È l’appello lanciato da Campagna per la Salute Mentale, U.R.A.Sa.M. Lombardia (Unione Regionale Associazioni Salute Mentale), R.U.L. (Rete Utenti Lombardia, Coordinamento Milanese per la Salute Mentale che sollecitano le ATS lombarde affinché siano vaccinate il prima possibile le persone con disabilità psichica, i loro familiari, i caregiver e gli operatori
Ad allarmare le associazioni è soprattutto la situazione della Città Metropolitana di Milano, dove le persone con patologie psichiatriche sono ancora in attesa di essere vaccinate e non si sa, come accade per molti ultraottantenni, quando ciò avverrà
Milano, 19 marzo 2021 – Campagna per la Salute Mentale, U.R.A.Sa.M. Lombardia (Unione Regionale Associazioni Salute Mentale), R.U.L. (Rete Utenti Lombardia) e Coordinamento Milanese per la Salute Mentale sollecitano le ATS lombarde a vaccinare il prima possibile le persone con disabilità psichica, i loro familiari, i caregiver e gli operatori che svolgono l’assistenza, come sancito dalle Raccomandazioni sui gruppi target della vaccinazione contro il Covid-19, emesse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri l’11 marzo scorso.
Afferma don Virginio Colmegna, presidente della Campagna Salute Mentale Lombardia: «Sottolineiamo che a oggi in Regione Lombardia si procede a macchia di leopardo. Se a Brescia, Varese e Mantova per questa popolazione il percorso vaccinale è quasi completato, risulta invece allarmante la situazione di Milano e hinterland: le persone con patologie psichiatriche sono ancora in attesa di essere vaccinate e non si sa, come accade per molti ultraottantenni, quando ciò avverrà. Altrettanto preoccupante è anche la situazione degli operatori dei servizi socio-sanitari, di cui più della metà non sono ancora stati vaccinati».
In quest’ultimo anno, l’accesso ai servizi di salute mentale è diventato più difficile, i servizi diurni sono stati lungamente chiusi e ora operano a regime ridotto e molti disabili psichici che sono stati costretti in casa, e lo sono tuttora, hanno ripreso a chiudersi nella loro patologia. Per questo, per le persone con disagio psichico è fondamentale riannodare il filo che li lega alla realtà ed alla vita sociale e ciò può avvenire anche grazie al vaccino.
«Ci conforta l’attenzione del Presidente del Consiglio Draghi che ha richiamato la necessità di rilanciare, all’interno della medicina territoriale, i Centri di Salute Mentale, come importanti canali di integrazione sociale delle persone con disagio mentale. Il superamento di questa difficile fase può e deve trovare concretezza nella vaccinazione di tutta la popolazione, a partire dai più fragili. È per questo che chiediamo a gran voce un cambio di passo nella somministrazione dei vaccini», conclude don Colmegna.