L’edizione internazionale della silloge poetica La Sibilla di Melinda Miceli è destinata a lasciare grande traccia nella letteratura contemporanea per la sua rilevanza epocale contemporanea, in quanto congiunge l’Italia alla Spagna, ai paesi di lingua spagnola e dunque al sud America. Protagonista della pubblicazione internazionale è la scrittrice dannunziana e di standaliana eleganza Melinda Miceli con il suo libro “La Sibilla”. Vento di Alchimia, antologia poetica in stile orfico e pitagórico.
“Nella silloge poetica La Sibilla, Ediciones Matrioska, la sua ispirazione poetica dotta diviene un veicolo di riflessione intellettuale e filosofica che vuol trasmettere insegnamenti di valore universale, mentre trasforma in canale di espressione i sentimenti individuali. La Sibilla di Melinda Miceli è in parte opera poetica “simbolista”, cui solo pochi eletti è consentita la percezione di ciò che veramente si cela dietro il “ritmato verso”. La Miceli riallaccia una sintonia con la società, ripristinando l’antico ruolo sociale di “anello” tra il popolo ed i potenti, del poeta teologo che trasmette leggende, miti, credo, ideologie”.
Spiega ancora il noto poeta spagnolo Carlos Rascon: “La travolgente ispirazione di Melinda Miceli arricchita da un lessico colto e lirico rapisce il lettore attraverso poesie ermetiche e dai temi soprannaturali: Sirio, Alchimia, L’Oracolo di Delfi, La Sibilla, Omaggio a Notre Dame, La Maddalena Templare Inferno e Paradiso, Visione alchemica, L’Efebo. I temi rivisitati da una visione contemporanea tessono un mosaico universale dove simboli ed elementi eterogenei si fondono in un unico strumento di narrazione gotica per far troneggiare l’illuminazione e l’eternità cui solo l’eletto può orientare lo sguardo. “Il sigillo del Gotico” e “Omaggio a Notre Dame” come la rosa dei giardini persiani, rimandano all’aspirazione umana orientata verso la perfezione divina. I fantasmi e le illusioni attentano e osservano le scene ma appare sempre da un altro tempo l’eroina, la Sibilla che salva la sua anima e preserva la città di Dio dalla quella di Satana. La chiave dei versi, avvolta in un doppio ritmo di dinamicità ed equilibrio conferisce all’Antologia di Melinda Miceli una smagliante soavità lirica, animata da una carica rivoluzionaria in cui le emozioni primarie surrogano i quattro elementi, aria, acqua, terra e fuoco, in uno scenario di trasparenze nel quale tutto si lega e si dissolve come l’oro nell’Opera alchemica. Melinda Miceli rappresenta oggi per il suo ricercato stile, la scrittrice dotta che vuole riportare in vita gli antichi canoni stilistici della nobile scrittura dei poeti Vati . La Sua Sibilla come Beatrice, protegge il Viaggiatore nella Selva dell’esperienza terrena per condurlo nei Luoghi Alti, rappresentando, la donna dall’arcano intuito che sa attraversare tutti i misteri come una magnifica guerriera e sacerdotessa di segreti magici e ancestrali. Amore eterno, morte, Alchimia, luoghi come Delfi e l’Averno fanno di questa raffinata antologia il primo libro contemporaneo di poesia riconosciuto dalla critica “indottrinato” e rivolto agli adepti, riproponendo l’estetica lessicale del poeta vate dantesco e dannunziano. La scrittrice, poetessa, critico d’arte Melinda Miceli oggi molto apprezzata all’estero e in Italia per il Suo ricercato lessico e lavoro di rispolvero degli Antichi canoni dell’arte vera, è un raro esempio di classicismo letterario, da tutti inteso come l’unico modus poetico che può restituire generazioni di Scrittori veri.Come Dante, Virgilio, D’Annunzio, Foscolo, “la poetessa degli antichi misteri” ci regala magici versi, in cui il fascino si declina in elegante poesia colta, nella quale contemplare il calice della temperanza per elevare lo spirito e ottenere l’equilibrio alchemico dell’amore e della vita”.
La nota scrittrice così si è espressa: “Ringrazio Ediciones Matrioska per aver apprezzato per la seconda volta dopo la “Catedral del alma”, la mia Opera e per questa operazione editoriale internazionale dopo quella italiana, che mi sta dedicando. Sono felice di aver scelto l’artista museale Fabio Carmelo D’Antoni per la Sua opera “Brunilde” impressa nell’immagine iconica di copertina di questa storica Opera. Fabio Carmelo D’Antoni fondatore del movimento stilnovista.”