Comites e Consolato: inviate 41mila lettere a tutti gli over 65, lanciata una campagna web e social e da mercoledì torna lo sportello per le categorie più vulnerabili
Conto alla rovescia per la chiusura delle registrazioni al Settlement Scheme, il sistema del Governo britannico che permette a tutti gli europei di continuare a vivere, lavorare e studiare in UK attraverso l’ottenimento del relativo permesso, che va richiesto entro il prossimo 30 giugno. Alla data del 31 dicembre 2020, ultima rilevazione pubblicata dall’Home Office, 4.916.280 cittadini dell’Unione Europea presenti nel Paese hanno presentato domanda, di questi il 97% ha ottenuto il permesso di soggiorno, ossia 4.514.250 dei quali 472.300 italiani.
C’è però ancora una piccola ma importante percentuale di coloro che ancora non hanno fatto richiesta, e che sta destando notevoli preoccupazioni: gli over 65. Secondo i dati elaborati dall’Home Office solo il 2% del totale di chi ha presentato domanda rientra in questa fascia d’età, equivalente a 111.130 anziani europei attualmente presenti in UK. Un numero troppo basso per poter essere certi che tutti coloro che ne hanno diritto abbiano fatto richiesta. Il rischio è che al termine dell’ultimo giorno utile per presentare domanda decine di migliaia di persone anziane si ritrovino in una posizione non regolare agli occhi del governo britannico, nonostante molti di loro vivano qui da decenni.
A tal proposito il Comites di Londra, il Comitato degli Italiani all’Estero, in tandem con il Consolato Generale d’Italia a Londra, ha dato vita a una serie di attività di sensibilizzazione espressamente rivolte agli over 65 italiani residenti nel Regno Unito. Il problema infatti è puramente culturale: per molti di loro risulterebbe inappropriato dover chiedere un permesso di residenza in un Paese che già in passato gli aveva rilasciato l’indefinite leave to remain, certificato che, come ha più volte spiegato l’Home Office, non è valido ai fini del diritto alla permanenza nel periodo post Brexit. Altri ancora ritengono che essere sposati con un partner britannico possa bastare, anche questo irrilevante ai fini del rilascio del permesso se non si è ottenuta nel frattempo la doppia cittadinanza, italiana e britannica.
Secondo i dati in possesso dal Consolato Generale d’Italia a Londra, sono più di 41mila gli over 65 italiani iscritti all’AIRE per i quali in questi giorni i due enti, Comites e Consolato, stanno ponendo la massima attenzione per invitarli a registrarsi al Settlement Scheme entro e non oltre il 30 giugno. L’attività portata avanti si è sviluppata a gennaio nell’invio per posta di 41mila lettere indirizzate a tutti gli over 65 chiedendo loro di chiarire la loro posizione verso l’Home Office facendo domanda per ottenere il Settlement Status. In questi giorni è inoltre stata avviata una campagna di informazione sul web e sui social con infografiche dedicate aventi l’obiettivo di sensibilizzare i familiari più avvezzi con la tecnologia a invitare i loro parenti più anziani a presentare domanda.
Da mercoledì 21 aprile verrà anche riaperto lo sportello “Settled Status” presso la sede del Consolato Generale di Londra: uno strumento che permette ai connazionali che hanno meno familiarità con il digitale di registrarsi gratuitamente alla procedura introdotta dalle autorità britanniche in materia di immigrazione. Tale iniziativa è resa possibile grazie alla disponibilità del Comites di Londra, l’associazione “The New European” e tutti i patronati presenti sul territorio (ACLI, INAS, INCA CGIL e ITAL UIL) che metteranno a disposizione personale specializzato nei locali del Consolato Generale presso Harp House 83-86 Farringdon Street, EC4A 4BL. Lo sportello sarà attivo settimanalmente (il mercoledì dalle ore 14 alle ore 17), ma potrà variare la cadenza sulla base delle necessità che emergeranno da parte della collettività. Per prenotarsi si può inviare una email a brexit@comiteslondra.info oppure si può cliccare qui http://www.comiteslondra.info/news/pre-e-settlement-status-come-richiederli-e-che-documenti-presentare/
“Gli italiani hanno risposto molto positivamente all’invito del governo britannico a registrarsi al Settlement Scheme e la conferma giunge dagli oltre 470 mila connazionali che ad oggi hanno ottenuto il permesso – ha affermato il Console Generale Marco Villani – ma non dobbiamo lasciare indietro nessuno. Per tale motivo, insieme al Comites, abbiamo lanciato una serie di iniziative per sensibilizzare la popolazione più anziana, aiutandola in tutti i modi ad informarsi e ad effettuare la domanda. La scadenza è dietro l’angolo e queste ultime settimane sono fondamentali per non rischiare che molti connazionali si trovino in una situazione di irregolarità”.
“E’ importante registrarsi al Settlement Scheme perché dobbiamo poter provare a tutte le Autorità del Paese che abbiamo il diritto a vivere qui” – ha aggiunto Pietro Molle, Presidente del Comites Londra – “e tra i diritti che potremo continuare a far valere ci sono, ad esempio, l’iscrizione ad un GP, così come le cure mediche e medicinali gratuiti. Ma se non chiariamo la nostra posizione agli occhi del governo britannico, anche se viviamo qui da decine di anni, il rischio è che dopo il 30 giugno potremmo perdere questi e molti altri diritti. E’ fondamentale che ognuno faccia domanda, soprattutto se rientra nella categoria degli over 65 che, secondo i dati dell’Home Office, sembrerebbe quella che si è interessata meno a questo obbligo di legge”.