Dal 29 gennaio sarà in rotazione radiofonica “CIAO”, il singolo di KIOL già online su tutte le piattaforme digitali. Il brano fa parte di “TECHNO DRUG STORE” (Join Records), album di debutto uscito in digitale il 23 ottobre scorso.
KIOL è un cantautore italiano che ha trovato la sua dimensione artistica in Europa. Nonostante la giovane età, ha all’attivo oltre 150 date in giro per il continente. Si è fatto conoscere al grande pubblico in Gran Bretagna, Francia, Belgio e Germania, aprendo concerti ad artisti del calibro di Placebo, Patty Smith, Natalie Imbruglia, Jack Savoretti, Joan Baez, Editors, Eros Ramazzotti, e ora torna in Italia presentando al pubblico autoctono il suo nuovo lavoro discografico.
KIOL ha già lavorato con produttori come Dimitri Tikovoi (Placebo, Goldfrapp), Dani Castelar (Paolo Nutini, Editors), Tommaso Colliva (Muse) e il Sunday Times ha recensito così il singolo precedente “Joy”: “Preparatevi ad essere affascinati da Kiol. L’album di debutto del 22enne italiano, Techno Drug Store, è una gioia baciata dal sole. Melodie fresche, testi che affermano la vita e un senso di avventura definiscono canzoni immediatamente coinvolgenti che suonano allo stesso tempo familiari e fresche”.
KIOL non è un artista “social”, uno di quelli che fanno attenzione ai post, alle stories e che ti fanno entrare nella loro vita privata. KIOL è un cantante di razza, da live, uno di quelli che lasciano il segno. Il palco è la sua confort zone. Chitarra, voce, un sound molto fresco, ipnotico e coinvolgente sono gli ingredienti che rendono il progetto unico e vincente.
Biografia
KIOL è un cantautore, polistrumentista e produttore nato a Torino nel 1997. La sua musica fonde melodie ricercate a generi che spaziano dall’alternative-folk all’hip-hop, fino ad arrivare al new soul. KIOL è influenzato da artisti come Angus Stone, Damon Albarn, Mac Miller, Moby e Paolo Nutini.
All’età di 23 anni ha collezionato più di 150 date in diversi paesi europei potendosi esibire come opening act nei più importanti club e palazzetti di Francia, Germania ed Inghilterra (O2, Olympia, Accor Arena). Questo risultato è stato raggiunto anche grazie alla rete di supporto costruita insieme al suo team in questi tre paesi, considerati focus countries per l’artista.
Kiol è stato il primo artista italiano in programmazione alla Music Conference IFF di Londra ed è un artista rappresentato legalmente da Robert Horsfall, avvocato titolare dello studio Sound Advice e rappresentante di artisti come Cat Stevens, UB 40, GoGo Penguin, Bring Me The Horizon, ShyFx, Snarky Puppy, Netsky e molti altri.
INTERVISTA:
– Ciao Kiol.. parlaci un pò di te. Chi sei, da dove vieni, perché fai musica.
Ciao! Sono Kiol vengo da Torino e faccio musica da quando sono piccolissimo. Perché? Perché da sempre è la mia passione, la mia energia, ed è il modo migliore con cui riesco ad esprimere i miei pensieri.
– Qual è l’ultimo progetto a cui hai lavorato e di cosa parla.
L’album Techno Drug Store che contiene il singolo “Ciao”, non è nato come tale, ma più come una selezione delle canzoni che più mi piacevano. Il titolo dell’album viene dall’omonima canzone, la traccia numero 5. Oltre a essere un titolo che mi piace molto, l’ho scelto perché rappresenta benissimo l’eterogeneità dell’album. Techno Drug Store per me è il mondo in cui viviamo oggi, un mondo pieno di possibilità che, grazie alle tecnologie, lascia quasi l’imbarazzo della scelta e rende più difficile per noi giovani “scegliere” quale strada percorrere nella vita; una via che un tempo poteva sembrare sicura e retta oggi non darebbe le stesse sicurezze a chi la intraprende. Ecco perché “Drug Store”, un gigantesco supermercato che offre talmente tante scelte che, se non hai le idee chiare, rischia di farti perdere la strada. Techno invece, non rappresenta un genere musicale, ma il fatto che siamo sempre più legati a vivere la nostra vita tramite la tecnologia (smart working, registrare un album su un computer, laurearsi in una università di londinese vivendo a Torino ecc..). In sintesi, l’album parla di amore, gioia e solitudine, vissute da un ventenne, nel 2020.
– Quali sono gli artisti a cui ti ispiri?
Ho iniziato ascoltando artisti come Ben Howard, Paolo Nutini, Mumford & Sons. Maturando, mi sono interessato sempre di più ad artisti di generi molto diversi, per esempio Gorillaz, Moby, Damon Albarn, Angus Stone, Mac Miller… I quali mi hanno portato a modificare il modo in cui scrivevo la musica delle mie canzoni! Per quanto riguarda i testi, sono sempre rimasto fedele al vero racconto di ciò che vivo, cercando di scrivere nel modo più poetico possibile. Spesso leggo poesie, che mi aiutano a creare metafore potenti da utilizzare nelle mie canzoni.
– Raccontaci il tuo percorso da quando hai iniziato a fare musica ad oggi.
Il mio percorso in una parola: vero! Sin dall’inizio ho coltivato un sacco di relazioni vere e durature, con il pubblico, con gli addetti ai lavori, insomma con chiunque abbiamo avuto il piacere di lavorare. Ho iniziato suonando ovunque potessi suonare, pub, piccoli locali, eventi in Torino e provincia. Avevo un EP pronto ma non pubblicato, che suonavo solamente dal vivo. Successivamente, quando ho conosciuto il mio manager Stefano Pesca, sono riuscito ad entrare in una rete di concerti mozza fiato, e dopo aver firmato con Warner Music Benelux e International Talent Booking, ho finalmente pubblicato il mio primo EP “I Come As I Am” che mi ha aperto le porte per suonare davanti a moltissime persone. Insomma è stato tutto molto spontaneo e graduale. La mia forza è stata quella di fare tutto questo con gli occhi pieni di gratitudine e il cuore pieno di gioia. Per questo motivo mi sono goduto ogni attimo del mio percorso. Inutile dire che da quando è arrivato il COVID, io non ho più suonato live, ma ho scritto, scritto e scritto ancora un sacco di canzoni per me e per altri artisti con cui collaboro, e sono riuscito a pubblicare il mio primo album ad ottobre; Techno Drug Store. Non vedo l’ora di poterlo portare sui palchi di tutta Europa, tornando così a godere la musica nel modo più intenso, dal vivo.
– Progetti futuri?
Concerti? Appena si potrà partirò con la mia chitarra e mangerò più palchi possibile suonando il mio nuovo album. Sto già lavorando ad un nuovo disco, ad un cortometraggio e ho appena iniziato una bellissima collaborazione con un produttore torinese di nome Mariatti. Il 2021 sarà decisamente un anno ricco di sorpresine musicali, quindi rimanete aggiornati.