In ricordo di Lorenzo Orsetti, del popolo curdo e della fortezza-ghetto dove i nazisti rinchiusero musicisti, artisti e intellettuali.
WHISKY TRAIL.
Venerdì 28 febbraio 2020 – ore 21
Tuscany Hall (ex Obihall) – via Fabrizio De André angolo Lungarno Aldo Moro – Firenze
Info tel. 055.6504112 –- www.tuscanyhall.it
Oltre quarant’anni di concerti, di dischi e storie da raccontare, con l’Irlanda nel cuore. Una carriera straordinaria, quella dei Whisky Trail, a cui si aggiunge un nuovo capitolo, anzi due. Venerdì 28 febbraio, al Tuscany Hall di Firenze, la storica formazione presenta il nuovo album “Open”, il 16esimo della sua lunga storia.
“Open” è il frutto del lavoro su nuove sonorità, con il sorprendente connubio fra chitarra elettrica e arpa celtica, che insieme all’harmonium e alla voce costituisce il sound inconfondibile dei Whisky Trail.
Stefano Corsi all’arpa celtica e all’armonica, Paolo Lamuraglia alla chitarra elettrica, Valentina Corsi alla voce, all’harmonium e al bodhran hanno dato vita in “Open” a sonorità che, insieme ai testi di Giulia Lorimer, evocano spazi aperti, paesaggi naturali, suggestive sonorità gaeliche, frenesie di ritmi.
La musica dei Whisky Trail approda così ad un folk progressivo che rinnova ancora una volta la storica “pista del whisky”.
Sono della serata anche vecchi amici come il multi strumentista Lorenzo Greppi – che del gruppo è stato componente fondamentale negli anni ’80 e che con il suo dulcimer appare in alcuni brani del disco – e Vieri Bugli, il violinista che è stato e rimane fra le anime musicali dei Whisky Trail.
La serata racchiude poi un secondo, piccolo, grande tesoro: “Terezin” è il disco di due soli brani nato dalla collaborazione con il coro L’Altrocanto e con un quartetto d’archi della Scuola di Musica di Fiesole, anche loro presenti sul palco del Tuscany Hall.
Le tracce sono ispirate alla tragedia della discriminazione razziale ed etnica.
La prima, “Terezin”, ricorda la fortezza-ghetto dove i nazisti rinchiusero musicisti, artisti e intellettuali che dopo aver tenuto concerti all’interno del campo, a piccoli gruppi venivano portati ad Auschwitz. La seconda, “Canto per Lorenzo Orsetti”, vuole essere un omaggio al giovane fiorentino che ha dato la vita per combattere l’Isis insieme ai curdi, popolo che attende dal mondo il giusto riconoscimento.
Alla serata saranno presenti anche i genitori di Lorenzo.