Torna il MiWorld Young Film Festival – MiWY in versione online dal 15 al 28 marzo 2021, il primo e unico festival di cinema per le scuole in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie e delle culture dei tre continenti e all’educazione interculturale, spin-off del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina – FESCAAAL di Milano che si rivolge alle nuove generazioni.
Dopo il successo della 1ª edizione del 2019 e lo slittamento del 2020 a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 la seconda edizione del MiWY si svolgerà interamente online dal 15 al 28 marzo 2021 con la presentazione in streaming dei film selezionati sulla piattaforma MyMovies.it e un palinsesto di incontri con gli autori, occasioni di formazione e approfondimenti didattici per docenti da fruire in digitale a distanza. Inoltre, in questa edizione 2021 c’è una grande novità: il MiWY cresce e diventa nazionale, coinvolge direttamente alcuni istituti di Lecco, Biella, Lodi, Forlì, Senigallia e Catania e si apre alle scuole di tutta Italia che potranno aderire all’iniziativa grazie agli strumenti digitali.
Con 14 giorni, 13 film, 7 città, 3 giurie speciali, 4 premi, 1 masterclass per studenti e 1 webinar per docenti il MiWorld Young Film Festival sarà l’occasione per il settore scuola e i giovani spettatori di conoscere cinematografie inedite e confrontarsi con registi dai tre continenti in un’ottica di dialogo interculturale. Un vero e proprio percorso di educazione alla Cittadinanza Globale, da inserire nel piano didattico di Educazione Civica. Un festival che è anche uno spazio scenico in cui insegnanti e studenti giocano un ruolo attivo e da protagonisti. Una proposta per studenti, dai 10 ai 18 anni delle scuole secondarie di primo e secondo grado per scoprire, conoscere, approfondire le culture di Africa, Asia e America Latina attraverso il cinema, e per docenti interessati a indagare l’utilizzo del mezzo cinematografico e degli audiovisivi nella didattica.
Nel programma di MiWY 4 film lungometraggi e 8 cortometraggi da 11 diversi paesi che vogliono parlare ai giovani spettatori di incontro, dialogo, pluralità e libertà e che saranno giudicati da 3 giurie: la Giuria Studenti, per il primo anno composta da 70 studenti da tutta Italia che voterà per il Premio LITTLE ZEBRA al Miglior Cortometraggio a tematica interculturale, la Giuria Docenti, con 20 docenti di scuole da tutta la Lombardia che conferiranno il Premio ISMU – BIG ZEBRA al film che meglio interpreta i valori pedagogici e la Giuria Popolare, ovvero tutti gli studenti che, dopo la visione, esprimeranno la loro preferenza premiando il Miglior Lungometraggio. I film premiati dalle Giurie Studenti e Docenti, inoltre, saranno acquisiti per la distribuzione non-theatrical ed educational sul territorio nazionale e inseriti nel Catalogo COEmedia Distribuzione Cinema (www.coefilm.org).
Tra le attività previste anche una masterclass, dal titolo “La cura dello sguardo: il regista e l’immagine dei desideri”, tenuta dal regista Giuseppe Carrieri e da Patrizia Canova, formatrice di cinema e intercultura, per studenti delle scuole secondarie di 2° grado sulla regia cinematografica; e il webinar #cinescuolamondo per docenti e operatori culturali, a cura della Fondazione ISMU sul tema film literacy e intercultura.
Sono ora aperte le iscrizioni per scuole di tutta Italia in due diverse modalità: proiezione più MiWY onZOOM, gli incontri di approfondimento e incontro con registi, esperti e mediatori o #MiWYfaidate. La partecipazione alle proiezioni e agli incontri è gratuita con prenotazione obbligatoria.
MIWORLD YOUNG FILM FESTIVAL – MiWY è un progetto dell’Associazione COE, finanziato nell’ambito del piano nazionale Cinema e Scuola promosso dal MIBACT e dal MIUR e realizzato in partnership con Fondazione ISMU in collaborazione con le associazioni MLFM – Movimento Lotta per la Fame nel Mondo di Lodi, LVIA – Associazione Internazionale Volontari Laici di Forlì, CVM – Comunità Volontari per il Mondo di Senigallia, COPE – Cooperazione Paesi Emergenti di Catania.
IL PROGRAMMA
I lungometraggi selezionati: dal Marocco, l’originale ed ironico The Unknown Saint (Il santo sconosciuto) di Alaa Eddine Aljem, ambientato nel deserto come un moderno western, il film racconta le peripezie di un ladro nel tentativo di riappropriarsi del bottino nascosto anni prima; a raccontarci del Libano, il delicato e toccante 1982 di Oualid Mouannes, la nascita di giovani amori, la scoperta d’importanti amicizie, la minaccia di una guerra incombente vista attraverso gli occhi degli studenti di una scuola elementare; dal lontano Bhutan il film Lunana: A Yak In The Classroom (Lunana: uno yak in classe) di Pawo Choyning Dorji, un giovane insegnante viene mandato nella scuola più remota del mondo e ritroverà spontaneità e bellezza, un ispirato racconto di crescita alla scoperta di se stessi nell’incontro con gli altri; infine, dal Messico l’attualissimo Los Lobos (I lupi) di Samuel Kishi Leopo, una tenera storia d’immigrazione e speranza con protagonisti una mamma determinata e i sue due coraggiosi bambini.
I cortometraggi selezionati: due titoli dall’Egitto, This Is My Night (Questa è la mia notte) di Youssef Noaman, un racconto di denuncia sull’emarginazione della disabilità; e Once Upon A Time In The Cafè (C’era una volta in un cafè) di Noha Adel, una sofferta partita di calcio della nazionale egiziana con uno sguardo ironico e singolare sul fenomeno universale della tifoseria calcistica; dall’Etiopia, A Fool God (Un Dio stupido) di Hiwot Admasu Getaneh, una storia sensibile e originale di scontri generazionali e superamento del lutto, combattuti a suon di favole tra una nonna e la sua nipotina; dalla Repubblica Democratica del Congo il film d’animazione Machini di Frank Mukunday e Tétshim, attualissimo nella sua denuncia all’inquinamento e allo sfruttamento delle risorse; del Ghana Da Yie (Buonanotte) di Antoni Nti, l’adrenalinica e coinvolgente avventura di due bambini che potrebbe distruggere per sempre le loro vite; dal Sudafrica il coraggioso Sadla di Zamo Mkhwanazi, uno racconto schietto che stravolge le certezze dello spettatore esplorando gli effetti della violenza; dalla Tunisia, per la prima volta al festival MiWY, un cortometraggio horror, True Story (Una storia vera) di Amine Lakhnech analizza, ispirandosi ai grandi registi del genere, le responsabilità e le conseguenze del decadimento morale della società; infine, dalla Costa d’Avorio, il road movie Rasta di Samir Benchikh, un racconto intimistico sul senso di colpa e il bisogno di perdono.