La pandemia ha costretto la popolazione mondiale a modificare il proprio stile di vita e i propri modelli di consumo colpendo, in particolare, i più giovani. Non si tratta più di Millennials, Z-Gen o Alpha-Gen, bensí di Pandemials. Ma chi sono esattamente? Secondo il World Economic Forum si tratta dei giovani adulti nati dopo il 1997. Sono persone dotate di una grande coscienza ecologica, forti valori etici e notevole padronanza del digitale. Inoltre, l’elevato livello di istruzione li porta a leggere e analizzare ogni informazione per verificarne la veridicità.
“Parliamo – dichiara Astra Pagliai, direttore operativo di ExportUSA (società di consulenza che aiuta aziende e professionisti italiani ed europei a entrare, con successo, nel mercato americano) – di 55 milioni di americani di culture diverse, con un potere di acquisto che ruota attorno a 143 miliardi di dollari l’anno e pronti a entrare nel mondo del lavoro e ad investire. Le imprese che vogliono esportare negli States non possono certo ignorarli”.
Come conquistare, dunque, questa nuova generazione di consumatori negli Stati Uniti?
– Considerare il loro approccio alla tecnologia e migliorare le performance online puntando su un’informazione graficamente di impatto, rapida ed efficace: “snackable” come direbbero loro;
– Sviluppare campagne multimediali e multicanale;
– Sviluppare una comunicazione aziendale coinvolgente, creando contenuti cuciti addosso alle loro aspettative;
“I brand italiani ed europei che sapranno sfruttare questa nuova tendenza, personalizzando la propria storia in linea con le aspettative dei Pandemials – aggiunge Astra Pagliai – si saranno assicurati un’importante fetta di mercato. L’attenzione al benessere e alla sostenibilità sono imprescindibili per attirare la loro attenzione”.