Reachin’ The Stars: una cavalcata tra praterie e galassie, terra e spazio, oscurità e luce. Opposti che si compenetrano e completano, da sempre alla base dell’immaginario del musicista italo-francese e protagonisti assoluti del nuovo album in uscita il 5 febbraio 2021
Lo scorso maggio Kaouenn aveva rilasciato il singolo Immaterial Jungle – ottimamente accolto da pubblico e critica – come anticipazione delle sonorità di Mirages, il nuovo album in uscita a febbraio del nuovo anno, che vanta importanti collaborazioni come Above The Tree e Sara Ardizzoni (Dagger Moth/Massimo Volume/Cesare Basile e i Caminanti). Torna ora con Reachin’ The Stars a svelarci un’ulteriore componente del sound dell’imminente full length, sempre ipnotico e vibrante, ma decisamente più tirato ed anfetaminico.
La corsa psichedelica di un cavallo imbizzarrito verso lo spazio è infatti protagonista dell’ottimo video che accompagna il singolo, curato dal designer maceratese Alessandro Bracalente, già al lavoro con MATA, kmfrommyills, nonché componente del collettivo Only Fucking Noise e Le Marche a Fuoco.
Il videoclip sarà in esclusiva sul sito di Rumore da martedì 24 novembre fino a lunedì 30, data ufficiale di pubblicazione. Da allora potrà essere diffuso senza alcuna restrizione.
Così come il nuovo album Mirages, anche il singolo Reachin’ The Stars sarà pubblicato in digitale e vinile dalla cordata di etichette Atypeek Music (Lione), Beautiful Losers (Venezia), BloodySound Fucktory (Jesi, AN) e Ph37 Soundlab (Nizza). La realizzazione delle copie fisiche è curata da Elitistic, bottega artigiana di taglio a mano del vinile legata alla label Family Sounds, che ha numerato le copie dei sette pollici.
Kaouenn è una creatura nata nel 2015 dall’immaginazione di Nicola Amici, nato e cresciuto a Jesi (AN) ed attualmente espatriato in Francia, già chitarrista e sassofonista di Butcher Mind Collapse, Lebowski, Jesus Franco & The Drogas e bassista di Daudane e Tommy Lorente et la Cavalerie. Il solo-project Kaouenn debutta nel 2016 con l’omonimo album che viene ben accolto dalla critica europea consentendogli di esibirsi in Italia, Francia, Belgio e Svizzera. Alla base c’è l’esigenza di mettere in scena un’esperienza multisensoriale ed ipnotica, basata sulla performance musicale e visiva, con un approccio obliquo tra generi: psichedelia, world music, kraut-rock, elettronica e ambient.