La storia di SharkNet, la zanzariera plissettata italiana venduta in 45 nazioni nel Mondo, nata dall’ingegno di Sergio Marcantoni
Le zanzariere non sono certo il primo complemento di arredo che ci viene in mente quando pensiamo ad una casa, o la dobbiamo arredare. Eppure, si tratta di uno degli oggetti di cui maggiormente sentiamo la mancanza quando non c’è.
Tenendo gli insetti lontano, ci consentono di dormire tranquilli, ci evitano punture e fastidi (provate a guardare un film con una mosca che gira per casa…).
Non tutte le zanzariere, però, sono uguali. Tra i molteplici modelli, figura SharkNet, una rete innovativa con brevetto tutto italiano.
Scopriamo di cosa si tratta e come nasce questo prodotto con Marco Marcantoni, CEO di SharkNet, leader e inventori della zanzariera plissettata.
Quando nasce la vostra azienda?
La nostra storia inizia nel 1979 grazie allo spirito d’inventiva e all’impegno di Sergio Marcantoni. La DFM, da lui fondata, è oggi la maggiore esponente nel campo della produzione di zanzariere plissettate che costituiscono un prodotto originale e leader del mercato nazionale, di cui detiene il brevetto.
L’idea innovativa fu proprio quella di realizzare i prodotti con macchine plissettatrici messe in opera all’interno dei propri centri di produzione. Ciò ha consentito di velocizzare le fasi operative di produzione, eliminando la necessità di rivolgersi a imprese esterne.
La DFM estende oggi i propri servizi a tutto il territorio italiano ed estero, servendosi esclusivamente di prodotti e materie prime italiane.
La rete di vendite dell’azienda si compone di 30 agenti presenti in tutta la Penisola che offrono assistenza per le vendite e permettono l’esportazione su scala mondiale, verso ben 45 nazioni estere, del brevetto originale della zanzariera plissettata SharkNet.
Come è nata la rete della Zanzariera SharkNet?
Per anni abbiamo cercato la rete ideale, quella che resistesse all’acqua e che fosse facilissima da pulire ma seppur avessimo girato tutto il Mondo in lungo e in largo, non riuscivamo a trovare nulla che si avvicinasse ai nostri bisogni o agli standard qualitativi che desideravamo.
Poi un giorno, casualmente, un collaboratore che stava svolgendo delle operazioni di pulizia ha utilizzato un prodotto sbagliato per la manutenzione della macchina per plissettare la rete e, incredibilmente, ci siamo accorti che quel liquido ‘caduto’ sulla rete all’interno della macchina, in realtà era la formula magica che cercavamo da anni. Oggi, in azienda, quell’impiegato è visto come una sorta di eroe!
In cosa differisce dagli altri prodotti in commercio la zanzariera plissettata SharkNet?
Il sistema di movimentazione SharkNet è un brevetto depositato e registrato presso la Camera di Commercio di Roma nel 2003.
Sharknet si distingue da tutti gli altri competitor sostanzialmente per il suo sistema di movimentazione, che mette al sicuro anche coi bambini a casa, senza molle che scattano come tagliole. SharkNet funziona senza cassonetto e senza sistema a molla, se chiusa resta tesa quasi completamente, se aperta si piega a fisarmonica e resta aperta fino a dove vuoi tu. Inoltre, a differenza delle altre zanzariere, le SharkNet hanno una rete speciale certificata in Camera di Commercio che respinge naturalmente la polvere e lo sporco. Non serve strofinarle a fondo e rischiare di romperle, né usare solventi o acidi che consumano la rete. La manutenzione, quindi, è assolutamente pratica e fai-da-te, senza smontare nulla. Da non trascurare, poi, il fatto che le nostre zanzariere non riducono la luminosità, neanche quando sono chiuse.
Nel 2020 abbiamo trascorso più tempo in casa, tra lockdown e restrizioni. Per voi questo si è tradotto in un aumento delle richieste?
Il primo giorno del lockdown eravamo, come tutti del resto, smarriti e pieni di dubbi per quanto riguarda il futuro: il privato avrebbe aperto le porte di casa ad “esterni” per le installazioni? Avrebbe investito i suoi soldi per l’acquisto di zanzariere di fascia medio alta?
Ma non ci siamo fatti sconfiggere dalla paura. Dalla crisi spesso nascono nuove opportunità: abbiamo creato la SharkNet Academy, il percorso di formazione per nostri clienti dove, con dirette sui canali social, abbiamo tenuto consulenze per spiegare, in termini facili, tutte le potenziali opportunità che venivano rilasciate dal Governo (Cassa Integrazione, i vari decreti per la “liquidità” etc etc), ma anche argomenti come il marketing, le vendite, questioni finanziarie e di organizzazione aziendale.
Alla ripartenza, eravamo a -50% circa sul 2019, ma con impegno e costanza siamo arrivati a chiudere l’anno con un incremento del lavoro del 9% sulle SharkNet, riuscendo ad acquisire nuovi clienti internazionali nonostante la sospensione delle fiere, solo grazie ai nostri sistemi di marketing (e senza poterli invitare in azienda o incontrarli di persona). Ci tengo a sottolineare che questo +9% è stato registrato sull’anno record.
In quali mercati operate oggi?
Attualmente siamo presenti in oltre 45 nazioni in tutto il mondo. Il settore di riferimento è ancora l’Italia (80% del nostro fatturato) ma l’obiettivo è aumentare l’export. In quest’anno così difficile, abbiamo registrato un aumento delle vendite estere del 25%, e questo ci ha “obbligati” ad investire di più su questo dipartimento assumendo 2 ragazze che padroneggiano diverse lingue estere.
Quali sono le vostre prospettive per il 2021 in termini di fatturato e di espansione?
Abbiamo 2 obiettivi principali: consolidare il mercato italiano, aumentando la nostra quota in diverse regioni dove abbiamo inserito dei venditori monomandatari (il nostro settore, di norma, ha solo plurimandatari) e crescere ancora di più all’estero. Come dicevo prima abbiamo investito in risorse umane e stiamo per siglare un accordo di distribuzione anche negli USA con un partner che avrà solamente il nostro prodotto.
Quali sono le richieste più bizzarre che avete ricevuto?
C’è un simpatico aneddoto che ci ha raccontato un nostro cliente della Sicilia. Il consumatore finale gli aveva chiesto, ed era la prima volta in assoluto, una zanzariera anti-suicidio per i gatti.
Si trattava di una signora con un gatto con l’attitudine di lanciarsi dal balcone ma il problema era che l’appartamento si trovava al settimo piano!
Già una volta, miracolosamente e dopo svariate operazioni, il povero felino era sopravvissuto a questo volo, ma un altro sarebbe risultato fatale.
Così, il nostro cliente ha studiato una soluzione salva vita: ha applicato la SharkNet direttamente sul balcone, creando una barriera tra l’appartamento e il vuoto sottostante.
Risultato finale: casa protetta dagli insetti e gatto ancora in vita!
Nella foto Marco Marcantoni