No Name, il brano della cantautrice ennese Francesca Incudine, è stato inserito in un corso della New Jersey City University sull’incendio della Triangle di New York – la fabbrica della “camicette bianche” – dove persero la vita 146 persone, tra queste anche giovani donne italiane, soprattutto siciliane. Le lezioni sono tenute dalla professoressa Edvige Giunta, originaria di Gela, da 37 anni in America, che ha scoperto il brano proprio mentre svolgeva delle ricerche sullâargomento.
âLa prima volta che ho ascoltato la canzone di Francesca â scrive – ho sentito la presenza di un coinvolgimento personale nel testo lirico ed inquietante della canzone, nella voce che in maniera viscerale intreccia la poesia spezzata del siciliano e dell’italiano, nelle parole che si incontrano e si mescolano, un ibrido linguistico cosĂŹ familiare per me. Ho sentito la forza evocativa del video musicale con immagini dell’incendio che appaiono come una tela su cui la cantante, che indossa una camicetta bianca, si sovrappone. Ho sentito il bisogno di conoscere Francesca Incudine, un’altra siciliana che ha a sua volta sentito la necessitĂ di cantare per le donne della Triangleâ.
Il brano che è tratto dallâalbum Tarakè – che ha conquistato la Targa Tenco per il miglior album in dialetto â è inoltre ispirato al libro di Ester Rizzo âCamicette biancheâ.
âNo Name â continua Edvige Giunta – è un canto di dolore per le lavoratrici della fabbrica, ventiquattro isolane come noi, siciliane che partirono dall’isola all’inizio del ventesimo secolo per quella mitica âMericaâ e finirono per trovare la morte nell’incendio della Triangle Waist Company del 25 marzo 1911â.
E proprio nellâanniversario numero 110 della strage, la rivista americana i-Italy ha dedicato un ampio servizio al ricordo di queste operaie e lo ha fatto con unâintervista a Francesca Incudine che ha affidato proprio alla penna della Giunta che, inoltre, insieme alla professoressa Mary Anne Trasciatti, ha anche curato un libro di prossima pubblicazione, unâantologia di saggi intimi e politici sullâincendio, dal titolo Talking to the Girls.
Della scrittura del brano, puntuale e minuziosa ricostruzione storica, la Incudine ha spiegato:
âCredo fosse necessario contestualizzare e parlare di dati storici come fa un cronista. Mi sono messa nei panni non solo di una cantautrice ma di un cronista perchĂŠ la cronaca ha quel taglio lucido, a volte pietrificante che ti mette in una posizione di ascolto. âIn 146 bruciammo a marzoâ Ti raggela e ti riporta dalla poesia alla realtĂ in un attimo. Eâ importante dire che queste cose sono successe in un tempo, in un luogo, soprattutto quando la musica raggiunge le nuove generazioni. Ci sono un sacco di ragazze e ragazzi che ascoltano la mia musica e che si sono innamorati di âNo Name.â Attraverso âNo Nameâ hanno conosciuto questa storia. Era importante che la storia fosse precisaâe in questo ovviamente mi ha aiutato il lavoro certosino di Ester. Io poi ho ampliato il mio bagaglio. Sono andata a cercare le immagini, immagini che ho ricomposto in maniera frammentata nel video, dove immagini [dâarchivio] si sovrappongono a me, il passato si sovrappone al presente, e si sovrappone anche al futuro–per evitare che determinate cose succedano di nuovoâ.
Tra breve, come annuncia nellâintervista, Francesca Incudine tornerĂ con la sua musica a raccontare di donne:
âAd aprile uscirĂ brano sulla storia di Sabeen Mahmud, unâattivista Pakistana che è stata uccisa a colpi di pistola perchĂŠ difendeva i diritti umani. Ho conosciuto questa storia grazie alla console italiana che mi ha invitato a suonare in Pakistanâ.
