E’ online l’ultimo articolo di Giancarlo Elia Valori.
Ogni volta che grandi potenze hanno cercato di rendere l’Afghanistan una colonia, sono sempre state sconfitte. L’imperialismo britannico e la sua “missione civilizzatrice” verso le popolazioni arretrate (e quindi terroristiche), missione pari a quella di quando s’imposero come primo pusher di droga all’Impero Cinese con le due guerre dell’oppio 1839-1842; 1856-1860: azione, questa sì, terrorista al massimo.
L’Impero Russo e la sua esportazione della fede ortodossa e dei valori dello zar verso gli afgani barari (e quindi terroristi). L’Unione Sovietica e il tentativo d’imporre la laicizzazione agli afgani musulmani (e quindi terroristi) nel periodo 1979-1991. Gli Stati Uniti d’America che pensavano di creare partiti, democrazia, Coca Cola, minigonne e case da gioco e di piacere, a suon di bombe ai terrristi tout-court afgani.
In questa analisi Giancarlo Elia Valori ripercorre la storia dei confronti tra Afghanistan e potenze occidentali e non che di fatto hanno sempre decretato la vittoria del Paese dell’Asia meridionale.
L’articolo è disponibile al link: https://www.internationalworldgroup.it/il-fallimento-dei-grandi-giochi-in-afghanistan-dal-sec-xix-ad-oggi/
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Note sull’autore
Giancarlo Elia Valori è uno dei piĂą importanti manager italiani. Docente universitario e attento osservatore della situazione politica ed economica internazionale, nella sua lunga carriera ha ricoperto importanti incarichi in prestigiose societĂ italiane (Autostrade per l’Italia) ed estere. Attualmente è Presidente dell’International World Group
Inoltre è presidente onorario di Huawei Italia nonché detentore di importanti cattedre in prestigiosi atenei quali la Yeshiva University di New York, l’Hebrew University di Gerusalemme e la Peking University.
Nel 1992 viene nominato Cavaliere della Legion d’onore con la motivazione: “Un uomo che sa vedere oltre le frontiere per comprendere il mondo”, dall’11 maggio 2001 è ambasciatore di buona volontà dell’Unesco per i meriti profusi generosamente nella difesa e nella promozione del patrimonio immateriale. Nel 2002 riceve il titolo di “Honorable” della Académie des Sciences de l’Institut de France.
Tra i suoi libri ricordiamo: Liberi fino a quando? (Lindau 2019), Rapporti di forza (Rubbettino 2019), Geopolitica e strategia dello spazio (Rizzoli 2006), Antisemitismo, olocausto, negazione (Mondadori 2007), Mediterraneo tra pace e terrorismo (Rizzoli 2008), Il futuro è già qui (Rizzoli 2009), La via della Cina (Rizzoli 2010) e Geopolitica dell’acqua (Rizzoli 2011).
A riconoscimento del suo poliedrico impegno di studioso e pubblicista a respiro universale, ha ricevuto il premio giornalistico “Ischia Mediterraneo”, il “Gran Premio Letterario 2011” dal Consiglio Mondiale del Panafricanismo e il “Premio Internazionale della Cultura” dalla International Immigrants Foundation delle Nazioni Unite.
International World Group: https://www.internationalworldgroup.it