Federica in arte Ametysta si presenta per la prima volta al pubblico con: “The sun“.
Singolo malinconico ma dalla grande forza d’animo, come lei d’altronde.
Questo brano rappresenta proprio la presa di coscienza dell’artista, che ha guardato in faccia i propri fantasmi e ha deciso di farci pace perchĂ© non c’è miglior modo di vivere la vita che dare valore alle proprie piccole azioni finchĂ© se ne ha la possibilitĂ .
BIO
“C’è nessuno? Ehi! Tu, sì tu. Piacere! mi chiamo Ametysta e scrivo canzoni.
Quante volte ti sei sentito incompreso, solo, un alieno sul pianeta sbagliato? Io sempre. credo davvero di essere sempre fuori luogo.
E ho alcuni fantasmi che me lo ricordano, nessuno può vederli o sentirli se non io, eppure non mi scoraggio, so che non devo dare peso alle loro parole.
E so anche che molti altri hanno questi fantasmi, a volte anche di peggiori ed è per questo che scrivo musica: per ricordare di non arrendersi, di comprendersi fino in fondo, di non vergognarsi, di amare ed amarsi, di non ascoltare chi vuole darci delle etichette, di chi ci da dei pazzi. PerchĂ© non siamo soli e non lo saremo mai.”
Dopo anni d’insicurezza nel rendere pubblica la propria arte, Federica in arte Ametysta ha finalmente modo di presentarvi il proprio primo singolo: “The Sun”.
Prima della nascita di questo brano le giornate scorrevano, i problemi erano sempre gli stessi, ma ad un tratto la rivelazione: nella propria mente per la prima volta ha avuto la totale consapevolezza della morte.
Un giorno, anche per lei il giorno sarebbe arrivato e non avrebbe potuto farci nulla.
Superati i giorni insonni e in lacrime, nei quali non riesce ad accettare questa condizione inizia a sentire come mai prima di allora lo scorrere del tempo, intorno e dentro di lei.
Allo stesso tempo la vita stessa aveva assunto un nuovo valore, la sola propria percezione del respiro era diventata qualcosa di meraviglioso.
Niente andrebbe dato mai per scontato , non bisognerebbe temere la morte e al contrario è necessario valorizzare le proprie scelte per uscire dal proprio bozzo e volare via come farfalle, libere, finche il sole non muore oltre l’orizzonte.
Questa è Ametysta.