Come contrastare l’impatto della guerra in Ucraina sulla produzione? Le misure adottate da Riva Acciaio per far fronte alle problematiche attuali.
Riva Acciaio, le misure per contrastare gli effetti della guerra in Ucraina sulla produzione
In un contesto in cui i temi sull’aumento dei costi delle materie prime e sull’impatto della guerra in Ucraina sono all’ordine del giorno, numerose realtà sono impegnate ad attuare tutte le possibili contromisure per far fronte alle attuali problematiche. Lo scorso marzo, il settimanale “Provincia Granda” ha raccolto il parere di alcune aziende del Cebano e della Val Tanaro, tra cui Riva Acciaio. L’operatore siderurgico è tra i principali produttori di acciai di qualità destinati a tutti i settori dell’industria meccanica. Tuttavia, gli elementi di lega (come nichel e cromo) sono presenti principalmente nelle miniere russe e ucraine. Alle problematiche di approvvigionamento causate dal conflitto tra i due Paesi, si sommano il caro energia e la situazione di stallo in cui da tempo si trova il mercato del rottame di acciaio destinato al riciclo per la produzione di nuovo acciaio. Per far fronte all’attuale situazione, il Gruppo è impegnato nella continua ricerca di risparmio sui consumi di energia elettrica e gas. Nel corso degli anni Riva Acciaio ha investito molte risorse al fine di contrastare i consumi energetici ed inoltre, soprattutto in questo periodo, concentra la produzione durante le fasce orarie in cui il costo dell’energia è minore.
Riva Acciaio: innovazione e qualità
Con una produzione che lo scorso anno ha raggiunto 6,6 milioni di tonnellate di acciaio, Riva Forni Elettrici si situa tra i principali produttori di acciaio in Europa. Riva Acciaio, controllata da Riva Forni Elettrici, è leader in Italia nella realizzazione di prodotti lunghi e di acciai di alta qualità. Riva Acciaio, è stata fondata nel 1954 e oggi conta 1.000 dipendenti e cinque stabilimenti sul territorio nazionale: la triade della Valle Camonica (Sellero, Malegno e Cerveno), Caronno Pertusella (in provincia di Varese) e Lesegno (in provincia di Cuneo). Quest’ultimo rappresenta il fiore all’occhiello dell’operatore siderurgico: laboratorio all’avanguardia e cuore tecnologico dell’intero Gruppo, lo stabilimento di Lesegno collabora con varie Università e centri di ricerca come il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa ed è dotato di apparecchiature innovative, tra cui il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800“. Acquistato da Riva Acciaio nel 2003, il simulatore è uno strumento unico in Italia, in grado di riprodurre tutte le fasi di fabbricazione dell’acciaio e di ogni tipo di lega.