Il prestito personale è un tipo di finanziamento flessibile che viene erogato per soddisfare esigenze generiche del richiedente. Sono molti gli istituti di credito che permettono di richiederlo direttamente online in pochi click, riducendo tempi burocratici e di raccolta documenti. Ecco come si richiedono e quali sono i requisiti da possedere
 Il prestito personale è uno strumento molto utile, in quanto può aiutare per le esigenze di liquidità quotidiane o per l’acquisto di beni o di servizi. Si tratta in genere di importi molto bassi e che, comunque, non superano i 50.000 euro. Godono di tasso fisso e sono spesso oggetto di promozioni da parte dell’istituto di credito erogante: sono esenti – ad esempio – da spese d’istruttoria e bolli.
Quali sono i requisiti per richiedere un prestito personale?
I prestiti personali possono essere in genere richiesti online, caricando sulla piattaforma dell’istituto di credito tutta la documentazione richiesta. L’operazione può essere anche svolta con l’aiuto di un consulente in video-conferenza, in modo da essere sicuri di compilare correttamente ogni campo. Si tratta di una modalità agile e soprattutto sicura, in quanto non comporta contatto fisico: è possibile fare tutto dal proprio PC a casa.
I documenti prestiti personali online richiesti sono in genere: documento d’identità e codice fiscale; ultime due buste paga (solo per lavoratori dipendenti); modello unico riferito agli scorsi due anni (per lavoratori autonomi); certificazione unica o 730 degli ultimi due anni (per pensionati). Non sarà necessario produrre documentazione come scontrini d’acquisto di beni o fatture relative a servizi: i fondi saranno bonificati direttamente sul conto corrente del richiedente.
I tempi tecnici per l’erogazione, dopo il parere positivo della Centrale Rischi, sono poi molto brevi: si potrà ottenere il bonifico nel giro di pochi giorni lavorativi.
Tasso fisso o tasso variabile?
Sono in molti a chiedersi se è più conveniente un prestito a tasso fisso o a tasso variabile. La principale differenza tra le due formule risiede nelle condizioni attuali del mercato. In caso di tasso fisso si potrà esser certi di pagare la stessa somma di interessi durante tutto il contratto. Gli interessi saranno calcolati in base alle condizioni del mercato al momento della stipula. Il prestito a tasso variabile permette invece di risparmiare quando il mercato offre condizioni più vantaggiose.
Ad oggi è molto conveniente optare per il prestito a tasso fisso in quanto gli interessi medi sono molto bassi e hanno più volte toccato il loro minimo storico: approfittando oggi di tali condizioni è possibile conseguire un risparmio consistente nel corso degli anni.
Qual è la differenza fra TAN e TAEG?
I parametri da tenere in considerazione quando si richiede un prestito sono TAN e TAEG. Il primo parametro, acronimo di Tasso Annuo Nominale, esprime in percentuale su base annua gli interessi del finanziamento. Si tratta, dunque, degli interessi minimi che il cliente pagherà . Sul TAN si calcola il parametro TAEG, che è l’acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale, ovvero il TAN addizionato di ogni tipo di spesa accessoria. Il tasso di interesse effettivo si avvicina molto più al TAEG che al TAN, tenuto conto che le spese accessorie possono essere oggetto di promozioni o variare durante il contratto.
Su questi due parametri si può quindi valutare la convenienza di un prestito, ma non solo. Alcuni servizi accessori offerti dagli istituti di credito come la sospensione della rata, la possibilità di rimodularla gratis, flessibilizzare le rate in base alle proprie esigenze possono essere un plus. Naturalmente la convenienza di un finanziamento non è calcolabile in termine assoluti, ma dipende sempre dalle necessità del richiedente. Ad ogni modo la possibilità di leggere tutte le condizioni online in totale trasparenza aiuta a scegliere in maniera sempre più consapevole.