BIO:
Francesca Incudine nasce ad Enna nellââ87. Si appassiona allâetĂ di 13 anni ai tamburi a cornice. Proprio in quegli anni comincia a studiare le percussioni e il canto per iniziare un percorso di formazione artistica che ad oggi continua a crescere e ad impadronirsi delle forme musicali che gli sono piĂš proprie; tra queste, in particolari, la musica folk, di radice popolare che spazia fino alla world music. Ă proprio su questo campo che da qualche anno ha intrapreso anche la strada della canzone dâautore, scrivendo e componendo in siciliano. Tante giĂ le esperienze artistiche che le hanno permesso di consolidare, dare nuova vita e linfa ad un percorso in continua crescita. Tra quelle piĂš significative la partecipazione al Premio per la World Music dedicato ad Andrea Parodi che nel 2010 le ha fatto conquistare insieme alla Compagnia Triskele il primo posto con la canzone âFimminiâ, il cui testo porta la sua firma; numerosi i premi arrivati invece nel 2013 con il brano âIettavuciâ (Premio della Critica, Premio Miglior Testo, Premio Migliore Musica, Premio dei Bambini).
Da Milano invece arriva un importante riconoscimento nellâambito del concorso nazionale per cantautori âLâartista che non câeraâ svoltosi al CPM nel giugno 2014, dove conquista il Primo Premio e il Premio Speciale Muovi la Musica. Nel febbraio 2015 viene invitata alla rassegna âParabiago dâautoreâ a Parabiago per lâapertura del concerto di Davide Van De Sfroos.
Ad Ottobre 2015 è tra le dieci finaliste al Premio âBianca DâAponteâ ad Aversa, unico premio nazionale per la canzone dâautore al femminile.
A Febbraio 2016 viene invitata, insieme allâAssociazione Muovi La Musica, ad esibirsi a Casa Sanremo, al Palafiori, in occasione delle attivitĂ collaterali del Festival.
Ad Aprile 2016 vince la session live del Premio InCanto, contest per emergenti che si svolge a Roma presso LâAsino che Vola, partecipando cosĂŹ alla finale di Settembre dove conquista diversi riconoscimenti (Premio della Critica âPiero Calabreseâ, Premio Miglior Performance, Premio Indiegeno Fest e lâaccesso in finale al Premio Musica Controcorrente). Ad Agosto 2016 viene invitata ad Indiegeno Fest, festival di musica indipendente che si svolge nella provincia di Messina. Nello stesso mese vince il Premio Botteghe dâAutore ad Albanella (SA) conquistando anche una menzione come Miglior Arrangiamento con il brano inedito âLinzolu di Mariâ.
Ad Ottobre 2016 vince il premio nazionale Musica Controcorrente, ricevendo una menzione anche per la rivisitazione del brano âLazzari feliciâ di Pino Daniele.
Nel mese di novembre dello stesso anno viene invitata come ospite per la rassegna âMille papaveri rossiâ, manifestazione dedicata a De Andrè che lâha vista esibirsi sul palcoscenico dellâAuditorium Enzo Ferrari con altre cantautrici donne e Mariella Nava.
Nellâestate del 2018 porta a Karachi, in Pakistan ospite del consolato italiano per esibirsi insieme allâorchestra Napa del conservatorio di Karachi riscuotendo, insieme alla sua band, un grande successo.
Nel 2018 esce il suo secondo disco dal titolo Tarakè, con la direzione artistica di Carmelo Colajanni e Manfredi Tumminello, disco che vince la Targa Tenco 2018 come miglior album in dialetto.
Il 20 ottobre 2018 si esibisce al Teatro Ariston di Sanremo per il conferimento della Targa. Sempre ad Ottobre del 2018 vince il Premio Bianca dâAponte dedicato al cantautorato al femminile, aggiudicandosi anche il premio della critica âFausto Mesolellaâ e la possibilitĂ di realizzare un tour di 8 date grazie al Nuovo Imaie.
Il 2018 si conclude con la vittoria di un altro contest dal titolo âFai volare la tua musicaâ, che nasce dalla collaborazione tra SIAE, Alitalia e Rockol, e che la vede tra le 36 proposte vincitrici che conquistano la possibilitĂ di potere fare ascoltare la propria musica a bordo degli aerei Alitalia nel 2019.
NO NAME, il brano di FRANCESCA INCUDINE sull'incendio della Triangle di New York, si studia alla New Jersey City University - Musicisti Emergenti
Giugno 9, 2021 @ 2:25 pm
[…] In collaborazione con Agenzia stampa […]