Hong Kong), Piaggio, Pompeii (Soprintendenza Pompei), Presidenza del Consiglio dei Ministri, Rai, Sapienza – Università di Roma, Sara Assicurazioni, Snam, Sogei, Tim, Treccani, Webuild.
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Fonte Viva il Teatro