Tragicomico come il miglior ragionier Ugo Fantozzi, Napodano torna con un singolo che fa a pezzi lo spirito natalizio. Perché in fondo niente è più malinconico del dover festeggiare da soli.
Sfidiamo chiunque a dire di non essersi mai trovato in difficoltà mentre scriveva i suoi auguri a qualcuno. Come non cadere nel banale? Come non dire sempre la stessa cosa? Ma soprattutto perché, visto che è Natale e dobbiamo aprire i nostri cuori, non possiamo essere sinceri? Napodano prova a raccontare, in questa fine di un anno un po’ disgraziato, come ci si sente quando tutti i freni inibitori sono finiti nella frittura di pesce.
“A lei e famiglia…”, quante volte ci siamo sentiti rispondere in questo modo dopo aver augurato buona fine e buon principio a qualcuno? Napodano su sonorità acustiche, si traveste da Babbo Natale e regala agli ascoltatori una piccola gemma di ironica malinconia.
“È dalla fine di novembre – racconta Napodano – che sento le dolci note delle canzoni di natale passare nelle radio e ogni musicista che si rispetti ha scritto o interpretato almeno una volta nella vita un canto di auguri. Ecco, quest’anno l’ho fatto anch’io, e i miei auguri sono sinceri. Se mi vedete affogare nel mare della malinconia, lanciatemi un pandoro”.
Il cantautore romano aveva già convinto tutti con i singoli: “Maledetti anni 80”, “Pillole blu”, “Coca Cola e Mentos”. Questa nuova uscita, lo vede nuovamente al fianco di Street Label Records. Il singolo é disponibile dal 18 dicembre su spotify e nei migliori store digitali distribuito da Believe Digital.