Valerio Cinque presenta “Un labile tepore”, una ballata eterea che ci immerge nella ricerca di un amore perduto e nella speranza di ritrovarlo.
Prodotto al Riverside Studio di Torino con la collaborazione di musicisti del calibro di Manuel Zigante e il suo “Quartetto d’archi di Torino” (il quale ha collaborato con Dario Brunori, Ezio Bosso, Vinicio Capossela) e premiato con una Menzione Speciale da Mogol in persona in occasione del VII Premio CET, esce il 25 Marzo 2020 in tutti gli store digitali il nuovo singolo del cantautore Valerio Cinque dal titolo “Un labile tepore”.
Ecco come l’autore stesso presenta il suo pezzo:
“Un labile tepore è una ballata eterea che ci immerge nella ricerca di un amore perduto improvvisamente e nella speranza di ritrovarlo, seppure per un breve istante.
Il brano, title track di un concept album di prossima uscita, nasce dalla necessità di esprimere il dolore della perdita e si trasforma in una dedica vera e sincera all’amore materno in particolare: quell’amore unico al mondo tanto prezioso quanto fragile, un amore che è parte stessa della vita ma resta in eterno.
Un labile tepore si rivolge anche, e soprattutto, ai rimasti che hanno sofferto questo dolore e vuole esprimere un messaggio finale di incoraggiamento e di speranza.”
Biografia: Valerio Cinque nasce a Grottaglie, in provincia di Taranto, il 7 Luglio 1991.
Si avvicina inevitabilmente al mondo musicale a seguito di un tragico evento, avvenuto all’alba dei suoi 14 anni: la morte dei genitori in un incidente stradale (dal quale egli si salva, assieme ai suoi fratelli maggiori).
Da quel momento la musica diventa gradatamente, oltre che un mondo nel quale dolcemente abbandonarsi, anche il mezzo prediletto per esprimersi.
Si trasferisce a Torino per continuare i suoi studi musicali, diplomandosi nel 2015 all’Accademia di Musica Moderna e laureandosi nel 2019 con il massimo dei voti in Chitarra Jazz presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino.
Negli ultimi quattro anni Valerio ha lavorato a un ciclo di canzoni inedite da dedicare alla madre scomparsa (anch’essa musicista), con le quali si mette a nudo nelle sue emozioni e nel suo vissuto, senza alcun timore.
Il suo primo album autoprodotto, “Un labile tepore”, è stato registrato al Riverside Studio di Torino in collaborazione con 19 musicisti, tra i quali spiccano il violinista Edoardo De Angelis, il violoncellista Manuel Zigante e il loro “Quartetto d’archi di Torino”, che ha collaborato con nomi prestigiosi come Dario Brunori, Ezio Bosso e Vinicio Capossela.
Il disco, già proposto a svariati esperti del settore musicale, ha ricevuto apprezzamenti da personalità come Riccardo Sinigallia, Gabriele Minelli, Roberto Colombo, Alessandro Bagnoli e molti altri.
La sua musica, tra le tante influenze, si ispira all’essenza di Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Fabrizio De André, Franco Battiato e cantautori di lingua inglese come Nick Drake, Jeff Buckley ed Elliott Smith.
Per la title track “Un labile tepore” Valerio ha ricevuto una Menzione Speciale al Merito da parte di Mogol in occasione del VII PREMIO CET PER AUTORI. Il testo è stato inserito in un’antologia di poesie curata dallo stesso Mogol, di prossima pubblicazione.
In più, il brano ha partecipato alle fasi finali del X PREMIO DONIDA ed è stato già selezionato per le fasi finali del FOLKEST 2021.
L’uscita dell’LP è prevista per il 3 Aprile 2020.