Il 4 ottobre alle ore 19,30 presso Il Circolo della Pipa, nell’ambito della rassegna Giallo Raffaello, andrà in scena EMIGRANTI di S. Mrożek con la regia di Claudio Jankowski, prodotto dalla Golden Show di Alessandro Gilleri con il Patrocinio e contributo dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Roma. I protagonisti saranno interpretati da Riccardo Barbera e Roberto D’Alessandro, le scene di Eleonora Scarponi, le luci di Francesco Barbera e i costumi di Alessandra Vicini.
Sławomir Mrożek, scrive il testo nel 1974, e in parte racconta la sua vicenda personale di emigrato nella dura Parigi. Quindi biografia drammaturgica che riporta in scena due personaggi senza nome, AA, XX, ricordando naturalmente il Teatro dell’Assurdo; due uomini che, all’inizio del loro racconto, inseriscono un ulteriore raccontino, inventato e ambientato alla stazione. Il botta e risposta dei due sembra quello tra regista e attore, tra autore e personaggio, delineandosi attraverso immaginarie didascalie narrative.
Sławomir Mrożek (nato il 29 giugno 1930 deceduto nel 2013) è uno scrittore e drammaturgo polacco è uno dei maggiori drammaturghi della Polonia e dell’Europa Orientale
Mrożek ha fatto parte del partito polacco “lavoratori uniti” durante il regime stalinista nella Repubblica Popolare Polacca ed ha lavorato tutta la vita come giornalista politico.
Alla fine degli anni cinquanta, Mrożek esordisce come scrittore. La sua prima opera Policja viene pubblicata nel 1958. Mrożek emigra in Francia nel 1963 e poi in Messico. Ha viaggiato in Francia, Gran Bretagna, Italia, Jugoslavia e altri paesi europei. Dopo 33 anni da esule per il mondo torna in Polonia nel 1997 e si stabilisce a Cracovia.
La sua prima opera per il teatro Tango (1964) – una saga familiare – insieme a Emigranci (un amaro quanto ironico ritratto di due emigrati polacchi a Parigi) sono i suoi lavori più celebri e più rappresentate al mondo.
Il regista Andrzej Wajda fece una produzione teatrale di Emigranti nel 1975 al Teatr Stary di Cracovia. Nel 2006 Mrożek pubblicò la sua autobiografia intitolata Baltazar.
Le opere del teatro di Mrożek appartengono al Teatro dell’Assurdo: egli vuole scioccare il pubblico con elementi non realistici, con riferimenti politici e storici, usando distorsioni e parodie.
Nel 1953, durante il regime stalinista in Polonia, Mrożek è stato uno dei più severi firmatari di una lettera aperta alle autorità polacche che avevano partecipato alla diffamazione di sacerdoti cattolici di Cracovia, tre dei quali erano stati condannati a morte (ancora in attesa di esecuzione) dal governo comunista dopo essere stati accusati di tradimento: un’accusa senza alcun fondamento.